«Non sono molto interessato a chi è da quale parte, a dove debbano essere tracciati i confini, a quella che è la verità storica», ha affermato Žiga Virc, l’autore del caso cinematografico nostrano, a Bora.La. Il giovanissimo neolaureato regista di ‘Trst je naš’ è intervenuto oggi, venerdì 27, all’affollata presentazione del suo film al pubblico triestino, proiettato coi sottotitoli in italiano al Narodni Dom di via Filzi.
Se continuiamo a discutere di chi ha ragione e torto, ha suggerito Virc, «non faremmo che pensare come le vecchie generazioni. Ho smesso di pensare a diverse nazioni come vicini con un confine in mezzo. A me interessava fare un film che avesse un tema storico ma ambientato oggi. Mi sembrava interessante fare un film su gente che faceva rievocazioni di battaglie storiche e così è nato il film».
Dice ancora Virc, rispondendo alle critiche ricevute (anche da personaggi come il Ministro degli Esteri Frattini, che Virc ha ironicamente ringraziato per la pubblicità). «Onestamente nel film Trieste è solo fiction. E’ solo una città che si nomina ed appare lontana. Non ci sono nemmeno gli italiani, i nemici sono solo i tedeschi. Non ho voluto parlare della storia ma di un punto di vista libero da parte della nostra generazione. Non sono qua per discutere del passato».
Alla domanda se dopo il caos suscitato dal suo film avrebbe dato ancora un titolo del genere, Virc non ha avuto dubbi. «Sì, certo. Il titolo in Slovenia è una frase già molto famosa e comune. Ma non avrei mai pensato che nel ventunesimo secolo sarebbe stato così un problema usare questa frase come titolo».
Ecco il video dell’intervista:
Per approfondire sul tema, potete:
– Leggere la recensione di ‘Trst je naš’, a cura di Margherita Gianessi
– [VIDEO YOUTUBE] La presentazione del film a Trieste a cura di Vilevich e Betocchi
– Le dichiarazioni sul film del Ministero degli Esteri, Frattini, del tipo “Il film versa nuovo sale sulle ferite”
grande enrico. ghe mandemo sto video a frattini?
no dei, femoghe giusto leger el titolo del’articolo e che el giudichi da quel.
ghe faremo un film titolà Tito boia. Vedemo se in yugo gaveran da rider………
Intanto oggi la Polonia con una legge gà vietà i simboli comunisti.
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo467134.shtml
La Yugo non esisti piu’, Alabardato.
“La Jugo no esisti più”, “femo un film titolà Tito boja”, “la Polonia vietà simboli comunisti”
e
TRIESTE GA DE IDENTIFICARSI nel contesto internazionale questo xe IL PROSSIMO FILM REALTA’
Cosa dixè, ghe la faremo una volta per tutte e tutti insieme per Trieste?
voglio vedere sto film!
aparte questo, trieste non deve identificarsi..siamo gia abbastanza idioti cosi.
falso opportunista
(stranamente proprio dalla parte a cui -lui sostien- iera rivolta la critica xe rivadi i elogi….
ma guarda caso…..
si, siamo già abbastanza idioti così che andiamo dietro a questo personaggetto che per propri scopi personali non ha trovato meglio che tirar fuori dal cassettino dei dolori una fraqse come “trst je nas”
penoso
“i nemici sono solo i tedeschi….”
ma il “bottino” simboleggiato è trieste
(faslo opportunista, mente sapendo di mentire)
il film io, a differenza di te, l’ho visto.
e se si vaneggia di trieste (a molti fa ridere, a molti fa rabbia o dolore) è vero che trieste nel film è totalmente un pretesto, una città immaginaria che non si vede mai.
quindi calmiamo i toni su questo sito (“falso opportunista”) oppure qualcun altro ne verrà bandito assieme ai vari enrico, degni carando, italo & co
Ma voi l’avete visto questo “film”? Andate a vederlo prima di commentare… a parte il titolo, non ho trovato nulla di offensivo… anzi, secondo me nel film vengono presi in giro quelli che ancora oggi si aggrappano a fatti accaduti più di 60 anni fa…
è ora di finirla e cercare di fare qualcosa di più costruttivo tutti insieme.
Quel che è stato è stato… non dico che dobbiamo dimenticarlo, ma per favore…
Ma se Virc ziga.. noi ghe zighemo drio?
ancora una volta xe persa l’occasion de star ziti, prima di vedere il film….basta co ‘ste polemiche de 60 anni fa!!!!