28 Gennaio 2011

Parentopoli a Gorizia, richiesta una commissione d’inchiesta

Il centrosinistra chiede una commissione d’inchiesta sul presunto scandalo “parentopoli” a Gorizia. La denuncia era partita dal consigliere comunale della Lega Nord, Franco Zotti, che aveva sottolineato come alcuni figli di dirigenti comunali sarebbero stati destinatari dei buoni lavoro messi a disposizione dallo stesso Comune di Gorizia.

Come prevedibile si è scatenato l’inferno. “Da una prima analisi delle delibere approvate dalla giunta – sottolinea il capogruppo del Pd, Federico Portelli -, non sembra per nulla convincente l’atteggiamento del sindaco. Che come al solito intende scaricare sui dipendenti omissioni e responsabilità che, in primis, stanno in capo alle linee guida fissate dalla giunta. Il corto circuito tra giunta e dirigenti, nella parentopoli goriziana, è evidente. Il sindaco invoca un’inchiesta interna? Bene. A condurla sia però una commissione conoscitiva bipartisan del consiglio comunale e guidata da un componente dell’opposizione. Altrimenti il tutto è solo una presa in giro mediatica per coprire le vere responsabilità politiche ed amministrative di chi guida il comune. Presenterò in tal senso – conclude – una mozione urgente”.

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18 commenti a Parentopoli a Gorizia, richiesta una commissione d’inchiesta

  1. capitan alcol ha detto:

    Una notizia che il TG3 regionale riprenderà e approfondirà inviando sul posto il suo miglior giornalista (che non mi ricordo mai come fa di cognome).

  2. Nicola ha detto:

    Queste notizie sono patetiche! E sono ancora più patetiche le persone che perdono tempo per questa faccenda! (ma non avete di meglio da fare?)
    Il sig. Zotti, è una persona che non conosce la realtà dei fatti e che ha alzato un polverone per niente. (ma non hai di meglio da fare?)
    La realtà dei fatti è che su 10 persone assunte SOLO UNO era un figlio di dirigenti comunali (e non “alcuni”).
    Inoltre queste persone hanno fatto una normale richiesta di lavoro accessibile a tutti e non solo ai figli dei dirigenti comunali.
    Il vero scandalo è che si faccia tutta questa falsa informazione per un lavoro da 150 euro destinato agli studenti!!

  3. ilaria ha detto:

    …remolo? no scusa me par romolo? ah no pardon se rimolo!!

  4. Mulo ha detto:

    ZOTTI:”Più che l’aspetto economico, sarebbe grave constatare che la partecipazione a uno dei progetti di lavoro occasionale possa costituire una corsia preferenziale per un eventuale futuro concorso”

  5. alpino ha detto:

    signori perdonatemi, io non mi perdere piu di tanto dietro alla presunata parentopoli, schifosa come cosa ma tant’è..io mi soffermerei su questo passaggio che ritengo chiudere il discorso Gorizia-sviluppo-ascensore-morte economica:
    “..Per il progetto sono stati stanziati complessivamente duemila euro: a ciascun ragazzo, per venti ore di volantinaggio, è stato riconosciuto un compenso lordo di 200 euro. La graduatoria che definisce i nomi dei prescelti, ufficializzata tramite un atto dirigenziale, è stata stilata senza tenere conto dei titoli dei candidati, ma unicamente in base all’ordine di presentazione delle domande pervenute nelle scorse settimane…”

    Graduatoria??
    Prescelti??
    2000,00 euro?????cioè 2000,00 euro pari a 200,00 euro a povero Cristo???
    A questo punto perchè non chiediamo aiuto alla fondazione Francesca Rava, con un solo euro puoi regalare un vaccino ad un giovane goriziano e con 200 gli regali 20 ore lorde di lavoro…
    Ecco perchè me INCAZZO quando sento le fregnacce sui soldi dell’ascensore e porcherie varie, perchè poi per aiutare i giovani buttano fuori progetti da 2000 euro da dividere in 10 persone!
    Avete presente la pubblicità del Mc Donald, la nonna che regala al nipote 5 euro per il compleanno da spendere per una “cena” con la morosa..ecco siamo a questi livelli.

