Descrizione
Un vecchio autobus arancione, un autista dissacrante e una curiosa ricercatrice ci accompagnano in un viaggio alla scoperta di alcuni dei personaggi più endemici e caratteristici degli ultimi decenni triestini: Franz, nostalgico della Defonta, Ciano, cultore del Ventennio, Mirko, professore sloveno filojugoslavo, Stelio, orfano del mitico Territorio Libero di Trieste governato dagli Alleati, Vinicio, candido contadino esule istriano e infine Ruggero, intraprendente immigrato meridionale, figlio dell’età dell’oro (e dei dinari) dei “ginsinari” di Ponterosso.
Li unisce, oltre alla caratteristica comune della nostalgia, anche l’innata propensione a lamentarsi.
Troppo triestini, nella sua divertente e volutamente estrema caratterizzazione di tormenti e manie dei passeggeri, risulta un vero e proprio manuale di storia triestina, un compendio delle vicende nord-adriatiche est-frontaliere degli ultimi due secoli.
Perché, come diceva un murale del manicomio di San Giovanni: “No tuti qua dentro xe mati, e no tuti i mati xe qua dentro.”
ATTENZIONE, OFFERTA DI FEBBRAIO: Per tutto il mese, chi acquisterà sul nostro sito una copia di Troppo triestini, riceverà in omaggio anche il calendario di Paolo Pascutto “Le navi di Trieste“!
Lo inseriamo automaticamente nella spedizione 🙂
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.