“Premesso che la chiusura del centro al traffico automobilistico privato è un atto dovuto, in quanto derivante dalla legge nazionale, regionale e da una delibera del consiglio comunale, va anche detto che così come è articolata non è efficace per ridurre l’inquinamento atmosferico. L’unico strumento incisivo a lungo termine su questo fronte è un piano del traffico che favorisca il trasporto pubblico e la mobilità di pedoni e biciclette.” Lo afferma Paolo Menis, consigliere comunale del gruppo moVimento 5 stelle Trieste.
“Inoltre, in capo al Comune mancano gli strumenti per colpire fonti di inquinamento molto più impattanti, quali per esempio gli impianti industriali. Per questo motivo il Sindaco deve intervenire presso la
Regione (che ha avocato a se questa competenza) affinchè modifichi la legislazione di riferimento e assegni agli enti locali il diritto di emanare PAC (piani di azione comunali) per applicare misure su tutte le fonti di inquinamento atmosferico, industrie incluse.”
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Magnar ben, per bon – Cucina triestina in dialetto
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Bisogna dire che il grosso proviene dagli impianti di riscaldamento. Il calo dell’inquinamento atmosferico riducendo il raffico di solito non è tangibile.
In ogni caso in tutta trieste e provincia non c’è un distributore di metano, io mi sarei preso l’auto a metano ma poi dove faccio il pieno?
Quanto alla chiusura del Centro , di TUTTO il centro, come “atto dovuto derivante dalla legge nazionale , regionale e da delibera del Consiglio Comunale” ho scritto proprio ieri una mail al Sindaco.
“Atto dovuto” per motivi d’inquinamento e anche per “par condicio” tra gli esercizi commerciali siti nelle vie pedonalizzate e ” pedonalizzande” e quelli delle vie che rimarrebbero tagliate fuori dalla duplice sù esposta “provvidenza”. Ogni riferimento a via S. Spiridione è assolutamente….MIRATO! 😉
Attendo riscontro, di solito rapido e cortese, quantunque per interposta persona…ma tant’è! Una roba xè “se vinzi Cosolini”. Altra ufficialità è logico aspettarsi rivolgendosi al Sindaco.
Non ho capito se sei pro o contro la pedonalizzazione. tanti anni fa i commercianti si schierarono contro.
@3 i commercianti ottusi! non quelli se permetti sgai e lungimiranti come la tua amica,qua Maximilian!
Sono ero e sarò PRO! per personalissimi motivi mi batto a che TUTTO il centro sia pedonalizzato… via s Spiridione inclusa!!!! ;_)
..vogliamo fermare la corsa verso i Centri Commerciali verticali della periferia? Pedonalizziamo il Centro. avremo un grande centro commerciale orizzontale, alla luce del sole e a misura di…patoco!
E speremo che a diferenza de Maximilian, da quel che ghe go scrito ‘ntela mail , Cosolini (che ala fine ga vinto!)el me capissi che son PRO! 😉
Io sono uno che odia i centri commerciali, e se possibile compero in città.
Per lavoro giro spesso in molte città del nord, in alcune è impossibile arrivare in auto in centro, a parte passaggi speciali per taxi, autobus e ambulanze si è convogliati verso enormi ed economici parcheggi periferici con tanto di bus navetta gratuiti. Addirittura ho visto che consegne di grossi elettrodomestici venivano fatte con carrelli a mano.
che dio anzi la Giunta te scolti!
anzi NE scolti Maximilian!
@4 e precedenti
Sarebbe interessante scorrere tra i nomi di quelli che firmarono la petizione contro la pedonalizzazione di via s. Nicolò.
O ricordare i nomi dei politici che hanno raccolto le istanze dei no facendosi autori di accorati interventi in consiglio comunale, sul piccolo e in circoscrizione.
Ricordo ci fu una vera e propria campagna “mediatica” contro Illy e la sua giunta. Sara’ il tempo ingannatore ma non ne ricordo uno tra i commercianti a difendere pubblicamente il progetto.
mi credi tra i firmatari di quella petizione Francesco? io le avrò tutte ,ma non “dico cosa e faccio altra”, Francesco!
…talvolta a differenza di questa volta, si ha altro da fare che “difendere pubblicamente”, ma non per questo si firmano petizioni pissadacontrovento, Francesco!
..piuttosto ” vendicativo” e pure “dietrologico” Cervesi Francesconostro! ‘ndemo vanti, dei! e ala faccia delle fronde, que viva TRIESTE !
da non credente non dico grazie a dio, Francesco, ma grazie a mamma e papà che oltre alla bottega mi hanno trasmesso l'”onestà intellettuale” (uso di un’ espressione mutuata Hobo e che proprio per onestà intellettuale ringrazio! )se avessi balordamente propugnato l’idiozia anti-pedonalizzazione non avrei nessun imbarazzo a dichiarare che mona ara che iero…
Inveze Francesco,’no ‘cori che me ricredo! Dime striga, dime sgaia, ma mi gavevo intuì subito che cola PEDONALIZZAZIONE GLOBALE DEL CENTRO se salvassimo polmoni e….SCARSELA! 😉
In effetti lo shopping in un centro pedonalizzato con aperitivo finale ha un aspetto più accattivante dello squallore del centro commerciale con annessi localini a tema che sfornano cibi finti.
Ben detto Maximilian! aggiungo per il “santommaso” 😉 Francesco che spesso avendo il piacere di conoscerla personalmente bloccavo in Corso Italia la nostrana “rositamissoni” Marina V. ex assessore al Commercio e anche con lei sollecitavo (solo verbalmente on the road, ma sentitamente) questa sacrosanta iniziativa….
Cossa anche se verbalmente e uficiosamente, val de meno, solecitar NOSEPOL, Francesco?!
😛
e sicome che sto piano del traffico ” adeguato” (sissignori anca ala mia botega!) no me lassa dormir INVOCO che nella pedonalizzazione venga inclusa anche la via S.Spiridione.
NOSEPOL! RANGITE! (tipico slang patoco dele maiete…) MA FA! e sta maieta ghe la regalo mi a chi che pol!
L’intervento di Menis mi sembra un po’ surreale quando afferma: “L’unico strumento incisivo a lungo termine su questo fronte è un piano del traffico che favorisca il trasporto pubblico e la mobilità di pedoni e biciclette.” Siamo d’accordo, infatti come avete visto sul giornale il nuovo piano del traffico dovrebbe fare esattamente questo. Forse Menis era distratto? O forse dovrebbe riconoscere che in questo caso la giunta sta andando nella stessa direzione? Penso che il “nuovo modo di fare politica” preveda che quando si condivide una linea non si faccia a gara per chi arriva primo, ma si vada alla sostanza delle cose.