  6. federico portelli ha detto:

    La cosiddetta parentopoli goriziana, denunciata dal collega Zotti, è un fatto grave.
    Per questo, prima di lanciare accuse su singoli assessori o funzionari, occorre sia fatta luce sulle procedure interne che sono state seguite nell’individuazione dei destinatari dei buoni lavoro (i cosiddetti voucher).
    Tuttavia, da una prima analisi delle delibere approvate dalla giunta, non sembra per nulla convincente l’atteggiamento del sindaco. Che come al solito intende scaricare sui dipendenti omissioni e responsabilità che, in primis, stanno in capo alle linee guida fissate dalla giunta! Il corto circuito tra giunta e dirigenti, nella parentopoli goriziana, è evidente.

    Il sindaco invoca un’inchiesta interna? Bene. A condurla sia però una commissione conoscitiva bipartisan del consiglio comunale e guidata da un componente dell’opposizione. Altrimenti il tutto è solo una presa in giro mediatica per coprire le vere responsabilità politiche ed amministrative di chi guida il comune. Presenterò in tal senso una mozione urgente. Nel frattempo, ho fatto anch’io le mie indagini. E ho scoperto quanto Romoli sa già benissimo…

    I FATTI. E’ la giunta Romoli, nella mattina del 2 settembre 2010, ad aver approvato la delibera che attivava questa innovativa forma di lavoro occasionale. E a fissare gli indirizzi che gli uffici dovevano seguire. La delibera inizia la procedura il 31/08/2010 a firma del funzionario competente (di cui non è il caso di fare il nome), il giorno dopo viene esaminata dal dirigente (di cui non è il caso di fare il nome) che la firma anche in qualità di segretario generale supplente. Poi la documentazione viene inserita all’ordine del giorno della giunta prevista per il giorno successivo. E arriviamo al 2/9/2010, quando l’assessore al personale illustra la proposta alla giunta che, dopo ampia discussione, approva il tutto.

    I TEMPI. La delibera viene votata dalla giunta con la clausola dell’immediata eseguibilità. In modo da accelerare i tempi… Ma, così facendo la giunta sceglie una tempistica accelerata e sceglie di non attende le canoniche due settimane di esposizione all’albo. Due settimane durante le quali i cittadini avrebbero potuto esaminare l’atto prima che questo divenisse efficace. Con ciò limitando oggettivamente la parità tra chi già aveva le informazioni e chi ancora doveva essere raggiunto ed informato. Questa è stata una scelta discrezionale della giunta. Perché l’ha fatto? Evidentemente gli assessori ed il sindaco non hanno ritenuto di dare a tutti i cittadini (dipendenti o no del comune) parità di opportunità di accesso. Questa è, in toto, una responsabilità della giunta e sulla quale dirigenti e dipendenti non c’entrano nulla.

    GLI INDIRIZZI. Quali criteri sono stati fissati dalla giunta? Quali indirizzi sui criteri e modalità di selezione? Quale trasparenza, dopo aver scelto di ridurre i tempi prima che la delibera diventasse esecutiva? Dalla lettura della delibera, non si rileva alcuna specifica cautela, alcuno scrupolo, alcuna proposta efficace per garantire parità di accesso alla selezione. In particolare, nessuna garanzia che le risorse fossero effettivamente destinate a chi più ne aveva bisogno. Una grave omissione, a mio parere. A cosa serve ora scaricare la responsabilità sui dipendenti?

    LA SELEZIONE. Nel complesso, in attesa di capire come effettivamente si è svolta la selezione, una successiva delibera di giunta del 2/12/2010 evidenziava che erano pervenute 39 manifestazioni d’interesse: ben 21 rientranti nella categoria degli studenti, solo 5 nella categoria dei percettori di integrazione salariale, 10 nella categoria connessa allo stato di disoccupazione e 3 nella categoria dei pensionati.

