Trieste Parole di ringraziamento e di speranza. Sono quelle scritte da Federica, la compagna di Luca Tornatore, il ricercatore dell’Università di Trieste in carcere a Copenhagen.
L’arresto risale alla notte del 14 dicembre quando Tornatore, uno dei maggiori attivisti della rete “See you in Copenhagen”, sarebbe stato coinvolto negli scontri tra i manifestanti e la Politi, la polizia danese.
Il ricercatore dell’Osservatorio Astronomico triestino ha trascorso le festività dietro le sbarre. Fuori, intanto, proseguono le iniziative per la sua liberazione. Presidi davanti alle sedi italiane dei rappresentanze diplomatiche danesi. Appelli e petizioni in internet. Mobilitazioni nel mondo accademico e non. Il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, in una missiva all’ambasciatore del Regno di Danimarca a Roma, Gunnar Ortmari, ha preso le parti del ricercatore. “Dopo opportuni e rigorosi accertamenti, posso in coscienza assicurarLa – scrive il sindaco – che il dottor Tornatore non ha in alcun modo preso parte a manifestazioni non dico violente, ma neppure ‘esagerate’ durante le giornate di protesta a Copenhagen”.
Come segno di ringraziamento per le diverse attestazioni di solidarietà, Federica, compagna di vita di Luca, ha inviato un sentito messaggio di auguri, di cui pubblichiamo qualche stralcio:
Carissimi amici di Luca,
volevo ringraziarvi a nome mio, di Camilla e dei genitori di Luca per tutto quello che state facendo, per ogni singolo gesto o pensiero, cartolina o lettera, iniziativa o appello. Luca sta ricevendo tutto e la forza e il coraggio che ci sta mettendo in quest’eperienza è alimentato dal vostro esserci, da ognuno di voi.
Luca ha scelto di essere lì, insieme a migliaia di altri, consapevole che si poteva fare la differenza, che i “piccoli” avrebbero potuto avere voce, che anche i corpi avrebbero parlato semplicemente con il loro esserci, con il loro movimento, e contare quanto i “grandi”.
(..)
Crediamo fortemente che ogni evento, anche il più pesante e doloroso, porti con sé un piccolo seme di luce.
Tocca a noi riconoscerlo, proteggerlo e farlo germogliare.
In questo momento Luca sta testimoniando anche per noi.Finché Luca sarà in carcere saremo tutti prigionieri, riconosciamo la sua testimonianza e facciamola germogliare.
+++ leggi tutti gli articoli di bora.la sulla vicenda di Luca Tornatore
consapevole che finchè non c’è condanna tutti sono innocenti,mi domando come chi non è stato presente possa essere sicuro della sua innocenza.Auspico una assoluzione giuridica piuttosto che una politica
Forse perchè semplicemente si è fatto raccontare i fatti da persone che erano presenti ed ha ritenuto che le loro testimonianze sono valide. Quindi Cacciari si fida di quelle testimonianze, e mi sembra che sia una persona abbastanza matura per riporre la sua fiducia in persone serie ed oneste.
Un padre di famiglia saggio non andrebbe ad esporsi a queste cose. Se ne sarebbe stato a casa con la bambina che è ben più importante del clima il quale è totalmente immodificabile dall’uomo. Questo è soltanto un delirio di onnipotenza che porta l’uomo a sentirsi non simile a Dio, ma Dio stesso. Le ere geologiche sono lunghe milioni di anni e non è detto che come l’uomo non esisteva qualche milione di anni fa non esisterà più fra altrettanto tempo. Per chi crede questo fa parte soltanto di un progetto divino e per chi non crede è l’inevitabile evoluzione dell’universo.
L’ideologia è la tomba dell’uomo. Questi personaggi ancora non comprendono il disastro ideologico del novecento e continuano con le stesse maniere che devastarono il secolo scorso.
Bisogna avere soltanto fiducia nella magistratura danese. Non si invoca qui in Italia sempre questa cantilena verso un noto personaggio di Arcore?
Se fosse appurato il lancio di una molotov la pena deve essere esemplare altrimenti credo che ci saranno i modi per essere risarciti.
alabardato, se il clima e’ immodificabile dall’ uomo, allora perche’ i leader delle maggiori potenze industriali sono andati a copenhagen a discutere di cambiamenti climatici e di come affrontarli?
il problema esiste eccome:
https://bora.la/2009/12/29/parla-romani-leconomista-triestino-che-studia-il-global-warming-conseguenze-devastanti-per-leconomia-e-il-nostro-stile-di-vita/
se luca tornatore ti sta sulle palle, hai tutto il diritto di dirlo, ma per favore non tirare fuori dio e le ideologie novecentesche, che non c’ entrano niente.
