13 Marzo 2012

Gas Intestinal è tornato. Più gasato di prima

Ogi femo riesumazione de post veci. Sto qua iera datado marzo 2010. Ma tanto sicuro no ve ricordè, anca mi no me lo ricordavo :D. Comunque, do ani dopo, nonostante tuti sia contrari, ecolo che el torna de atualità. Ciò ma alora cossa chiedè? Xe come le mame che te chiedi “te vol un poca de verdura picio?” “no” “bon, alora ciapa un poca che te fa ben”. Alora forsi xe de far tipo psicologia inversa. No so, femo una canzon che lo volemo e cantemola in coro. Fazo notar la chicca: in sto studio xe scrito che se farà el festival del’opereta nel rigassificator. Chi ga sponsorizà i ultimi festival del’opereta? Ciò, forsi i lo ga leto per bon e i se ga ispirà.
P.S. Ah, i gasai ga ‘ssai gas!. Tripla. Tiè.


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Terminal di Rigassificazione di GNL (GAS INTESTINAL)
Studio di valutazione di impatto ambientale su bionocesi, geoformismo, zooparcosi, fiorellosi e tutto, dei.
Revisione N° X1
1Purtroppo abbiamo utilizzato le vecchie revisioni per stamparci sul retro per cui non ci ricordiamo quale sia il numero di questa revisione.

Coordinatore: Dr. Avv. Arch. Aach. Ptù. Pedro De Futiz y Fufignez de las Inculadas Cosmicas
Via Noteme Bechi, 4
Imbosquez (Gnaspa)

LIMITI: I dati utilizzati in questo rapporto potrebbero non essere in qualche modo intrinseco implicito tacito non fallacemente corrispondente alla negazione di una bugia rivelata dalla smentita di una ritrattazione della disdetta rettificata in seguito a precisazioni a noi non puntualizzate negando così la non attendibilità di quanto non segue. Ma noi non crediamo che non vi siano problemi non risolvibili negando semplicemente il tutto, o il niente.

COPYRIGHT: Il seguente rapporto è di proprietà mio. Qualsiasi riproduzione o atto riproduttivo, soprattutto se esplicito, è severamente vietato. Meio ancora se proprio non lo legè. Fideve e po’ bon.

INDICE:
Monade per cazarghela ai triestini………………………………..1-209412
Pupoli per cazarghela ai triestini che no ga voia de leger……….1-209412

SOMARO ESECUTIVO:
Nel presente studio si analizzano approfonditatamente con imparzialità gli impossibili impatti ambientali del terminal di Rigassificazione GNL, dimodochè i cittadini di Trieste e le associazioni ambientaliste scassamaroni non abbiano motivo di dire Nosepol. Ma tanto lo diranno comunque, quindi se non avete voglia di leggere le 209412 pagine fermatevi pure qui e bombardate i manifestanti con gli F-16 di Aviano.

INTRODUZIONE:
Salve, sono il Dr. Avv. Arch. Aach. Ptù. Pedro De Futiz y Fufignez de las Inculadas Cosmicas. Voi chi siete? Rispondete qua:__________________________________________________________
Bene, ora ci siamo introdotti.

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DESCRIZIONE DELLE OPERE:
L’Andrea Chenier è abbastanza bella, ma ci piace anche la Turandot. Comunque a noi piace di più l’operetta, e stiamo pensando di ospitare presso l’impianto il prossimo festival dell’operetta. Per quanto riguarda la descrizione delle opere in pratica xe dei mati che canta, poi ogni tanto sucedi qualcossa e lori canta ‘vanti.

DESCRIZIONE DELL’AREA DI STUDIO:
Trattasi di pozzanghera in zona Zaule. Acqua, sal, forsi qualche bestia, solite robe insomma. Niente panda né spàrisi. Come si nota dall’immagine che alleghiamo tratta da un importante studio della rivista internazionale Monon Behavior Ciu, la muleria riva far clanfe nonché bombe americane, quindi la profondità è sicuramente sufficiente all’impianto. Una volta terminata la struttura, tuttavia, il tuffo kamikaze sarà vietato per non intimorire la popolazione con inutili pare terroristiche.

