E’ ripartito l’iter per la Benemerenza dello scrittore Boris Pahor. Ieri la conferenza dei capigruppo del Consiglio comunale ha esaminato la delibera che su proposta del sindaco Roberto Cosolini insignisce lo scrittore «triestino di lingua slovena» che il 26 agosto compirà cento anni. La delibera cita Pahor come «uno dei più grandi interpreti letterari viventi del nostro Paese, ulteriore esempio della tradizione culturale giuliana del Novecento». Lo ricorda «perseguitato dai fascisti, arrestato e torturato dai nazisti.
Per Boris Pahor hip hip hurrà!
” la grandissima maggioranza dei nostri concittadini è abituata a guardare con rispetto e con COMPARTECIPAZIONE ( dubito,ma no xè obligatoria,no?!)alle varie e distinte memorie della città,disponendo della consapevolezza culturale e della maturità civile necessarie a ospitarle in una spiegazione storica coerente e LARGAMENTE CONDIVISA (??? ‘ndemo dei!!! Idem come sora)”
a parte la “condivision” sula quale go i mii dubi,pel resto quoto el Bugiardelo.
per una volta nol ga capelà!
Vorrei sapere se Mario Pacor lo scrittore triestino morto nel 1984 sia parente di Boris. Chi lo sa mi risponda. Sempre favorevole alle onorifecenze ai triestini che contano e di qualunque lingua essi siano, naturalmente purche non si chiamino Oberdank,Globocnik o Ribicic. Mi spiace che non l’abbiano mai data a Tiberio Mitri.