2 Marzo 2012

Gorizia, dal comune arrivano aiuti economici per le gestanti

Dal Comune arriva un nuovo aiuto alle famiglie in condizioni di bisogno grazie al contributo per le gestanti, con la giunta Romoli che nella seduta di ieri mattina ha dato il via libera allo stanziamento di 27.155,80 euro. Il contributo è stato attivato anche in ossequio a quanto prevede la Regione, da cui arriva il finanziamento in questione, che dà facoltà ai Comuni di predisporre un piano di intervento personalizzato per le gestanti in difficoltà economiche, ovvero titolari di un Isee non superiore a 7764.65 euro.

Si tratterà di  percorsi di sostegno assolutamente personalizzati e tarati sulle reali esigenze di ognuno. Unico limite il tetto massimo del contributo, fissato in 3mila euro per ogni gestante.

Si partiràin via sperimentale, per poi verificare quale sarà la reale richiesta della popolazione.

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16 commenti a Gorizia, dal comune arrivano aiuti economici per le gestanti

  1. Katja ha detto:

    ma come fanno persone che percepiscono meno di 8000 euro all’anno a mantenere una famiglia?

  2. Giordano Vintaloro ha detto:

    Infatti, un “Isee non superiore a 7764.65 euro” è assolutamente ridicolo, vuol dire che non hanno nulla.

    Ci sono così tante gestanti in questa situazione? E se sì, come fanno a saperlo visto che la valutazione sulla domanda è ex-post? Indagare prima in maniera informale, no?

    Non so, certo gli aiuti vanno bene, ma da come è descritto sembra una programmazione quasi casuale.

  3. cristoforocolombo ha detto:

    Misure di aiuto “personalizzate e tarate sulle reali esigenze”. E chi tarerà le varie esigenze? Spero che questi aiuti vengano filtrati attraverso l’importante servizio di assistenza sociale che, se adempie bene al proprio dovere, è in grado di convogliare verso i soggetti + bisognosi gli aiuti, evitando contemporaneamente gli sprechi delle già risicate risorse a disposizione.

  4. alpino ha detto:

    se fosse stato cingolani a deliberare questi aiuti a quest’ora eravate tutti qua a lodare…era meglio forse non dare nulla?

  5. Ale ha detto:

    Questo è un vecchio modo di fare politica. Di danno soldi e ci si mette a posto la cescienza. Pensate veramente che i problemi di quella mamma saranno risolti con mille euro? Si comprerà forse dei pannolini, delle pappine e dei versitini per 3/4 mesi e poi?…
    Per uscire con il passeggino deve fare slalom tra le auto; per iscrivere il figlio al nido fare carte false; per andare a lavorare pregare di sistemare il figlio dai nonni se cin sono o sperare che la scuola faccia rientro… La Romano è in campagna elettorale! Chissa perchè adesso e non prima?

  6. luigi (goriziàn) ha detto:

    1. Meglio questo di niente
    2. Si può fare sicuramente tanto di più con gli stessi soldi usandoli ad esempio come dice Ale
    In sostanza è poco più di elemosina che, per carità, quando sei nella cacca sta bene pure quella ma un disegno NAZIONALE o REGIONALE DIVERSO?
    Assicurare servizi?
    Come mai in germania dove le tasse ci sono e si va in pensione a 67 anni – ma i parlamentari e consiglieri regionali non prendono lo sproposito come da noi… – la gente fa figli, esce di casa presto?
    Come mai?
    Forse sono organizzati in un altro modo?
    Hanno un’altra mentalità?
    E’ così difficile studiare il loro sistema e copiare tutto quelle che di buono c’è?
    Forse non ci si ‘magna’ abbastanza con il loro sistema?

  7. Sandi Sark ha detto:

    Austria:

    Dal 1 ° gennaio 2010, ci sono quattro opzioni per l’assegno forfetario per la custodia dei bambini:

    Opzione 30 + 6 € 436 mensili
    Opzione 20 + 4 € 624 mensili
    Opzione 15 + 3 € 800 mensili
    Opzione 12 + 2 € 1.000 mensili

    Non importa che prima della nascita ci sia stato un lavoro retribuito.

    Durante la ricezione dell’indennità forfettaria di assistenza all’infanzia, viene concesso un reddito supplementare pari al 60% dei redditi generati nel corso dell’anno civile precedente l’anno di nascita del bambino e nel caso in cui non sia stato ricevuto un assegno di assistenza; oppure un importo minimo di EUR 16,20

    Viene pagato un supplemento del 50% per ogni ulteriore nascita.

    Famiglie senza parenti e genitori a basso reddito possono richiedere un supplemento di circa EUR 180 per l’assegno mensile di assistenza ai bambini per 12 mesi, e non oltre € 5.800 annuali per bambino.

