7 Settembre 2009

Regata transfrontaliera sull’Isonzo

Gommoni, kayak, canoe affollano l’Isonzo. E’ la Regata isontina, tornata anche quest’anno a sancire, simbolicamente, la collaborazione tra le comunità di Gorizia e Nova Gorica.
Se il sole ha graziato i partecipanti, tra cui canoisti esperti ma anche cittadini alla prima esperienza e politici, lo stesso non si può dire per l’Isonzo, che viste le piogge dei giorni passati si è presentato con un poco invitante color caffelatte.
regata isonzoregata isonzo 1
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8 commenti a Regata transfrontaliera sull’Isonzo

  1. bulow ha detto:

    sara’ stato un venticinque anni fa, quando l’ isonzo era ancora un fiume e non un rigagnolo maleodorante. ogni anno a savogna, senza pubblicita’, i muloni si facevano la loro regata, su zattere di fortuna, e ad aspettarli, sotto il ponte dell’ autostrada, c’ era tutto il paese. le balle di fieno ribaltate facevano da tavoloni, qualcuno preparava civa e klobase alla griglia, le casse di union erano in fresco nell’ acqua corrente. noi ragazzini di citta’, che andavamo a fare il bagno li’ perche’ c’ era un’ albero da cui ci si poteva tuffare direttamente nella corrente, guardavamo con invidia la vita del paese, e quando ci offrivano un piatto di civa accettavamo volentieri, ma con una certa timidezza.

    adesso il fiume e’ morto, e con lui e’ scomparso tutto un mondo. pero’ e’ stato bello esserci.

  2. effebi ha detto:

    come mai il fiume è morto ?

  3. lanfur ha detto:

    effebi no te vedi che colòr che gà l’acqua? 😉

  4. effebi ha detto:

    ah ! e de dove riva tuto quel bel color ? e dove va a finir quel bel color ?

  5. Bibliotopa ha detto:

    Non so quanto abbiate osservato l’acqua dell’Isonzo, ma dopo ogni temporale o pioggia prolungata prende quel colore, oltre ad ingrossarsi. Poi riprende il suo bellissimo turchese. Volevo giusto commentare, visto anche l’impressione di piena, che la gara doveva essersi svolta dopo un periodo di pioggia.
    Invece quello che non ho capito, quando passando l’Isonzo a Sagrado lo vedo del tutto in secca, se dipende solo dalla siccità o anche da qualche diga poco più a monte.

  6. bulow ha detto:

    per chi non si intende di fiumi: il colore marrone che si vede nella foto e’ del tutto normale perche’ la foto e’ stata scattata quando il fiume era in piena. detto questo,
    il fiume e’ morto per vari motivi:

    1) piove e nevica di meno, quindi c’e’ meno acqua

    2) sono aumentate le captazioni per uso agricolo

    3) e’ aumentata la popolazione di nova gorica e le due citta’ gemelle non riescono a mettersi d’ accordo per unificare il sistema fognario e costruire un depuratore serio

    4) la livarna (ma quella c’era anche 25 anni fa a dire il vero)

    5) la vera mazzata pero’ e’ venuta dalla diga di solkan, che ha formato un grande lago fin quasi a kanal. negli anni il lago si e’ riempito di sedimenti, e quindi l’ acqua e’ diventata piu’ fangosa.

    ah, effebi, immagino dove vuoi andare a parare: e’ colpa dei perfidi iughi. la questione e’ piu’ complessa, e dimostra una volta di piu’ l’ assurdita’ dei confini: il fiume e’ uno, e unitaria deve essere la gestione del bacino. quel che si e’ letto in questi giorni su questo sito mi fa venire il latte alle ginocchia. frasi tipo “voi ci inquinate con la livarna e noi per ritorsione vi inquiniamo col rigassificatore”.

  7. effebi ha detto:

    Veramente io ho scritto il contrario.
    cioè no al rigassificatore e a tutto quanto (di quà e di là) inquina.
    L’Isonzo, in Sloveno So?a, in Friulano Lusinç, in Bisiaco Lisonz (così anche per adeguarmi a certi altri post) è un bell’esempio di come ognuno avrebbe già un bel da fare in casa propria senza pontificare in quella d’altri.

  8. bulow ha detto:

    effebi

    lo so che sei contrario al rigassificatore.

    per quanto riguarda l’ isonzo, o si lavora insieme, italiani e sloveni, o non se ne esce. ho vissuto a gorizia fino a venti anni e le piccole beghe di confine mi avevano disgustato gia’ allora. sono passati altri venti anni, e vedo che sono ancora li’.

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