7 Settembre 2009

Del Sordi: “Basta cartelli stradali in friulano e sloveno”

cartello bilingueLa presa di posizione scatta su Facebook. L’assessore comunale Francesco Del Sordi chiede di smetterla con i cartelli stradali in friulano e in sloveno in provincia di Gorizia.
“Oltretutto, quanti soldi sono stati spesi per questa attività?”, pubblica l’esponente della giunta Romoli sul suo profilo all’interno del social network. “I cartelli stradali servono per indirizzare l’automobilista nella direzione corretta, quindi scrivendo sui cartelli in friulano sloveno si crea solo confusione! Siamo in Italia, all’estero questo non esiste!”, si spiega nel gruppo ad hoc che finora ha raccolto 12 iscritti.
Ricordiamo che poco più di un anno fa la giunta Romoli era già stata duramente attaccata dalla Slovenska skupnost e dal centrosinistra per la decisione di limitare le affissioni istituzionali bilingui, in italiano e sloveno, ai quartieri di Sant’Andrea, Piuma-San Mauro-Oslavia e Piedimonte.

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30 commenti a Del Sordi: “Basta cartelli stradali in friulano e sloveno”

  1. Luigi ha detto:

    L’assessore faccia il conto di quanti soldi vengono spesi per la stessa ragione in Friuli per il friulano e poi si indigni! Per non parlare poi dei soldi che verranno spesi per l’insegnamento del friulano quando la gente avrebbe bisogno di saper parlare tedesco, sloveno e inglese per cercare lavoro.
    Gigi goriziàn

  2. Sergio Cadorini ha detto:

    All’estero: ad esempio nei paesi baschi i cartelli stradali sono scriti SOLAMENTE in basco.
    Per salvare la lingua friulana e per promuovere la sua cultura si è speso finora TROPPO POCO.
    (io non sono friulano, ma triestino)

  3. lànfur ha detto:

    Sergio è quello che dico anche io. Ogni comune si sceglie un nome in maniera democratica. Doberdò sarebbe Doberdob, Aquileia non sarebbe Aquilee, Solkan non sarebbe Salcano, Nova Gorica non sarebbe Nuova Gorizia come piace tanto pronunciare al diretto superiore dell’assessore.

  4. Jack ha detto:

    L’assessore vada per cortesia a vedere a Koper – Capodistria, per esempio…

  5. Jack ha detto:

    Per risparmiare mettiamo solo quelli ORIGINALI = in friulano o sloveno.:)

  6. francesco del sordi ha detto:

    sia ben inteso: diversamente da come sembrerebbe dall’articolo, non sono io l’artefice di questo gruppo di FB. semplicemente mi sono iscritto come spesso si fa sul citato social network. andate pure a verificare visto che è possibile. condivido i contenuti del gruppo quanto meno nel discorso della spesa. voi che parlate, sapete quanto hanno speso le province di Gorizia ed Udine per questa operazione? centinaia di migliaia di euro. a mio avviso questi soldi potevano essere spesi per altre cose. si vogliono mettere indicazioni di tipo storico geografico, mi sta bene, non per altro, non con i soldi di tutti!

  7. Euroscettico ha detto:

    IN ITALIANO E BASTA!!! adesso hanno rotto tutti!! Questi cartelli fanno solo casino… anche perché il più delle volte servono ai foresti che del friulano e soprattutto dello sloveno interessa ben poco!!!

  8. lànfur ha detto:

    Un paese va chiamato col nome che gli danno gli abitanti di quel paese. Qui l’italiano lo sloveno o l’arabo c’entrano poco. A Savogna la maggior parte degli abitanti vorrà chiamare il proprio paese Sovodnje e non vedo perchè non rispettare questo principio. Io schifezze come Poggio Terza Armata le eliminerei per senso del pudore.

  9. Jack ha detto:

    Le indicazioni bisogna metterle. Giusto?
    Signori!
    Il costo della lamiera, dei pali e della mano d’opera comunque c’é! Non mi direte ora, che mettere 1 scritta o 2 aumenta di tanto le spese?
    Il problema è invece la molteplicità (veri e propri “boschi di pali” e insegne varie) e l’inutilità di tante insegne (numeri, sigle in mezzo ai boschi, codici…) che gli amministratori vari irresponsabilmente fanno posizionare.

  10. Euroscettico ha detto:

    @ lànfur
    ci sono già i nomi in slavo caro mio. Mi sembra che vengano trattati con i guanti bianchi le minoranze in Italia a differenza di altri Paesi mooolto vicini….

