Le premesse sono le migliori. Il locale è curato, caldo ed accogliente, molto legno, pochi fronzoli e un camino acceso che va d’accordo con i primi freddi dell’ottobre goriziano. Ma il conto della Trattoria Alle Viole di Gradisca d’Isonzo è un po’ salato.
Partiamo dall’inizio. Ci accompagnano al tavolo, suggerendoci una stanzetta intima, al posto del salone di entrata, che di tavoli ne ospita una quindicina. E subito arriva ciò che attendevamo: al di là del menù, i piatti consigliati dal cuoco, ovvero le specialità di stagione. Al servizio e alla pulizia del locale và senza dubbio un 8.
Partiamo dagli antipasti, orientandoci sulla carne piuttosto che sul menù di pesce: vada per un classico carpaccio di manzo con verdure di stagione e per il formaggio di malga ai ferri. Degli ever green più che delle scelte stagionali, comunque le porzioni sono oneste e i piatti decisamente buoni. Voto 8
I primi ci stuzzicano: vista la stagione non potevano mancare i funghi. Alla vellutata di patate e porcini preferiamo le tagliatelle ai funghi, sperando – e l’attesa non ha tradito le aspettative – che la pasta sia fatta in casa. Voto 7
Il secondo: il filetto di manzo, con contorno di patate e spinaci, non raggiunge la sufficienza. Voto 5
Il vino della casa – abbiamo preferito un Sauvignon al Merlot – svolge egregiamente il suo ruolo (voto 6,5), cosa che non si può dire per il dolce: la creme brulée è sicuramente fatta in casa come ci viene garantito, ma la porzione minimalista ci fa solamente capire che lo chef ha esagerato con la scorza di agrumi (voto 5).
Riassumendo: due antipasti, un primo, un secondo, due dessert, mezzo litro di vino della casa e una bottiglia d’acqua minerale. Costo totale 60,30 euro – fatti pagare fino all’ultimo centesimo – forse un po’ troppo.
Trattoria Alle Viole
Gradisca d’Isonzo
via Gorizia, 44
tel. 0481.92630
Prezzo medio a persona: 30 euro
Giudizio: 3 / 5
Confermo, ci sono stato poco fa:per un mediocre primo, un secondo minimalista ed un dessert 30 euri mi sembrano troppi
Caro Denis la prossima volta puoi anche andare dai Frati. li e’ buono e sicuramente e’ a gratis!
andrea ase te magni mal, anca 5 euri xe tropi. da aprte mia no xe la prima critica che sento che la riguarda la tratoria ale viole. se go de butar via soldi piouttosto me vado a far un panin dal sergio. ghe rimeto in fegato ma sicuramente non vado fora legero de tacuin.
Caro Dimaco tu sei mai stato alle viole? e allora vai a mangiarti il panino che e’ meglio dal Sergio. li’ e’ il posto giusto per te!
Ognuno è libero di raccontare ciò che ha vissuto.
C’è chi adora la trattoria da Gianni e chi manco ci si avvicina.
Libertà di espressione finchè non si offende nessuno.
io credo che prima di fare un commento bisogna comunque provare e soprattutto rispettare il lavoro di chi dalla mattina alla sera da tutto, a prescindere se uno mangia bene o male.