    I periodi in cui l’indennità di maternità sono stati ricevuti o periodi di congedo parentale (fino al 2 ° compleanno del bambino al massimo) sono equivalenti a periodi di lavoro subordinato.

    ariffa giornaliera o mensile assegno di cura dei figli

    L’assegno ammonta all’ 80% dell’indennità di maternità. Sulla base di un ulteriore confronto automatico – conteggio eseguito da parte del fondo pubblico di assicurazione sanitaria – con il reddito dall’anno solare precedente la nascita, senza altri percepimenti di assegni, e in cui non assegno di cura dei figli è stato ricevuto (accertamento fiscale sui redditi), la tariffa giornaliera può essere aumentata.

    Non c’è una tariffa minima giornaliera. Se il risultato finale dei calcoli risulta inferiore ad € 33 al giorno (= al di sotto di euro 1,000 per mese), il genitore può optare per l’indennità forfettaria di assistenza all’infanzia di 1.000 euro al mese.

    Regime compensativo Madre-figlio

    Sotto ogni opzione, il pagamento dell’indennità di cura dei figli è collegata con cinque visite mediche durante la gravidanza e cinque check-up del bambino. n caso contrario, l’assegno di assistenza bambino sarà dimezzato. Nel caso si sia scelto l’assegno basato sul reddito, la tariffa giornaliera sarà ridotta di EUR 16,50 (circa 500 euro al mese) dal giorno in cui il bambino è di 10 mesi di età.

    In alcuni casi di difficoltà, genitori soli possono prolungare il periodo durante il quale hanno diritto a ricevere la custodia dei figli per due mesi oltre il massimo, ad esempio se il genitore è single e non ha un reddito di € 1.200 (+300 per ogni figlio a carico).

    ASSEGNI FAMILIARI

    L’assegno familiare varia a seconda dell’età del bambino. In genere è pari a 105,40; euro 112,70 per bambini dai 3 anni di età, e le rispettive quantità per bambini dai 10 anni in su sono 19 e EUR 130,90 e Eur 152,70. Il numero totale di bambini è preso in considerazione tramite supplementi (fratello = scala supplemento). Così, le somme ricevute in aggiunta all’assegno mensile di base della famiglia sono

    – Euro 12,80 per due bambini,
    – Euro 47,80 per i tre figli (12.80 + euro 35),
    – Euro 97,80 per i quattro figli (euro 12,80 + 35 + 50)
    – e 50 euro per ogni altro bambino.

    Per i bambini con gravi disabilità è previsto un supplemento di euro 138,30.

    CREDITO D’IMPOSTA

    Il credito d’imposta per i bambini, pari a euro 58,40 per bambino e il mese è trasferito insieme con l’indennità di famiglia senza la necessità di richiesta separata. Non è un assegno in senso stretto della parola ma una “tassa negativa” pagato direttamente a tutti i genitori.

    Tassa iscrizione scolastica

    Ogni anno a settembre, un bonus per iniziare la scuola di 100 euro viene pagato con gli assegni familiari per ogni figlio di età compresa tra i 6 ei 15.

  8. dimaco il discolo ha detto:

    non credo che 1000 bastino per 3 4 mesi. basta solo dare un occhio ai prezzi dei pannolini. Senza contare il altte in polvere e tutto il resto.
    io direi che è una mossa prellettorale e punto. per tranquilizzarti alpino lo direi pure se fa dare sti soldi fosse stato cingolani. Sono pochissimi e visto il costo della vita anche se hai due stipendi fai fatica ad arrivare a fine mese da solo figurarsi se hai pure un bambino piccolo. poi il limite isee. basta un’euro in più e sei fuori.

  9. Sandi Sark ha detto:

    Austria: detrazioni fiscali ed aiuti alle famiglie.

    1) detrazioni per le spese per i figli, fino a 55 mila euro di reddito

    2) single e famiglie monoreddito hanno un credito d’imposta di € 494 (1 figlio) € 669 (2 figli), € 220 per ogni figlio ulteriore

    3) chi paga gli alimenti ha credito d’imposta di € 29 per il 1° figlio, € 44 per il secondo, € 58 per gli ulteriori figli

    4) i genitori hanno un’ulteriore detrazione di € 132 per ogni figlio

    5) le spese detraibili per i figli sono di € 2.300 all’anno, ma solo per strutture o baby sitter qualificate

    6) le giovani baby sitter non ancora qualificate possono essere ammesse con una dichiarazione dell’istituto di formazione

    7) i trasporti verso le scuole sono pagati dal Governo. Altrimenti ci sono rimborsi per i genitori, gli alunni e le scuole stesse

    8) i contributi per i trasporti scolastici vanno da € 4,4 ad € 39,4 al mese, se oltre i 2 km. I disabili non hanno limiti.