“limits of growth” e’ del 1970, ed e’ stato aggiornato nell’ ’92 e nel 2004:
http://it.wikipedia.org/wiki/Rapporto_sui_limiti_dello_sviluppo
e questi sono due esempi che vengono dal recente passato:
http://it.wikipedia.org/wiki/Dust_Bowl
http://it.wikipedia.org/wiki/Lago_d%27Aral
Il clima è immodificabile dall’uomo! E te lo ribadisco. A meno che tu non pretenda di governare l’universo. Io tutti questi cambiamenti non li vedo. L’inverno è sempre inverno ,l’estate è sempre estate, la bora tira sempre allo stesso modo….mmmaaaahhh! E’ chiaro che i manicomi non ci sono più e qualcuno in qualche modo deve sfogarsi, ma almeno non con le molotov.
bulow
guardando quel Romani mi sembra una faccia da sfigato. Ha molti meno anni di me, ma sembra mio nonno!!!
alabardato, i tuoi argomenti sono scientificamente molto ben fondati. complimenti, davvero.
bulow
io di scienza ne capisco poco,ma questi soloni non riescono a prevedere nemmeno una scossetta di terremoto, ma come fanno a prevedere il clima fra 100-1000-1.000.000 di anni? Siamo seri. Per parlare di cambiamenti climatici a causa dell’uomo negl ultimi 20 anni che sono meno di un batter ciglio rispetto ai tempi dell’universo dovresti almeno avere un grafico relativo alle temperature degli ultimi 5 milioni di anni giorno per giorno……siamo seri ovviaaa!
Joint Science Academies’ Statement:
Global Response to Climate Change
National Academies 7jun2005
Climate change is real
There will always be uncertainty in understanding a system as complex as the world’s climate. However there is now strong evidence that significant global warming is occurring1. The evidence comes from direct measurements of rising surface air temperatures and subsurface ocean temperatures and from phenomena such as increases in average global sea levels, retreating glaciers, and changes to many physical and biological systems. It is likely that most of the warming in recent decades can be attributed to human activities (IPCC 2001)2. This warming has already led to changes in the Earth’s climate.
The existence of greenhouse gases in the atmosphere is vital to life on Earth – in their absence average temperatures would be about 30 centigrade degrees lower than they are today. But human activities are now causing atmospheric concentrations of greenhouse gases – including carbon dioxide, methane, tropospheric ozone, and nitrous oxide – to rise well above pre-industrial levels. Carbon dioxide levels have increased from 280 ppm in 1750 to over 375 ppm today – higher than any previous levels that can be reliably measured (i.e. in the last 420,000 years). Increasing greenhouse gases are causing temperatures to rise; the Earth’s surface warmed by approximately 0.6 centigrade degrees over the twentieth century. The Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) projected that the average global surface temperatures will continue to increase to between 1.4 centigrade degrees and 5.8 centigrade degrees above 1990 levels, by 2100.
Reduce the causes of climate change
The scientific understanding of climate change is now sufficiently clear to justify nations taking prompt action. It is vital that all nations identify cost-effective steps that they can take now, to contribute to substantial and long-term reduction in net global greenhouse gas emissions.
Action taken now to reduce significantly the build-up of greenhouse gases in the atmosphere will lessen the magnitude and rate of climate change. As the United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC) recognises, a lack of full scientific certainty about some aspects of climate change is not a reason for delaying an immediate response that will, at a reasonable cost, prevent dangerous anthropogenic interference with the climate system.
As nations and economies develop over the next 25 years, world primary energy demand is estimated to increase by almost 60%. Fossil fuels, which are responsible for the majority of carbon dioxide emissions produced by human activities, provide valuable resources for many nations and are projected to provide 85% of this demand (IEA 2004)3. Minimising the amount of this carbon dioxide reaching the atmosphere presents a huge challenge. There are many potentially cost-effective technological options that could contribute to stabilising greenhouse gas concentrations. These are at various stages of research and development. However barriers to their broad deployment still need to be overcome.
Carbon dioxide can remain in the atmosphere for many decades. Even with possible lowered emission rates we will be experiencing the impacts of climate change throughout the 21st century and beyond. Failure to implement significant reductions in net greenhouse gas emissions now, will make the job much harder in the future.
Prepare for the consequences of climate change
Major parts of the climate system respond slowly to changes in greenhouse gas concentrations. Even if greenhouse gas emissions were stabilised instantly at today’s levels, the climate would still continue to change as it adapts to the increased emission of recent decades. Further changes in climate are therefore unavoidable. Nations must prepare for them.