    I PROGETTI. La legge consentiva alla giunta di agire anche con attività nell’ambito di manifestazioni caritatevoli o di solidarietà. Ebbene, nessuno dei progetti attivati dalla giunta è stato orientato a tali attività. Il progetto su cui sta scoppiando lo scandalo, ad esempio, era finalizzato a 10 studenti per la distribuzione di depliant informativi per pubblicizzare le iniziative dell’assessore Devetag. Era questa la priorità della giunta con cui spendere i buoni lavoro? Assurdo. Ma a parte questa grottesca iniziativa, nella delibera del 2 dicembre non c’è nessun progetto per esigenze straordinarie od urgenti, pure possibili di finanziamento con i voucher, quali ad esempio lo sgombero della neve. Arrivava l’inverno e la giunta non lo sapeva… Poi, in effetti, il 17 nevicò. Con le conseguenze che si son viste. E, pure per quelle, i cittadini ringraziano la giunta.

  7. Andrea ha detto:

    L’amministrazione comunale de ve fare chiarezza!

    Prendiamo nomi e cognomi di tutti i dipendenti comunali a partire dall’operaio fino all’ultimo impiegato,se in questa lista viene evidenziato che ci sono dei rapporti di parentela il problema PARENTOPOLI esiste e bisogna prenderne atto.

    OPERAZIONE TRASPARENZA 😀

  8. federico portelli ha detto:

    @mulo #4:
    ROmoli dice “chiederò al segretario di fare un’indagine interna” è una barzelletta… e l’esecutivo (giunta) è legata ai dirigenti (che governano la macchiana).
    Uno stabilisce gli input (la giunta).
    Gli altri eseguono (i dirigenti).
    L’indagine, come da Statuto, se si farà tocca a chi ha la funzione di controllo (cioè il consiglio comunale).
    Questo è l’ABC istituzinale…

  9. federico portelli ha detto:

    @nicola #2
    anche se saltasse fuori, nella lista, pure il nome di qualche lontano parente di un assessore… o di qualche consigliere comunale di maggioranza… se fosse così, io rimango garantista. Cioè, potrebbero averlo saputo per altra via (magari dal sito del comune, ecc).
    Ma accorciare i tempi di esposizione all’albo e rendere subito esecutiva la delibera… quella è stata una scelta della giunta.

    Quindi: perchè invocare ragioni di “opportiunità”, cazziando i dirigenti come diceva Romoli ieri? Poteva lui, invece, favorire la trasparenza ai cittadini. E non l’ha fatto. Anzi, l’ha ristretta…

  10. Biro ha detto:

    # Andrea

    Questa si chiama UTOPIA altro che “operazione trasparenza” … ma vivi in Italia?

  11. Nicola ha detto:

    @federico portelli

    Qua non si può gridare allo scandalo, utilizzare parole come “parentopoli”, senza prima aver verificato la presenza di qualche irreglarità.
    La proposta di lavoro era rivolta a tutti i cittadini e la selezione è stata fatta in base alla data di presentazione della domanda. Che c’è di male se è stato selezionato anche un figlio di un dirigente? non ha forse anche lui il diritto di lavorare?
    Allora il vero motivo che vi ha spinti a gridare allo scandalo è il fatto che il figlio di un dirigente ha meno bisogno di lavorare. E qui sono daccordo!!
    Perchè non fare una selezione in base al reddito?
    Fare una selezione che esclude tutti i gradi di parentela è insensato, visto che un impiegato guadagna meno di 20000euro l’anno e sicuramente suo figlio ha ben bisogno di lavorare.