    9) qualora il servizio pubblico fosse carente, gli scolari hanno un rimborso da € 19 ad € 58 al mese in base alla distanza.

    10) i libri di scuola e supporti informatici sono gratuiti

    11) le scuole risparmiano grazie alla “banca dati dei libri usati”, premiata dalla UE

    12) i genitori in aspettativa per cure filiari, hanno i versamenti pensionistici per quei periodi.

    13) il limite per la pensione minima, rimane di 15 anni. Il minimo assegno sociale rimane di € 760, ma pochi cittadini non hanno pensioni superiori

    14) i datori di lavoro hanno facoltà di erogare un’ulteriore contributo di € 500 annuali per le cure dei figli, totalmente esentasse

    15) le famiglie in emergenza finanziaria hanno diritto ad interventi speciali, compresi i rifugiati e gli apolidi. Compresi i casi di morte, disgrazie e calamità.

    16) in caso di gravi malattie o incidenti, tutti hanno diritto all’aspettativa dal lavoro per l’assistenza ai familiari

  10. dimaco il discolo ha detto:

    ma pochi cittadini non hanno pensioni superiori

    scusa sandi, sarà che xe sabato pomerigio, ma veramente no rivo capir la frase. veramente me sfuggi il senso. anzi proprio no rivo capirlo.

    comunque tute ste robe le xe perche l’austria iera e la xe una nazione ordinada.

  11. Sandi Sark ha detto:

    Quela frase la go zontada mi, per far saver che xe pochi austriaci che ciapa l’assegno sociale de € 670. Perchè el xe cumulativo, el se somma con altre indennità, perchè el reddito minimo de sussitenza xe de € 950.

    El capitolo delle pensioni e dell’indennità de disoccupazion saria lonto e OT, ma tien presente solo per esempio, che una coppia de disoccupài ultra cinquantenni con due fioi a carico, i ciapa € 3.005 mensili de indennità.

    Oltre a tutta una serie de agevolazioni, tra le quali ad esempio anche el “Muttergeld” che go postà prima.

  12. Sandi Sark ha detto:

    @ 10 “comunque tute ste robe le xe perche l’austria iera e la xe una nazione ordinada”.

    Pol esser. Mi penso semplicemente che xe un Paese onesto e che no i xe stupidi.

    Perchè i disoccupài austriaci, co’ le indennità che te ga visto, i ga ciapà mediamente dallo Stato, € 13.800 a testa, nell’ultimo anno.

    E nianche tutti, ga fatto domanda solo l’80-85% dei disoccupai.

    Domanda per i ‘taliàni: costa più mantignìr una persona con € 13.800 netti annuali, o tignindoghe in pie un posto de lavoro inutile, improduttivo, o pezo controproducente per la collettività?

    Costa senz’altro de meno el sistema austriaco, ma in Italia dove 2/3 delle persone zerca lavoro tramite conoscenze e raccomandazioni, xe impensabile.

  13. Ale ha detto:

    Certo che rileggendo l’articolo se fossi nella giunta proverei un pò di vergogna:
    Titolo: “aiuto alle famiglie”.
    Stanziamento: 27 mila Euro.
    limite economico: ISEE 7 mila euro.
    Tetto massimo: 3 mila Euro a gestante.
    Risultato: aiuto a circa 10/20 mamme

    Tenuto conto che a Gorizia nasce circa 1 bimbo/giorno i soldi sono finiti in meno di 2 settimane! se fossimo a Trieste in neanche 1 giorno!

    Se avessero fatto una donazione al CAV avrebbero fatto una figura più nobile!
    Poracci!!!!

  14. michela ha detto:

    e se danno perchè danno se non danno perchè non danno…non siamo mai contenti…tanto alla fine si sa dove vanno a finire i soldi…si vedono in giro tante mammine senza lavoro ma con telefonini di ultima generazione e carrozzine grifatisime…..e scusatemi ma sono poche le italiane che si vedono così…..

  15. Ale ha detto:

    Michela, questo non è il punto.
    Il Punto è che è una vecchia politica di voto di scambio. Fanno spot elettorale con i nostri soldi. Cercano fama nella fame delle persone. Se davvero avessero a cuore le mamme e i loro bambini avrebbero istituito questo fondo 5 anni fa ed in modo più strutturale e con un ISEE più alto.
    A 2 mesi dalle elezioni PUZZA!!!!
    e come se puzza…

  16. medina ha detto:

    …AAAA! pienamente d’accordo con Ale, cercano fama nella fame della gente…. a due mesi dalle elezioni puzza proprio!!!!!! non lasciatevi suggestionare!!!!

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