Osservatorio sui Balcani pubblica un articolo decisamente poco tenero, nel quale mette in rilievo le ipocrisie del Governo di Lubiana sulla questione rigassificatore, senza trascurare di menare un paio di fendenti anche in Italia. Molto netto il giornalista, Stefano Lusa: “A questo punto la possibilità di accomodare la vicenda con un accordo politico appare improbabile.”
L’atteggiamento sloveno viene descritto come tutto fuorché limpido: “L’azione di Lubiana ha seguito i soliti schemi: prima le proteste dei cittadini, poi l’analisi degli esperti, quindi la presa di posizione del governo ed infine quella del comitato parlamentare competente in materia.” E, soprattutto, le scelte del Governo Pahor sarebbero macchiate da un bella dose d’ipocrisia: “la tutela dell’ambiente non appare una delle priorità né del governo né dei politici sloveni. Il ministro dell’Ambiente Karel Erjavec, ad esempio, ha annunciato, qualche settimana fa, senza scomporsi, che il paese supererà le quote di emissioni di gas previste dal protocollo di Kyoto. Lubiana così pagherà nei prossimi quattro anni 80 milioni di dollari.”
Hanno fatto molto eco in Slovenia, contribuendo a inasprire il clima, alcune iniziative e dichiarazioni di parte italiana.
Lusa scrive di un gruppo Facebook sorto in questi giorni, denominato “quattro s’ciavi in padella”, che avrebbe destato non poco scalpore oltreconfine. I ragazzini autori della bravata, comunque, sarebbero stati individuati e rischierebbero il processo.
Allo stesso modo, né le affermazioni di Dipiazza né quelle di Menia hanno contribuito a distendere il clima. Ha detto il sindaco: lo sviluppo di Trieste “non può essere condizionato da un paese che ha 1.800.000 abitanti”. Mentre il sottosegretario ha rincarato, sostenendo che l’Italia è un paese serio che non ha nulla da imparare da uno stato che proviene dall’ex blocco socialista.
Qui trovate tutto l’articolo.
per non parlare della Livarna e del mattatoio che scarica in Isonzo etc..etc..
dopo 15 anni sono tornato a pescare in Isonzo, l’ho trovato da far schifo!!
rimane sempre il sospetto che alla fine sia tutto un “gioco delle parti” che poi porta vantaggio a tutti.
Al governo sloveno che in casa raccimola più consensi (ne ha bisogno, visto l’articolo di ieri sulla disastrosa situazione economica slovena) e all’Italia, in particolare a chi ci vuole propinare il rigassificatore:
quanti triestini adesso sono più “contenti” di mettersi in casa una m…a simile “solo per farghe dispeto a quei altri” ?
Forse se la slovenia se ne stava zitta e si muovevano (meglio) i comitati locali la possidilità di contrastare il rigassficatore avrebbe avuto più successo.
desso se lo cukkeremo (contenti)
Appunto, non capisco sta storia della Livarna ecc. Vuol dire che se in Slovenia inquinano noi dobbiamo fare lo stesso?? Non sembra molto intelligente.
premesso che l’ambiente è di tutti, ma io mi domando e dico come mai la Slovenia spara a zero sull’Italia senza mai aver fatto chiarezza sull’inquinamento (palese!!!) dello stabilimento Livarna…