CICLO DELL’ACQUA DI MARE:
I nostri esperti non sono convinti dell’esistenza del ciclo dell’acqua di mare. Nel remoto caso che questo esista, non ci saranno grossi problemi a sospendere le attività per quei cinque giorni al mese.

VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI:

Analisi del possibile effetto domino con altri impianti pericolosi situati nelle vicinanze:
Le misure di sicurezza adottate dalla nostra società contro gli incidenti sono illustrate nella figura S’ciok. Come vedete anche illustri e fini pensatori hanno collaborato al nostro piano di sicurezza.
Non c’è nessun pericolo di effetto domino in quanto è un gioco obsoleto e nessuno ci gioca più. Parimenti l’effetto mononpoli e culedo è da escludersi. Più a rischio l’effetto pictionary e taboo, nonché l’inossidabile effetto risiko. Ma ci stiamo allenando quindi non dovremmo avere grossi problemi.

Le avanguardistiche misure di sicurezza adottate.

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Analisi sulla possibile eliminazione degli organismi marini a causa dell’uso del cloro nell’impianto:
Ma cossa mai dei, anche nelle piscine si usa il cloro eppure quando ci andate vi beccate i funghi, organismi marini per antonomasia.

Analisi della possibilità di propagazione di incendi a causa della fuoriuscita di gas infiammabile:
Il dottor Nick Riviera ne “I Simpson” ha chiaramente dimostrato che una sostanza INfiammabile non può prendere fuoco, esattamente come un INvincibile non può esser vinto, un INdistruttibile non può essere distrutto, un INcapace non è capace, un INtraducibile non è traducibile, un INca non è ca e un IN non esiste. Parlare di incendi di sostanze infiammabili è quindi una contraddizione in termini e non abbiamo ritenuto utile eseguire questa analisi.

Analisi del possibile raffreddamento delle acque utilizzate durante il processo di rigassificazione:
Non ci risulta dimostrato che se una cosa si scalda un’altra debba per forza raffreddarsi. Il principio di azione-reazione è vetusto e mendace almeno quanto la teoria eliocentrica. Ben tutti sanno che la terra è al centro dell’Universo. I nostri studi che alleghiamo dimostrano che, in particolare, è Zaule il centro preciso dell’Universo, e dunque il rigassificatore è necessario. Quel lo vuole.
Ragionando per assurdo, anche se ci fosse effettivo raffreddamento delle acque marine, questo si contrapporrebbe al riscaldamento delle medesime acque causato dal carbone in sospensione immesso dalla Ferriera, che col suo colore nero assorbe i raggi solari causando un innalzamento della temperatura (Fig. Carbon per sardon). Ferriera e rigassificatore sarebbero dunque due impianti che con un’azione congiunta garantirebbero il mantenimento delle condizioni ambientali attuali, e perciò andrebbero salvaguardate entrambe senza dubbio alcuno. Proponiamo quindi di stanziare copiosi finanziamenti alle due strutture.

Fig. Carbon per sardon.

Modelli utilizzati:
Abbiamo utilizzato i seguenti modelli per le analisi del rischio: Belen Rodriguez e Fabrizio Corona, rispettivamente nella parte della Ferriera e del rigassificatore. Come la cronaca estiva ha dimostrato, i due sono risultati essere una coppia esplosiva che in effetti è da poco scoppiata, per cui per non portarci sfiga abbiamo dovuto cambiare modelli. Attualmente utilizziamo come modelli il signor Vitagliano Costantino nei panni del produttore di gas intestinale e la signorina Vento Flavia nei panni della bora. Questi modelli tuttavia presentano una notevole difficoltà di calcolo e di analisi, per cui ci stiamo ancora lavorando sopra, ma sicuramente…anderà ben dei.

