Riceviamo e pubblichiamo da Manuela Botteghi
Nonostante il caldo torrido, la pagina del Piccolo dell’ 8 agosto dedicata alle celebrazioni della Grande Guerra 1914-1918, era troppo interessante per resistere alla tentazione di commentarne le notizie. Apprendiamo che , l’un contro l’altro armati , i vari politici di lungo corso e gli Enti da loro controllati, si preparano al banchetto a suon di milioni di euro, con un obiettivo comune, quello di metter mano a cospicui finanziamenti pubblici .
Nello schema classico non poteva mancare il raccapricciante Comitato Consultivo che ,con troppa grazia, viene denominato in modo più trendy Cabina di Regìa , composto da una plètora di rappresentanti e che servirà come tutti gli organismi di questo tipo a collezionare qualche gettone di presenza e poco più, scudo umano di chi consultivo non è e che si spartisce il malloppo.
Il tutto con un ritardo tremendo, il solito, tanto da trasformare anniversari noti, (come ovvio), in emergenze, ottime per giustificare passaggi rapidi e poco o nulla condivisi perché manca il tempo! Situazione ridicola se non fosse quasi tragica che favorirà , facile profezia, i vicini più agguerriti a est come a ovest. Speriamo che almeno i calcoli sui numeri dell’affluenza di turisti in città siano giusti ,così da dare un po’ di ossigeno alle disastrate casse locali, pubbliche e private.
E forse un modo per attirare visitatori sarebbe quello di lavorare su contenuti non banali tipo i soliti “italianità” di Gorizia, Suolo Patrio e tutto il bagaglio di retorica e nazionalismo che questa Guerra si porta dietro.
Per il rispetto dovuto alle sue vittime innocenti, i soldati e i civili che non avevano molta voglia di combattersi e morire su ambedue i fronti, potremmo informarci sulle vere motivazioni di questo evento tragico, storiche, economiche, sociali cercando di capirle e condividerle tra noi comuni mortali a volte un po’ ignoranti della Storia. Di sicuro , Gorizia e Trieste con la caduta dell’Impero Asburgico e il passaggio all’Italia, hanno perso il loro ruolo strategico e non lo riconquisteranno certo con la nostalgìa e nemmeno con l’Italianità, ma con scelte coraggiose e coerenti in Europa , magari migliore di quella attuale. Parliamone!
e quindi?
“Di sicuro , Gorizia e Trieste con la caduta dell’Impero Asburgico e il passaggio all’Italia, hanno perso il loro ruolo strategico e non lo riconquisteranno certo con la nostalgìa e nemmeno con l’Italianità, ma con scelte coraggiose e coerenti in Europa , magari migliore di quella attuale. Parliamone!”
interessante questo ultimo passaggio… allora perchè non ritornare con l’austria? 🙂
E quindi più scuole e meno caserme.
“Non riconquisteranno certo il ruolo strategico con la nostalgìa e nemmeno con l’Italianità, ma con scelte coraggiose e coerenti in Europa”
giusto, che i fondi el Fünf Sternen Partei von Künstenland per farne tornar co’ l’Austria.
Strano che le accuse vengano dal Mov5stelle, notoriamente anti-europeista….
Ne potremmo anche parlare, ma lei Botteghi sarebbe capace di ascoltare??