  12. federico portelli ha detto:

    @ Nicola.
    Infatti, se tu hai letto il mio comunicato, affermo che i dipendenti comunali – sui quali il sindic scarica una “responsabilità” di “inopportunità” – non sono affatto da stigmatizzare.
    Mi spiego:
    Se c’è, come ipotizzava Zotti nella sua interrogazione a Romoli, DI SICURO:
    – la figlia di una dirigente del comune,
    – due figlioli di un funzionario del comune,
    – due figlioli di un altro dipendente

    inoltre PARE (per ora non selezionata ma in classifica utile) ci sia anche la figliola di un consigliere di maggioranza…
    inoltre PARE tra i prescelti ci siano anche due lontani parenti di un assessore…

    Insomma: ciò NON SIGNIFICA NULLA. E POTREBBE ESSERE UN CASO… (cioè hanno avuto la info, magari leggendo il sito del comune o altro)
    e io non faccio processi sommari…
    Sono garantista…

    però è chiaro che le info non sono circolate in modo efficace, se su 9 presi, 7 hanno un aggancio.
    O no?
    Di questo voglio disutere… degli indirizzi che la giunta NON ha dato per fare trasparenza e corretta/efficace informazione nei primi giorni

    MA Se il criterio è cronologico. E ciò è l’unico criterio, ovvio che chi sa, si fa avanti. A prescindere. Mica è colpa sua…

    Ribadisco. La scelta (DELLA GIUNTA) di ridurre i termini temporali standard (2 sertimane dall’approvazine9 e rendere esecutiva la delibera il giorno stesso… questo ha FAVORITO direttamente chi le info già le aveva. Punto.
    Io vorrei proporre modifiche alal procedura. per lasciare tutti con le stesse carte da giocare. MA VA FISSATO UN LIMITE ANCHE ECONOMICO. No ha senso lasciar fuori chi ha bisogno (in totale, nell categoria giovani si son presentati in 21. Son stati selezionati CRONOLOGICAMENTE i primi 10. E se tra gli esclusi c’era qualcuno che AVEVA PIù BISOGNO DI LORO?
    E’ (soprattutto) questo che no va: non c’è stata un aprocedura moralmente accettabile.

  13. Andrea ha detto:

    @Biro

    Io vivo a Gorizia e non mi sembra che sia una cosa irrealizzabile fare chiarezza su questo caso,mi sembra che Portelli stia facendo del suo meglio per capire bene come siano andate le cose.

    Se ci sono state delle segnalazioni o raccomandazioni,(chiamatele come volete) per favorire dei lavoratori socialmente utili mi domando che CREDENZIALI devi avere per lavorare in un ente pubblico.

    Tu di dove sei?Dal nick devi avere qualche discendente ungherese … utopìa?

  14. Nicola ha detto:

    @federico portelli

    Quello che scrivi è corretto, e sono pienamente d’accordo con te.
    Ma la cosa che mi ha dato fastidio (e che ho giudicato patetica) è questo articolo, che non dice nulla di quello che hai appena scritto, ma parla di “scandalo” e “parentopoli”.
    I lettori ovviamente si saranno fatti un idea completamente diversa dalla realtà dei fatti.

    Questo progetto dei voucher mi sembra molto interessante e spero che si possa risolvere questo problema, magari stabilendo le selezioni in base al reddito.

  15. Checco ha detto:

    @ portelli
    …. Inoltre Pare che alcuni dei prescelti siano parenti di un noto consigliere d’opposizione!
    Ma allora è il solito inciucio all’italiana?
    Giova a Portelli continuare su questa strada anche se i sindacati hanno confermato che tutto si è svolto regolarmente?
    È vero che quando si butta fango,qualche schizzo arriva…a tutti quelli che il fango l’hanno buttato!

  16. federico portelli ha detto:

    @ checco:

    io non butto fango su nessuno…
    io ho solo chiesto che i criteri fissati dalla giunta siano valutati, dai cittadini, come inaccettabili… (1. tempi accorciati – per poter informare correttamente i cittadini – a solo un giorno invece che i canonici quattordici 2. nessun prerequisito sul reddito di chi prsentava la domanda e nessuna valutazione ISEE sullo stato di necessità effettiva… )

    La commissione bipartisan dovrà servire a stabilire criteri nuovi (oltre a fare chiarezza sulle procedure già utilizzate)e a modificarli.
    Solo così non ci potranno essere speculazioni.

  17. Bucaneve ha detto:

    fate i nomi e qualche grado di parentela lo troviamo sicuro. E secondo me pure di qualcuno che scrive…Gorizia è piccola.

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