9 Agosto 2010

Servizio sanitario regionale: potenziamento dei servizi, bilanci sotto controllo e ulteriori sviluppi

“Non maggiori risorse per la salute, ma più salute con le medesime risorse”. Questo l’obiettivo che si era posto il nuovo Piano sociosanitario regionale nel dicembre 2009; dunque riorganizzazione, riqualificazione della spesa, conferma dei servizi già attivi, maggiore qualità e sicurezza e nessun taglio.
La difficile situazione economica ha comunque imposto di pensare ad una riorganizzazione del sistema, confermando i servizi del passato e introducendo nuovo elementi di sviluppo. Considerato tutto ciò in Friuli Venezia Giulia nel 2010 è stato garantito il mantenimento delle attività assicurate nel 2009 da parte di tutte le Aziende sanitarie e ospedaliere. Inoltre sono stati compiuti o in ogni caso avviati ulteriori sviluppi di nuove attività.

Di questo si è parlato nella conferenza stampa durante la quale il presidente Tondo e l’assessore Kosic hanno presentato con soddisfazione i contenuti della programmazione annuale 2010 e triennale 2010-12 del Servizio sanitario regionale.

“La sanita’ in Friuli Venezia Giulia – ha detto Tondo – continua ad essere di qualità, la spesa è sotto controllo e le azioni di riforma e di riorganizzazione fatte in questa prima parte di legislatura consentono non solo di continuare a garantire il mantenimento dell’offerta di servizi, ma anche di sviluppare nuove attività. E proprio grazie alla capacita’ di offrire più salute con le medesime risorse, il settore non ha richiesto risorse aggiuntive in sede di assestamento di bilancio e nel 2011 il budget rimarrà invariato rispetto al 2010, ovvero 2,576 miliardi di euro”.

I  bilanci delle singole Aziende, sanitarie ed ospedaliere, secondo i dati del primo semestre si sono mantenuti in pareggio, come da previsioni. Per quanto riguarda la manovra sul personale nel primo semestre è stata complessivamente garantita la sostituzione del 64% del personale cessato, ma con un incremento di infermieri (89%), collaboratori professionali sanitari (110%) e degli Oss  (120%). Tagli soltanto per quanto riguarda il personale amministrativo (241 dipendenti) nell’intento di ridurre la burocrazia e non i servizi.  “Non è prevista una riduzione di 5000 dipendenti della sanità nei prossimi 5 anni.” ha concluso Kosic.

Infine sono state illustrate nel dettaglio le nuove attività  e i nuovi progetti del 2010. Nell’azienda Alto Friuli si sta potenziando l’attività territoriale grazie all’attivazione dell’Hospice di Tolmezzo, all’ampliamento della Rsa di Gemona e all’avvio delle cure riabilitative ad Arta terme. Inoltre è previsto il potenziamento dell’attività residenziale territoriale  dell’azienda 4 Medio Friuli con l’avvio di un Hospice a Martignacco, l’ampliamento dell’apertura al pubblico dei Centri di salute mentale di Codroipo, Cividale e Tarcento, l’attivazione di una residenza protetta per disabili adiacente all’ospedale Gervasutta di Udine e la presa in carico domiciliare di una decina di pazienti con elevati bisogni assistenziali. Entro il 30 novembre all’ospedale di Pordenone sarà attivata una stroke unit. Al Burlo Garofolo di Trieste verrà garantito il parto indolore con analgesia epidurale. Al Cro di Aviano partiranno progetti di medicina personalizzata.

Per quanto riguarda il sociale  queste le novità: programmazione di nuovi posti letto nelle Rsa, abbattimento della retta nelle strutture residenziali e avvio del percorso di riqualificazione delle case di riposo. Tra gli obiettivi del 2011 previsti dal Piano sanitario, saranno inoltre attivati il Punto Unico di Accesso e il Catalogo dei servizi e dei benefici previsti per offrire omogeneità di percorsi, di modalità e di procedure. Assicurando il continuo sostegno ai servizi sociali dei Comuni, l’assessore Kosic ha spiegato che nel 2010 la Regione ha reintegrato il Fondo sociale, sopperendo ai minori trasferimenti dello Stato.

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2 commenti a Servizio sanitario regionale: potenziamento dei servizi, bilanci sotto controllo e ulteriori sviluppi

  1. marisa ha detto:

    Ma Tondo e il suo assessore alla sanità non hanno finito ancora di auto-incensarsi?

    Gli infermieri negli ospedali regionali non riescono a fare le ferie (c’è un arretrato pauroso) e per fargli fare 15 giorni di ferie a testa, gli ospedali devono chiudere in estate reparti interi….e questi due ancora blaterano che con le stesse risorse faranno ancora meglio. E come no!

    Ma ci hanno presi tutti per dei deficienti creduloni!

  2. sindelar ha detto:

    Hospice? Stroke Unit? Ma come parlaaaaa!?

    http://www.youtube.com/watch?v=qtP3FWRo6Ow

    PS Perchè negli ospedali non traducono i nomi dei reparti in friulano?

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