30 Ottobre 2009

Gorizia ora punta alla valorizzazione del Futurismo

Si punta sul Futurismo. Comune di Gorizia, Provincia e Fondazione Carigo sono al lavoro per la realizzazione del progetto “Gorizia, Futurismi di frontiera”, con tre mostre, incontri e manifestazioni da novembre a maggio del 2010.
Ad aprire l’importante sequenza di eventi espositivi sarà, il 27 novembre, l’inaugurazione di “Futurismo. Filippo Tommaso Marinetti, l’avanguardia giuliana e i rapporti internazionali”, ospitata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e “Gli anni Trenta. Omaggio a Tullio Crali”, allestita al Castello di Gorizia. Le mostre, dirette da Marino De Grassi, saranno aperte dal 28 novembre al 28 febbraio 2010.
La terza esposizione, promossa dalla Provincia di Gorizia, indaga il tema dell’impatto del Futurismo nella moda e nelle arti applicate. Titolo della mostra “Futurismo – Moda – Design. La ricostruzione futurista dell’universo quotidiano”. Ad ospitarla saranno i Musei Provinciali in Borgo Castello dal 19 dicembre al primo maggio 2010.
A completare le proposte del progetto “Gorizia, Futurismi di Frontiera” saranno incontri, laboratori didattici, letture, in un susseguirsi di proposte ed iniziative che contribuiranno a fare di Gorizia la citta’ di riferimento per le celebrazioni futuriste per un territorio ampio, italiano certo ma anche dei Paesi contermini. Cio’ che le mostre goriziane evidenziano è infatti la dimensione internazionale del grande movimento italiano, il suo influsso sull’avanguardia tedesca, la nascita e lo sviluppo dei movimenti d’avanguardia collegati al Futurismo nell’area giuliana e in particolare nel mondo culturale sloveno.

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13 commenti a Gorizia ora punta alla valorizzazione del Futurismo

  1. Malocapitecosadite ha detto:

    Capisco le mostre delle vecchie copertine del Corriere, ma dire che un modo tutto italiota abbia influenzato qualcun’altro mi pare davvero una scemenza.

  2. Giulia ha detto:

    Magari Malocapitecosadite se tu incominciassi ad acculturarti un pochino e leggere qualcosa di futurismo (anche soltanto su wikipedia) ti renderesti conto che a. non è un movimento del tutto italiano (italiota da dove esce?) e b. certamente ha avuto grandi influenze anche all’estero, essendo uno dei più importanti movimenti artistici del primo novecento.
    Va inoltre ricordato che il 2009 è l’anno del futurismo, visto che sono passati 100 anni dalla pubblicazione (il 20 febbraio 1909) del manifesto di Marinetti (guardacaso, malocapitecosadite, il manifesto è stato pubblicato su Le Figaro, giusto per ricordarti che il futurismo non era un movimento esclusivamente italiano).

  3. lanfur ha detto:

    Giulia quelli ce l’avevano con la pastasciutta. Non può essere un movimento serio.

  4. marilena ha detto:

    il futurismo nasce come un movimento che raccoglieva in sè un gorgo di idee e di sentimenti, tacciato da anticipatore del fascismo, ma che in realtà voleva solo essere un atto di distacco dalla pomposità accademica di quel tempo.
    Un sogno che si apriva con impeto, un vortex, …ma come tutti i vortici hanno un’energia propria, a volte anche distruttiva.
    Ricordiamo che Marinetti ebbe solo fortuna in italia , e che il futurismo di natura slava , e russa credeva in altri tipi di energia e fischiò Marinetti in una sua presentazione, e accusarono la premessa futurista italiana come promulgatrice di guerra.
    per il futurismo a matrice slava, il significato era diverso, ed è interessante come i significati nelle terre di confine siano in qualche modo miscelati.
    Il trucco è la miscela, ..e immaginiamoci in un vortice cosa poteva accadere…

  5. massimiliano ha detto:

    brava marilena, bel commento che condivido e sottoscrivo in pieno!!

  6. milost ha detto:

    Anche io plaudo a Marilena. Il Futurismo, ci piaccia o meno, sarebbe bene farlo conoscere meglio anche a scuola, e non solo quello delle arti figurative ( per me la letteratura futurista è ancora più rivoluzionaria! Talmente travolgente che potrebbe non annoiare i nostri annoiatissimi studenti.)

  7. marilena ha detto:

    Inoltre volevo aggiungere che la matrice slava nel futurismo si riaggancia non solo all’idea del “sacro”,come energia propria e originaria ,ben lontana dalla speculazione politica, ma anche all’idea di ricostruzione in altri versi…Malevic riappare più in là dai campi di grano della campagna, dai braccianti russi, ad una risoluzione in termini assoluti, …. fino alla dissoluzione della pittura che diventa negli ultimi anni solo scrittura nello spazio bianco del foglio.
    L’idea lell’arte così veniva intesa come un’altra cosa, sganciata dallo stato: nascono così le occupazioni di musei ,chiese, scuole,da parte di artisti…inoltre a mio avviso solo alcuni italiani si rendono conto di questo, ad esempio Umberto Boccioni che prende la distanza dal movimento , e capisce che le linee forza del vortice non sempre giravano da un verso..proprio in quanto la natura era originaria e non idealizzata…

  8. Wehrle ha detto:

    Brava Marilena, bella e utile lezione on line, tra i commenti più interessanti letti su queste pagine.

  9. Malocapitecosaleggete ha detto:

    @Giulia

    Infatti scrivo “modo tutto italiota”.
    Che il futurismo italiano abbia una storia tutta sua, è scritto sui muri.
    Si tratta perciò di vedere quale fururismo si tenta di celebrare. E quì mi pare che, sempre in italiano modo, si sia tentato di fare di tutta un’erba un “fascio”.
    Infatti Marilena coglie le differenze.

  10. marilena ha detto:

    un sogno di sperimentazione…sulla cera , sul metallo, sulle parole, suoni.
    e mentre Marinetti affrontava l’idea del rischio e del pericolo, ( appena operato d’ernia si Iscriveva e partiva con il Battaglione Volontari Ciclisti) c’era chi tentava di riapropriarsi di amicizie,..di quotidiani rapporti che diventavano altro …senza capire perchè.

  11. marilena ha detto:

    per questo il futurismo di matrice slava è stato più longevo di quello italiano, perchè l’idea sociale era diversa da quella italiana,
    che voleva a tutti i costi seguire una modalità forte e valoriale, che però alla fine risultava contraddittoria, formando così proprio im modo paradossale coloro che hanno detto rivoluzionato veramente il modo di essere e sentire con parole fatti,con silenzi e impotenze, quelli che restano ….

  12. Luigi (veneziano) ha detto:

    Volenti o nolenti, uno dei più importanti movimenti artistici del XX secolo, che coinvolse artisti di tutto il mondo.

    Parecchi anni fa ho visto a Venezia la mostra “Futurismo & Futurismi”: ne conservo ancora gelosamente il catalogo.

    Luigi (veneziano)

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