15 Febbraio 2013

Rosa di Gorizia: una riflessione sull’edizione appena conclusa

ll premio Nonino, giunto alla 38^ edizione, che viene conferito a personalità illustri, scrittori filosofi, artisti e scienziati di fama internazionale, ha visto nel 2012 la consegna del “Risit d’Âur” ai Contadini degli Orti goriziani, perché da oltre centocinquant’anni si tramandano gelosamente i preziosi semi della “Rosa di Gorizia”. Tra gli altri, quest’anno il premio è stato conferito anche a Peter Higgs, che già negli anni sessanta teorizzò l’esistenza della particella elementare nota come “Bosone di Higgs” oppure “Particella di Dio” come fu ribattezzata dall’editore del premio Nobel per la fisica 1988, Leon Lederman, che in modo per nulla fideistico preferiva chiamarla invece “the goddam particle”. La Rosa goriziana, si trova così collocata, per meriti culturali piuttosto che gastronomici, al medesimo livello internazionale di personalità assunte o aspirabili al premio Nobel.
I due fine settimana passati, hanno visto per la seconda volta la celebrazione di questa Rosa coltivata con tanta dedizione da Francesco e Anna Brumat, con una rassegna culinaria monotematica, a cura dei cuochi dei più caratteristici locali del capoluogo isontino, felicemente abbinata a letture dal vivo tratte da particolari racconti di Roberto Covaz, rassegna che ha riscosso grande successo e che si è svolta quest’anno per la caparbia volontà di Michela Fabbro, che assieme a Piero Lovisceck gestisce il “Rosenbar”.
Grazie Michela per questa iniziativa, che contribuisce a richiamare l’attenzione sulle particolarità che la città di Gorizia possiede ed offre, grazie alla famiglia Nonino per il bel riconoscimento che hanno voluto concedere e grazie, soprattutto, agli orticoltori goriziani per esistere e resistere, nella speranza che la Rosa goriziana non finisca come il Tocaj, derubato del suo nome, senza battito di ciglio alcuno da parte della classe politica che avrebbe dovuto, invece, difenderlo…

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2 commenti a Rosa di Gorizia: una riflessione sull’edizione appena conclusa

  1. VICO ha detto:

    Presumo che questo voglia dire l’espressione
    “arrampicarsi sugli specchi”….
    se questo è tutto quello che Gorizia ha per farsi notare……

  2. AnnA ha detto:

    E’ stata una buona idea, ma se si limita, per ogni ristorante, a quell’unica giornata, non vale la pena: ritengo che la maggioranza delle pietanze proposte dovrebbe essere proposta per tutto il mese o anche di più.

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