26 Giugno 2008

Il rettore Compagno: “Nuovi master nella sede goriziana”

«Grande disponibilità a risolvere insieme i problemi universitari e soprattutto una rassicurante attenzione per le potenzialità della nostra città, in un momento in cui gli atenei di Trieste e del Friuli ricominciano a parlarsi, cosa che non succedeva dal '78».
Questo il primo commento del sindaco di Gorizia Ettore Romoli dopo l'incontro con il nuovo rettore dell'ateneo di Udine professoressa Cristiana Compagno. «Un incontro fortemente voluto e assolutamente necessario – ha proseguito Romoli, che all'incontro di Udine è stato accompagnato dall'assessore all'Università Antonio Devetag – anche perché ci siamo presi l'impegno di coordinare e preparare una nuova fase dell'attività universitaria a Gorizia». Durante l'incontro il nuovo rettore ha descritto…

l’attività dell’ateneo udinese a Gorizia e provincia. «Una sede coordinata – ha detto – fortemente strategica per i nostri indirizzi di sviluppo e che, con i suoi 2078 studenti, rappresenta oltre il 10 per cento dell’intera popolazione universitaria friulana».
 Il nuovo rettore ha rassicurato il sindaco riaffermando l’interesse dell’ateneo udinese per Gorizia, ravvisando, anzi, la necessità di incrementare l’attività universitaria nel capoluogo isontino mediante una forte collaborazione con Trieste. «Una volontà di collaborazione tra l’area giuliana e quella friulana – ha aggiunto Devetag – che è un fortissimo e inedito segnale di novità, dal quale Gorizia non può che trarre concreto giovamento. La nostra città rappresenta il trait d’union naturale tra l’area giuliana e quella friulana, con l’aggiunta di una reale vocazione al dialogo internazionale. Ecco che in questa nuova fase di rapporti universitari Gorizia può riproporre la sua vocazione a essere una vera città, proponendosi alla Regione con una sua precisa identità, e con funzioni originali».
Tra gli argomenti trattati anche le situazioni degli immobili: Romoli ha ricordato lo stato dei lavori nel prestigioso ambito di Santa Chiara, ha ricordato quelli inerenti a Villa Ritter, che dovrebbe ospitare il Polo tecnologico, e la prossima consegna ufficiale da parte del Comune di Gorizia dell’ex Casa Lenassi, al fine di incrementare l’attività didattica e di ricerca per il corso di laurea in relazioni pubbliche della facoltà di lingue e letteratura straniera. Nel corso dell’incontro, al quale era presenta anche il professor Mauro Pascolini, sono stati anche presi in considerazioni i possibili nuovi master con sede a Gorizia, come quello prestigioso di giornalismo e quello di “esperto per il restauro delle stampe e dei libri antichi”. Non è mancato un accenno al Conference, la struttura al servizio dei rapporti internazionali e della diplomazia, che sta per essere ultimata nelle sede di via Alviano. In merito si è parlato di possibili sinergie operative del mondo economico e universitario regionale e goriziano. «Un incontro assolutamente positivo di cui riferiremo alle istituzioni cittadine e provinciali – ha concluso Romoli –. Dopo il prossimo incontro con il rettore dell’università di Trieste sarà possibile dar vita agli ormai necessari “Stati generali” per l’organizzazione e le strutture universitarie a Gorizia, in un momento particolarmente favorevole. Gorizia diventerà il luogo privilegiato delle nuove iniziative comuni tra Udine e Trieste».

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