The projected changes in climate will have both beneficial and adverse effects at the regional level, for example on water resources, agriculture, natural ecosystems and human health. The larger and faster the changes in climate, the more likely it is that adverse effects will dominate. Increasing temperatures are likely to increase the frequency and severity of weather events such as heat waves and heavy rainfall. Increasing temperatures could lead to large-scale effects such as melting of large ice sheets (with major impacts on low-lying regions throughout the world). The IPCC estimates that the combined effects of ice melting and sea water expansion from ocean warming are projected to cause the global mean sea-level to rise by between 0.1 and 0.9 metres between 1990 and 2100. In Bangladesh alone, a 0.5 metre sea-level rise would place about 6 million people at risk from flooding.
Developing nations that lack the infrastructure or resources to respond to the impacts of climate change will be particularly affected. It is clear that many of the world’s poorest people are likely to suffer the most from climate change. Long-term global efforts to create a more healthy, prosperous and sustainable world may be severely hindered by changes in the climate.
The task of devising and implementing strategies to adapt to the consequences of climate change will require worldwide collaborative inputs from a wide range of experts, including physical and natural scientists, engineers, social scientists, medical scientists, those in the humanities, business leaders and economists.
Conclusion
We urge all nations, in the line with the UNFCCC principles4, to take prompt action to reduce the causes of climate change, adapt to its impacts and ensure that the issue is included in all relevant national and international strategies. As national science academies, we commit to working with governments to help develop and implement the national and international response to the challenge of climate change.
G8 nations have been responsible for much of the past greenhouse gas emissions. As parties to the UNFCCC, G8 nations are committed to showing leadership in addressing climate change and assisting developing nations to meet the challenges of adaptation and mitigation.
We call on world leaders, including those meeting at the Gleneagles G8 Summit in July 2005, to:
* Acknowledge that the threat of climate change is clear and increasing.
* Launch an international study5 to explore scientifically informed targets for atmospheric greenhouse gas concentrations, and their associated emissions scenarios, that will enable nations to avoid impacts deemed unacceptable.
* Identify cost-effective steps that can be taken now to contribute to substantial and long-term reduction in net global greenhouse gas emissions. Recognise that delayed action will increase the risk of adverse environmental effects and will likely incur a greater cost.
* Work with developing nations to build a scientific and technological capacity best suited to their circumstances, enabling them to develop innovative solutions to mitigate and adapt to the adverse effects of climate change, while explicitly recognising their legitimate development rights.
* Show leadership in developing and deploying clean energy technologies and approaches to energy efficiency, and share this knowledge with all other nations.
* Mobilise the science and technology community to enhance research and development efforts, which can better inform climate change decisions.
Notes and references
1 This statement concentrates on climate change associated with global warming. We use the UNFCCC definition of climate change, which is ‘a change of climate which is attributed directly or indirectly to human activity that alters the composition of the global atmosphere and which is in addition to natural climate variability observed over comparable time periods’.
2 IPCC (2001). Third Assessment Report. We recognise the international scientific consensus of the Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC).
3 IEA (2004). World Energy Outlook 4. Although long-term projections of future world energy demand and supply are highly uncertain, the World Energy Outlook produced by the International Energy Agency (IEA) is a useful source of information about possible future energy scenarios.
4 With special emphasis on the first principle of the UNFCCC, which states: ‘The Parties should protect the climate system for the benefit of present and future generations of humankind, on the basis of equity and in accordance with their common but differentiated responsibilities and respective capabilities. Accordingly, the developed country Parties should take the lead in combating climate change and the adverse effects thereof’.
5 Recognising and building on the IPCC’s ongoing work on emission scenarios.
Academia Brasiliera de Ciências, Brazil
Royal Society of Canada, Canada
Chinese Academy of Sciences, China
Academié des Sciences, France
Deutsche Akademie der Naturforscher, Leopoldina, Germany
Indian National Science Academy, India
Accademia dei Lincei, Italy
Science Council of Japan, Japan
Russian Academy of Sciences, Russia
Royal Society, United Kingdom
National Academy of Sciences, United States of America
tutti coglioni tranne te
bulow
non sono coglioni…tutt’altro. Il coglione sono io. Questi ci magnano sopra e ci campano con stipendi sontuosi e viaggiano tutto il mondo a carico dei contribuenti dei vari paesi per raccontarsi se fra 1-2 o 10 anni ci sarà la marea più alta di 0,1 cm……..questa è la realtà secondo me salvo poi mezza giornata di pioggia e tutti i fiumi straripano e nessuno lo prevede e quando lo prevedono non succede….
figòn
se sei un politico, come mi sembra di aver capito, allora possiamo dormire tranquilli. buona notte.
Ma che politico. Lassè perde. La rete è un teatrino ed ognuno recita una parte in commedia che però alla fine è uno spaccato reale della società.