Analisi del rischio di fughe di gas durante il trasporto post rigassificazione:
Al termine del processo di rigassificazione, i gas saranno inequivocabilmente dichiarati innocenti dai nostri giudici preventivamente ontolati. Non avranno quindi motivo di tentare una qualsivoglia fuga. Per il trasporto e la messa in rete, i gas verranno caricati sull’apecar aziendale e trasportati nel punto di immissione alla rete, situato a Trento, comodamente raggiungibile grazie al ponte Trento-Trieste. Ad oggi non si hanno notizie di incidenti su quella strada, quindi il rischio è zero.

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*Le restanti 209408 pagine sono al momento indisponibili perché a causa di un trascurabile errore di progettazione l’impianto realizzato è risultato un bic storto, quindi è stato necessario apporre un piccolo spessore sotto uno dei cantoni dell’impianto. Le 209408 pagine dello studio sono risultate dello spessore corretto. La commissione esaminante può in un qualsiasi momento venire a prendersele per consultarle, basta alzare un salto l’impianto. Comunque in riassunto le 209408 pagine confermavano che va tutto ben, basta lassarle là che no se sa mai che no caschi tuto, nel qual caso sarebbe colpa della commissione esaminante che ga volù tocar invece di mettersi le mani nel popoci.

PIANI DI MONETORAGGIO:
Al fine di garantire un continuo monetoraggio dei processi industriali connessi all’impianto di rigassificazione è stato raggiunto un accordo con il zircolo dela tombola de S. Rocco, grazie al quale le arzille socie del zircolo hanno detto che butteranno un cuc ogni tanto dalla finestra fra una tombola e l’altra per assicurarsi che tutto vada per il meglio.

BIBLIOGRAFIA:
Burlasconi S. 2009. Ponte di Messina sul modello Trento-Trieste. Ford Escort ediction
Burlasconi S. 2009. La facciata del Rigassificatore di Trieste sul modello della facciata del Duomo di Milano. NoEmi records.
Groening M. Homer ghe dona un rene al vecio, quela puntata là dei. The simpson.
Manna D. 2009. Monon Behavior Ciu. Bianca&Volta Edizioni.
Miss Topolona. 2006. Penthouse maggio. (consultato prevalentemente in bagno)
Patoco T. 1978. Come cazarghela al nosepol. Ed. EPLF. Completo di inserto speciale: Ma andè in remengo! Xe ciaro che nosepol!E comunque no gaveria scopo.

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12 commenti a Gas Intestinal è tornato. Più gasato di prima

  1. aldo ha detto:

    mi no go miga capì a cossa servisi in pratica…

    …se un se acorzi che le coke se ga sgasà le poderia portar a rigasificar là o no?

  2. effebi ha detto:

    PER RIBADIRE IL NO AL RIGASSIFICATORE

    da Il Piccolo
    di Riccardo Tosques
    MUGGIA. No alle bandiere di partito, sì ai gonfaloni dei Comuni di Muggia e Dolina. Una protesta civile, ma soprattutto civica. E così che il sindaco Nerio Nesladek, attraverso anche il tam tam della rete, sta chiamando all’appello i suoi concittadini per il presidio di domani contro il rigassificatore di Zaule. Alle 10, a Trieste, sotto il palazzo della Regione in via Giulia 75/1 (ritrovo davanti al centro commerciale “Il Giulia”), muggesani e cittadini di San Dorligo della Valle saranno chiamati ad esprimere il loro disappunto per la mancata convocazione dei due Comuni alla Conferenza dei servizi per discutere il futuro dell’impianto di rigassificazione.

