Il campo dell’Orto comunitario del Carso a luglio ha tagliato la metà del suo perCorso 2011 con la raccolta dei nutrienti fagioli e l’ultima semina: quello del grano saraceno.
Ricordiamo che, sotto il marchio e il sito Čibo.Sì, è in corso da marzo fino a fine ottobre un corso formativo pratico che insegna i rudimenti dell’agricoltura ecologica. Ogni gruppo di partecipanti gestisce 150 metri quadri e le colture da loro curate in un campo di Pliskovica, a mezz’ora da piazza Oberdan. Da un insegnante contadino e naturalista sono già state date lezioni su cipolle, patate, zucche e sui piselli, che sono già stati raccolti.
Sono state inoltre impartite lezioni su come si seminano i fagioli e il risultato di questo luglio sono un totale per tutto il campo di 15 chili di fagioli sgusciati, per la gioia di tutti gli 11 gruppi partecipanti e per il loro palato. Serviranno a qualche jota, di sicuro!
A luglio sono stati anche seminati oltre 10 chili di grano saraceno. Con l’arrivo dell’autunno se ne vedranno i frutti. Si tratta in questo caso di un sostegno, da parte di Čibo.Sì, alla reintroduzione di questo cereale (cereale in senso culturale, non botanico) una volta molto più presente sul Carso ma che resta uno degli alimenti fondamentali per tutto l’est Europa – oltre che per un crescente numero di insofferenti al glutine e ai cereali prodotti dall’industria di massa.
Il mese agricolo di agosto in quel dell’orto carsolino inizierà questo sabato, invece, con la raccolta delle cipolle e delle patate.
Per ulteriori informazioni sul perCorso di Čibo.Sì vi consigliamo di visitare il sito ufficiale o di scrivere all’indirizzo milic@bora.la.
Di seguito pubblichiamo le foto del luglio sul campo dell’Orto comunitario.
Semina del saraceno, 9 luglio:
Ognjič / Calendule, 9 luglio:
Tra le patate, 9 luglio:
Al lavoro, 9 luglio:
Le prime patate, 9 luglio:
Luglio di pioggia in arrivo, 23 luglio:
I germogli del grano saraceno, 23 luglio:
Fagioli, è il tempo di raccoglierli, 23 luglio:
speta, bloca i manzi.
ma là no iera i bixi al posto dei bisi? da dove spunta dunque i “fagioli”??? stemo forsi parlando de “faxoi”?
te scrivi ste robe solo che per insempiar la gente!
“le prime patate, 9 luglio” ??? Ne ho già viste parecchie in giugno a Barcola
Perchè il grano “saraceno”?
No all’islamizzazione alimentare!
Grano saraceno, ottimo cereale.
patate il 9 luglio:
dipende da quando le pianti, da che varietà, da dove le pianti e dalle condizioni metereologiche del luogo ; )
EM Milič
Grano saraceno o, po domače, ajda.
OK, molto buona, ma che uso ne farete?
ciò, del titolo par che te semini sarasin e te ingrumi fasoi! convien? se no se podessi seminar funghi e racoglier tarufi!!
@5
beh, effettivamente è vero…la varietà di patate che ho visto spuntare in giugno sul lungomare di Barcola appare solo con condizioni metereologiche caldo-soleggiate
Per quanto riguarda i fagioli vorrei sapere se è stata garantita la loro sicurezza, vista la presenza di gruppi anti-fasoisti, documentata da una scritta “fasoi a morte”, pubblicata da Diego Manna
Avanti chi sa el percorso etimologico ??? nato in america come Mais, po riva’ in Europa el xe diventa’ granturco, sarazin,formenton,
in minestra xe bobici, in cine xe pop-corn se el xe sula pianta el xe panancola , maxina’ se fa polenta etc. etc.????
@10
Il grano saraceno non è granoturco…
il saraceno è di tendenza islamista, mentre il turco, da Ataturk in poi, ha una connotazione laica
@11 – con sto caldo anche le fredure juta ,grassie!!!
Scherzi a parte…complimentoni!!!
MM MIlič non mi risponde, allora la domanda la pongo agli altri utenti del campo: che cosa pensate di farne del grano saraceno una volta raccolto? Mi interessa veramente.
Grazie
non decidono gli organizzatori.
il raccolto viene gestito da ognuno dei gruppi per conto loro.
EMM
Grazie. Ma chi ha proposto di seminarla, avra’ anche delle idee di utilizzo… Avra’ fatto proposte. Chiedo, perche’ una volta ottenuti i grani (gia’ qui si pone la domanda sul come: esistono trebbiatrici?, o si fara’ all’antica battendo matasse di piante mietute?) non e’ poi tanto facile arrivare al prodotto pronto per l’uso. Si puo’ macinare per ottenere farina per la polenta o i žganci, oppure ci si fa la kaša. Ma la domanda e’ dove e come? Ci sono mulini in zona?
La cucina altoatesina potrebbe essere un’ottima fonte d’ispirazione: canederli di grano saraceno, spaetzli (gnocchetti) di grano saraceno con panna e speck e naturalmente la mitica torta di grano saraceno coi mirtilli rossi.Slurp!
@ Primo Postatore di questa serie:
Questi no fa clanfe , I LAVORA, QUESTI! 🙂
mi go scrito che fin che xè clanfa xè speranza, ma fin che xè chi che lavora la terra xè CERTEZZA, BRAVI!
” braccia RESTITUITE all’agricoltura” altroché !!!!
Martina , quela torta de gran sarasin coi mirtili go magnà spesso in pasticeria artigiana della signora Vouk in via Imbriani. Bontà assoluta!…ma ormai xè serà anche quela..eh! sono sempre i migliori che se ne vanno…
@Fiora- Mannaggia! Comunque io ho la ricetta. Prima o poi ve la mando!