Altro link, altro spunto: Ettore Riello intervistato dal Sole24ore.
19 Aprile 2008
Ettore Riello e la ribellione alla politica dei veti
Tag: elezioni 2008, Ettore Riello, Giancarlo Gentilini, Lega Nord, PD, Pdl, Riccardo Illy, Veneto, Verona, Vicenza.
Ritengo che riguardo allo sviluppo del Nord, in particolare del Nord-Est, si debba rilevare che ci sono parecchi paesi a questo mondo che si stanno sviluppando a tassi del 7% annuo se non di più, la Cina, mi pare, giunga al 10%, persino l’Egitto si sta sviluppando al ritmo del 7%.
L’Italia, nel suo complesso, quest’anno prevede un ben misero 0,3%, certo, è un dato medio, il Nord avrà qualcosa di più, comunque siamo ben lontani dagli altri, anche l’Egitto ci può guardare dall’alto in basso.
Sai Giovanni, anche nell’antico Egitto la crescita era molto veloce, e le piramidi sono un gran bell’esempio. Che ci porta a considerare che l’Egitto ha uno sviluppo alto e costante, ma che la qualità di vita dei suoi lavoratori, le tutele che hanno, gli stipendi che percepiscono, la qualità dei prodotti che esportano, sono probabilmente di un altro livello rispetto alla provincia di Treviso. Per cui la chiusura “l’Egitto ci può guardare dall’alto in basso” è un po’ affrettata forse.
La crescita ha sì un valore numerico che segnala un dato, ma questo dato va poi analizzato, commentato e soprattutto contestualizzato credo.
si può anche considerare che la crescita per alcuni non è un valore? o al dio mercato dobbiamo per forza piegarci tutti, col bel esempio della Cina o dell’Egitto; non occorre andare ai faroni, basta dare un occhio alla REALTA’ di questi giorni http://www.globalproject.info/art-15643.html
ed è solo un piccolo esempio, perchè sulla cina se ne potrebbero fare a pacchi
della serie ” link-o-teca del post elezioni “, un interessante collegamento nord sud. illy bassolino, nelle parole di D’Errico, il giornalista napoletano estensore del libro di Illy:
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/campania/politica/articoli/2008/04_Aprile/17/illy_saggio_profetico.shtml
Quando d’Errico dice “«In quell’area del Paese intercetti i voti o con la strategia della Lega, che dà risposte di pancia, ma comunque appropriate ai bisogni della società, o proponendo un modello diverso».
Ecco proprio questo bisognerebbe iniziare a creare, un modello diverso. Soltanto che ci si ostina a pensare di poterlo fare dentro al Partito Democratico, ma non ci si rende conto che il PD è nato morto. Non bisogna creare soltanto contenuti, ma bisogna formare una nuova classe dirigente, over 40 fuori dagli schemi ulivodemocratprogresscattocom. Questa è la grande sfida, questa sarebbe la prova d’amore.
Temo tu abbia scritto una semplice e scandalosa, quanto giusta osservazione.