16 Luglio 2010

Itinerari: il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane

Il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane è l’area protetta più vasta della nostra Regione. Si tratta di quasi 37.000 ettari nelle province di Udine e Pordenone. Sono comprese la Valcellina, la parte alta della valle del Tagliamento e parte della Val Tramontina. La particolarità di questo territorio è il suo alto grado di wilderness, uno stato di “selvatichezza” difficilmente ritrovabile in altri luoghi, testimoniato anche dal riconoscimento che le Dolomiti hanno ricevuto dall’Unesco lo scorso anno quale patrimonio dell’umanità.

Pianella della Madonna

Ne sono la prova la flora e la fauna, qui presenti con grande abbondanza di specie. Tra i fiori vanno citati la Pianella della Madonna, la Campanula Morettiana e il Papavero delle rocce, ma sono presenti anche varie specie di genziane dallo splendido colore blu elettrico e numerose orchidee.
Non è da meno la fauna: animali di grandi dimensioni come i maestosi cervi, spericolati camosci e stambecchi, elusivi caprioli, ma anche timide marmotte popolano il Parco, il cui simbolo è l’Aquila reale.
L’ampia rete di sentieri, le numerose casere e bivacchi permettono un’ampia scelta di escursioni, naturalistiche, escursionistiche e anche alpinistiche.

Campanile di Val Montanaia

Meritano sicuramente una visita il Campanile di Val Montanaia, spettacolare guglia di roccia alta 300 metri; la casera Casavento, nei cui pressi sono stati ritrovate la impronte a tre dita di un dinosauro e la diga del Vajont, tristemente famosa per il disastro dell’ottobre 1963.
Volendo esplorare il Parco è consigliabile munirsi di una cartina escursionistica dettagliata. La casa editrice Tabacco ne pubblica una specifica per questo territorio, reperibile presso i vari centri visita. Ecco alcuni suggerimenti: se siete appassionati di fiori il Truoi dai sclops – il sentiero delle genziane -, mediamente impegnativo, consente l’osservazione di particolarità floristiche e di endemismi botanici. Più collegato alla vita di un tempo è il Sentiero del carbone, che va da Erto a Casso, un tempo percorso dalle donne che trasportavano a fatica il carbone sulla schiena.

Aquila reale

Questo itinerario permette inoltre di ammirare la gigantesca ferita sul monte Toc che provocò il disastro del Vajont. Se vi appassiona la storia percorrete la Strada degli alpini che porta alla forcella Clautana dove visiterete le zone di guerra del primo conflitto mondiale.
Per avere informazioni in loco sono utilissimi i centri visita sparsi nei comuni del territorio dove mostre su vari argomenti illustrano al turista non solo la vita naturale del luogo ma anche usi e costumi delle popolazioni residenti. Sono ubicati ad Andreis, Barcis, Cimolais, Claut, Erto e Casso, Montereale Valcellina, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Frisanco e Tramonti di Sopra.

Data la vastità non è possibile descrivere il Parco in un breve articolo. E’ quindi indispensabile visitare il sito internet dedicato www.parcodolomitifriulane.it dove troverete informazioni non solo su come raggiungerlo e percorrere i sentieri ma anche sulle numerosissime attività che il Parco offre ai visitatori in tutte le stagione dell’anno, dall’arrampicata sulle cascate di ghiaccio, all’ascolto del bramito dei cervi fino a cacce al tesoro per i più piccoli e molto molto altro.

Leggi gli altri itinerari pubblicati finora.

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3 commenti a Itinerari: il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane

  1. Bibliotopa ha detto:

    Vi sono stata tantissime volte in gita col CAI e confermo il fascino della zona. Suggerisco soprattutto le valli più selvagge, spesso non percorribili nemmeno in macchina.
    Una guida scritta con il cuore di quelle zone: Sergio Fradeloni: Dolomiti di sinistra Piave e prealpi carniche.
    Non solo ci troverete la Pianella della Madonna, ma anche il raro e protetto Giglio dorato ( Hemerocallis flava) , il rosso Giglio carniolico.. e sono affascinanti anche da percorrere in inverno. Con un po’ di fortuna, incontrerete nella zona attorno ad Erto e Casso, Mauro Corona, se no andatelo a cercare nel suo atelier di scultura..

  2. Mauro ha detto:

    Bellissimi posti, ma carichi di zecche!

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