  11. etabeta ha detto:

    1.Un documento o segnale stradale deve essere leggibile nella lingua parlata Nazionale qualsiasi essa sia.
    2. Personalmente non mi serve nessuna scritta sulla C.I. per sentirmi facente parte di una cultura o minoranza.
    Spreco di denero pubblico.Vedi le comunità montane a 35m sopra il livello del mare ecc.
    Al mè vecjo maestri, diseva…..la marilenghe a serviz solo par fevelà qulì. No par sirà el mond.
    Traduzione: il mio vecchio maestro, diceva…..la madrelingua(in questo caso il friulano)serve solo per parlare quà,non per girare il mondo.
    La cultura o tradizione Friulana,Slovena o tedesca si tramandava di padre in figlio e non con leggi Regionali mangiasoldi.
    Saluti

  12. lànfur ha detto:

    Euroscettico: ti riferisci alla Serbia e alla minoranza kosovara? Attento perchè abbiamo visto tutti come è finita quella storia…

  13. All’estero non esiste? Questo è pazzo! E monterebbe su tutte le furie se domattina a Koper/Capodistria cancellassero tutti i topinimi italiani dai cartelli!

    Come al solito: 2 pesi e 2 misure, la destra giuliana chiede tutela – GIUSTAMENTE! – per la minoranza italiana in Istria,ma poi ostacola in ogni modo la tutela della minoranza slovena in Italia.

  14. Bartolomeo RISPOLI ha detto:

    Proporrei d’investire il denaro eventualmente risparmiato per l’acquisto di Tricolori in modo da sostituire quelli indecorosi che davanti a scuole od uffici pubblici testimoniano il nostro ”vero” attaccamento alle tradizioni della nostra UNICA TERRA.
    Sono campano anzi… salernitano, anzi … di Nocera Superiore, anzi di ……. ma sicuramente orgoglioso di aver potuto dare a mio figlio l’opportunità di capire più dialetti/lingue SENZA SOVVENZIONI.

  15. abc ha detto:

    @Luigi
    Se risulta che il Friulano è una lingua che non deriva dall’Italiano, allora deve, ripeto deve, essere tutelato.
    Nessuno è obbligato ad imparare questa lingua, quanto alle possibilità di lavoro che si hanno conoscendo le altre, non metterei sullo stesso piano l’Inglese e lo Sloveno.

    @francesco del sordi
    Insomma qui si parla solo Italiano.
    Si è visto alla fine della seconda guerra mondiale a chi è giovata questa politica.

    @etabeta
    nei documenti pubblici il Friulano non ha mai sostituito l’Italiano. Su tutti i cartelli le scritte delle località sono sempre prima in Italiano. Basta leggere quelle. Non sono state rimpicciolite per fare posto alle altre, quindi se qualcuno si ferma agli incroci, concorderai che non è certo per colpa dei cartelli, come si è volutamente fatto intendere in questi giorni sulla stampa nazionale.
    Il Friulano, come lo Sloveno, servono solo in Friuli e in Slovenia e nelle località in cui sono emigrati lavoratori delle due etnie. Ciò non toglie che non abbiano diritto di essere tutelati.

    @ Cadorini, lanfur, Jack.
    concordo e mi fa piacere notare tanti interventi favorevoli.

    @Carando
    concordo con tutto salvo che con la parola “pazzo”. Anche a Rovigno ho trovato molte indicazioni bilingui.

  16. Jack ha detto:

    @ Bartolomeo
    Se il mio paese 200 anni fa è stato chiamato dalla gente Doberdob è giusto che così sia chiamato pure oggi (insieme alla traduzione fatta di Doberdò del Lago). Perchè chi è nato quì è orgoglioso della propria terra e tradizioni come tu delle tue tradizioni salernitane… o come tu dici…
    I costi, e qui ripeto, delle insegne non cambiano in base alla lingua.
    Ti consiglio inoltre di studiare un po’ la storia di Gorizia (e non solo gli soliti ultimi 80 anni, ma andare ben oltre) e capirai che di tricolori qui già c’è ne sono già troppi.

  17. Euroscettico ha detto:

    @ lanfur
    vivi sereno lanfur…

  18. Bartolomeo RISPOLI ha detto:

    @Jack
    Assolutamente lungi da me entrare in sterile diatriba dialettica con chi essendo nato in un luogo ha tutti i diritti di conservarne le tradizioni. Semplicemente, non ritengo sia utile sprecare denaro pubblico a qualsiasi latitudine! Quoto in pieno etabeta ma seguirò il tuo consiglio di studiare la storia di Gorizia, mi dispiace solo di non poter più chiedere al mio caro bisnonno che durante la prima guerra mondiale era proprio a Gorizia, ”solamente” per far sventolare quel tricolore che tanto ti infastidisce.

  19. Macchinista ha detto:

    Il mio invece era a Gorizia proprio per non fare sventolare quel tricolore.

