Scarico di liquido schiumoso nell’Isonzo: gli abitanti di Sant’Andrea e Savogna lanciano l’allarme. I dettagli sono stati riportati dal quotidiano Primorski dnevnik in un articolo pubblicato ieri: lo scarico “incriminato” si trova sotto la zona industriale tra Sant’Andrea e Savogna d’Isonzo, in una zona difficilmente raggiungibile. Il liquido puzzolente è di colore rosso-marrone.
La segnalazione dello scarico è avvenuta dopo una strana morìa di pesce notata ad aprile nell’Isonzo, proprio nei pressi di Savogna. Lo scarico sembrerebbe collegato al depuratore e alle fabbriche della zona industriale.
Inoltre alcune persone del luogo avevano già segnalato lo scarico alla Guardia forestale, notando il malore di alcuni cani dopo aver bevuto l’acqua in quella zona dell’Isonzo. Ma dopo la segnalazione – riferisce il Primorski dnevnik – non ci sarebbe stato alcun riscontro.
Ciapeli, meteli dentro e bute via la ciave
Concordo.
per queste cose ci voglioni sanzioni esemplari!!!!
ma che dite..sono cambiamenti climatici…….
In Italia i reati ambientali ga pene ridicole. E non dovessimo dimenticarse mai del Corno…
Ha ragione zingopiombo, ecc.
In più, grazie alle lentezze esasperanti della giustizia, quasi tutti i processi per reati ambientali finiscono con la prescrizione e quindi senza condanne.
Gli avvocati degli inquinatori hanno quindi facile gioco ad approfitatre di tutto ciò, anche perché spesso gli enti pubblici (Comuni, Province, Regioni, Ministero dell’ambiente) che potrebbero affiancarsi – costituendosi parte civile – all’accusa per darle una mano, “dimenticano” di farlo.
hozaka se xe colpa del depurator comunale chi mettiamo dentro?? in ogni caso xe scandaloso gli abitanti della zona devono far sopralluoghi ma i forestali e l’ARPA cosa fanno???
Innanzitutto cosa significa ” non c’è stato alcun riscontro”? Magari sono stati effettuati sopralluoghi e prelievi, ma non deve essere mica avvisato il cittadino che ha inoltrato la segnalazione. Scusate ancora, da ignorante quale sono delle lingua slovena, ma il Primorski si è preso la briga di chiedere chiarimenti non tanto al forestale che abbia eventualmente effettuato il sopralluogo ( che lui nulla può e deve dire) ma al Dirigente preposto al coordinamento del corpo forestale ( che è titolato a interloquire con l’esterno)? Anche l’Arpa ha una direzione, e c’è anche un Assessorato regionale all’ambiente.