Il comitato di genitori che si batte per l’istituzione della prima alla “Fumagalli” di via Cappella non si arrende e, dopo aver raccolto 320 firme per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione, prende carta e penna e scrive ancora al ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini.
«Nonostante i ripetuti appelli e l’incremento nel numero delle iscrizioni (fino al quasi raggiungimento della soglia minima prevista dalle vigenti normative), 14 famiglie rischiano di doversi sobbarcare quotidianamente viaggi nel traffico cittadino per trasportare i propri figli a scuola – si legge nella lettera, inoltrata per conoscenza anche all’assessore regionale all’Istruzione Molinaro, al direttore dell’Ufficio scolastico regionale Beltrame, al presidente della Provincia Gherghetta, al sindaco di Gorizia Romoli e all’assessore comunale Romano -. Il tutto, con il paradosso di avere a poche decine di metri da casa strutture scolastiche all’avanguardia, ristrutturate soltanto alcuni fa dall’amministrazione comunale. A nulla è servito raccogliere 320 adesioni a sostegno dell’istanza presentata delle mamme e dei papà della costituenda classe prima della scuola elementare: per una mancata iscrizione, si rischia di contravvenire alle stesse disposizioni del Ministro dell’Istruzione, che ha a più riprese sostenuto che i bambini devono frequentare una scuola vicino alla propria residenza, per avere la possibilità di compiere il percorso casa-scuola a piedi e per poter familiarizzare meglio con gli altri bambini», spiegano i componenti del comitato.
«Contiamo di poter trovare entro qualche settimana l’ultimo alunno che serve per centrare la soglia dei quindici iscritti – spiega il portavoce del comitato, Domenico Buonavitacola, segretario provinciale dei Pensionati -. Intanto, auspichiamo una presa di posizione forte da parte delle istituzioni locali. La speranza è che non si assista all’ennesima prevaricazione della burocrazia: serve buonsenso perchè si possa arrivare a una soluzione ragionevole, che permetta di evitare disagi alle famiglie coinvolte», spiega Buonavitacola.
sta lettera non arriverà nemmeno all’uscere della Gelimini, se pensate che a Venezia manca 2 alunni per fare anche li una prima e se non li trovano verranno inseriti in una prima di Mestre..il che vuol dire prendere vaporetto e altri mezzi..figuremose se i andarà drio a do genitori che vol mandar i fioi sotto casa