  20. etabeta ha detto:

    @ abc
    Documenti: in friulano no,ma in sloveno si.Bè cosa cambia? E tu questa la chiami tutela? Seriemente non mi dirai che ti senti tutelato per una scritta sul documento o su un cartello stradale?
    Personalmente lor signori,con la scusa delle tutele hanno già mangiato un bel mucchio di soldi, e di concreto cosa resta? Qualche cartello scritto Gorizia,Guriza,Gorika…..bè gran bella tutela ci hanno dato a tutti.
    tutela è forse avere in Comune un traduttore in lingua slovena,uno in lingua friulana,uno in lingua tedesca pagato per cosa? Per niente !!!!!!!!! Allora corenza sia.
    Siano tutelati tutti.Indiani,Bengalesi,Rumeni ecc.ecc. abbiano diritto al documento scritto nella loro lingua, ormai fanno parte anche loro di una minoranza o no?
    In quanto al tricolore…..lasciamo perdere và,a Parenzo nella sede della minoranza italiana è stato più volte bruciato,risposta aaaaa una bravata di ragazzi.
    Tutela, ma tutela di cosa? Mi sentirò tutelato quando vedrò chi ruba,spaccia,uccide,stupra,molest,ecc,ecc.condannato con la certezza della pena,quella volta si che mi sento tutelato.
    abc,naturalmente questo e solo il mio pensiero.
    saluti

  21. etabeta ha detto:

    Dimenticavo:
    Bisnonni,Nonni,Padri,storia da studiare ma non da rivivere sicuramente quei tempi non vengono rimpianti da nessuno.Si guardi al presente,con i nostri
    Politici ormai chiamati “VIP” di Destra,Sinistra,Centro,50 anni fà dormivano negli ostelli ora nei panfili in Sardegna con più 20.000€ al mese, quando un comune operaio nè prende 1100€ e ti dicono che andrai in pensione a 65 anni. Potrei continuare ma non voglio annoiare nessuno…..scusatemi.

    saluti

  22. effebi ha detto:

    il divertente poi è che si reclamano le denominazioni che non si rifanno nè alla LINGUA friulana nè a quella slovena ma a parlate locali che spesso non si riconoscono nè in questa nè in quella.
    l’importante è (per ora) che si distinguano dall’ ODIATA lingua italiana.
    poi , nel totale spirito autonomistico che contraddistingue ogni contrada di questo territorio (che non vuole essere associata alla vicina contrada) si passerà a richiedere lo status di minoranza linguistica slovena (a-b-c) in slovenia , friulana (e-f-g) in friuli etc… come sta già accadendo nelle valli del natisone dove scopriamo che quelli che credevamo essere minoranza slovena non si ritengono sloveni nè vogliono parlare lo sloveno std (o mi sbaglio !?)

  23. Euroscettico ha detto:

    @ Macchinista
    Mi dispiace per te ma quella guerra il tuo bisnonno l’ha persa…

  24. abc ha detto:

    @etabeta
    Certo mi sentirei più tutelato se la raitv si degnasse di concedere un canale alla lingua friulana con telegiornali, documentari, approfondimenti e quant’altro.
    Quanto a quello che hanno fatto a Parenzo con il nostro tricolore, si vede che anche là c’è qualcuno che non sopporta le minoranze. Solo che mi sembra di capire che
    qui è lecito essere intolleranti, là invece no.

    @effebi.
    per quanto mi riguarda, non odio la lingua italiana, nè nessuna altra lingua e mi sento parte dell’Italia.

  25. santacruz ha detto:

    Pensa che sfiga Euroscettico!

    L’avesse vinta il nonno del macchinista quella guerra, ci saremmo risparmiati il ventennio, l’impero (sic!), le leggi razziali, la guerra ( persa stavolta… ed in che maniera anche!)… e le cazzate che ci scambiamo anche noi due su questo argomento!

    Pensa che sfiga Euroscettico!

    :-)))

  26. Marco ha detto:

    Da quel che mi sembra di capire, il rispetto per le minoranze è una cosa aliena, qui in Italia.
    Avere documenti e cartelli stradali nella propria lingua significa rispetto, che è la base di tutti i rapporti umani.
    E rispetto significa anche non partire da posizioni di presunta superiorità linguistica.
    E’ veramente curioso il fatto che i monolingue si credano i portatori dell’unica civiltà esistente e rinneghino chi si può esprimere con più registri linguistici.

  27. santacruz ha detto:

    @ Euroscettico

    Oh, a proposito di guerra persa… ieri era l’8 settembre!

    Ma guarda che combinazione…

    🙂

  28. Euroscettico ha detto:

    Oh carissimo Santacruz!! come stai? …sentivo tanto la tua mancanza e soprattutto quella dei tuoi interessantissimi interventi, puntuali come un pirito dopo un bel piatto di fagioli 🙂

  29. Cristian ha detto:

    non mi pare che vengano discriminati gli sloveni della minoranza in regione, anzi tutt’altro

  30. luciano ha detto:

    Vergognatevi per lo spreco di soldi pubblici su cartelli stradali che servono esclusivamente all’automobilista per trovare la strada giusta. Investiteli su cose piu’ necessarie anziche’ sprecarli per cercare di sostenere un DIALETTO che ai nostri giovani non serve a nulla. Voler mantenere tradizioni e’ andare contro corrente. I nostri giovani hanno bisogno di ben altre lingue per cercare lavoro, altro che un dialetto sconosciuto al mondo. Comunque non e’ con pezzi di lamiere scritti sulle strade che si mantiene una tradizione, si crea solo confusione a coloro che usano le strade.

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