Trieste è tra le dieci città più care in Italia per quanto riguarda la Tarsu, la tassa sui rifiuti. A Gorizia si registra invece l’aumento record, con +15% in un anno. Si tratta dei dati, relativi al 2009, divulgati da Cittadinanzattiva nell’annuale dossier rifiuti.
A livello regionale la spesa media annua del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani è incrementata del 4,5%, arrivando a costare 231€, sostanzialmente in linea con la media nazionale, pari a 233€.
In assoluto, in Italia la spesa media annua più alta si registra in Campania con 364€, la più bassa in Molise (131€). In Friuli Venezia Giulia, invece, a Trieste la Tarsu (tassa) arriva a costare 309€, 27€ in più rispetto alla Tia (tariffa, calcolata sui costi effettivi) che si paga a Gorizia, 127,5€ in più rispetto alla Tia che si paga a Udine, e ben 156€ in più rispetto alla Tarsu che si paga a Pordenone.
Nello studio realizzato da Cittadinanzattiva l’analisi è calibrata su una famiglia di tre persone con reddito lordo complessivo di 44.200 € ed una casa di 100 metri quadri.
Per quanto riguarda la produzione e gestione dei rifiuti, secondo l’ultimo rapporto dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici (presentato nel 2010), nel 2008 in Friuli Venezia Giulia la produzione pro capite di rifiuti urbani è diminuita (-1,8%) rispetto all’anno prima. Inoltre, il livello di raccolta differenziata si attesta al 43% del totale dei rifiuti prodotti in regione (fonte: ISPRA, 2010), a fronte di una media nazionale pari al 31%.
Ringraziamo l’attale sindaco che ci ha aumentato la tarsu del 27,3% tra il 2006 e il 2007.
Io invece ringrazio l’assessore Del Sordi che aveva promesso di fare meglio di Bon. Invece erano solo promesse da marinaio. In compenso, leggo che si applica (in modo fallimentare) pure in tema neve.
Da Natale la neve non centra più un tubo con le scovaze.
a mio parere è strozzinaggio LEGALIZZATO
Paghiamo troppo per avere una città lurida, soprattutto in periferia.