    Ma chi aderirà all’appello, che Nesladek sottinea essere al di fuori dalle logiche di partito? Per quanto riguarda Muggia la maggioranza di centrosinistra si presenterà compatta. Assieme al Pd in prima linea ci saranno gli esponenti di Sinistra ecologia e libertà, Laura Marzi e Geremia Liguori. «Riteniamo assurdo e inconcepibile che alla conferenza dei servizi dove si decide il futuro di una parte importante e consistente della popolazione, la stessa non possa far sentire la sua volontà fortemente contraria a un progetto gravemente dannoso», spiega il capogruppo di Sel Liguori. A manifestare il proprio no al rigassificatore ci sarà anche Meio Muja-Libertà civica con la capogruppo Roberta Tarlao. Presente anche l’Idv con l’assessore all’Ambiente di Muggia, Fabio Longo e la Federazione della Sinistra (Rifondazione e Partito dei comunisti italiani). E per l’opposizione? Il capogruppo del Pdl Paolo Prodan, pur ribadendo il proprio no al rigassificatore, ha già annunciato che il Pdl non ci sarà. Assenti annunciati anche Lega Nord e Un’Altra Muggia. «Sarebbe stato meglio organizzare un consiglio comunale straordinario e discutere dell’argomento tutti assieme per adottare una strategia comune – commenta il capogruppo dei bandelliani Ferdinando Parlato – invece l’amministrazione ha preferito organizzare un presidio che purtroppo lascia solo il tempo che trova».

    Contrario al rigassificatore, ma assente al presidio, anche il Carroccio, come spiega il capogruppo Claudio Di Toro: «Questa forma di protesta ci sembra assolutamente inefficace ed estemporanea, se il sindaco voleva l’appoggio dei consiglieri dell’opposizione doveva quanto meno renderci partecipi dell’iniziativa e condividerne le finalità».

    Giallo invece a San Dorligo della Valle. Le lettere di invito al presidio, a differenza di quanto fatto dall’amministrazione Nesladek, non sono (ancora?) state recapitate ai consiglieri comunali. «Apprendo dalla stampa che ci sarà un presidio, peccato non essere stati avvertiti prima: vista la nostra contrarietà al rigassificatore valuteremo se prendere parte o meno alla protesta», è il commento del capogruppo di Uniti nelle Tradizioni Boris Gombac. Così Rossano Bibalo per Verdi-Idv: «Leggendo il Piccolo ho scoperto che ci sarà un sit-in contro il rigassificatore. Sicuramente ci sarò poiché la partecipazione alla manifestazione di dissenso dei due comuni esclusi dalla Conferenza è un compito doveroso di chi rappresenta le comunità, che più volte hanno dimostrato la completa contrarietà ad un progetto ingiustificabile». Appoggeranno il presidio anche Pd, Libertà civica e l’Unione slovena come preannuncia il segretario provinciale Peter Mocnik: «Quello del rigassificatore è un progetto dannoso, e senza ricadute che possano in qualche modo compensare la perdita di traffici marittimi e di guadagno, sia in termini economici che di salute». In prima linea anche i partiti comunisti. Sostegno all’iniziativa anche da parte della Lega Nord: «Ritengo che il presidio sia un atto dimostrativo utile per ribadire un netto no al rigassificatore», chiosa il capogruppo Sergio Rudini. Unica parte politica di San Dorligo assente il Pdl, contraria al rigassificatore ma non favorevole al presidio.

  3. Fiora ha detto:

    Non capisco,ma mi adeguo.

  4. effebi ha detto:

    No alle bandiere di partito…

    al solito, i soliti vetero-trinariciuti se ga presentà con bandiere rosse e falze-martel.

    niente da far… anche a dormir mi credo che i va cussì.

  5. ufo ha detto:

    Me par mi, o questo filon de comenti podesi ciamarse “effebi xe tornà, più gasà de prima”?

  6. effebi ha detto:

    si, son dacordo con ufo, e la roba xe ufo…logica
    infatti su sto argomento no molo de 1 cm

    NO AL RIGASSIFICATOR NEL (POVERO) PANTAN DE ZAULE, IN MEZO ALLE CASE.

    se servi gas…(se servi…) ecco quà, na robina piccolina, poco impattante, poco inquinante, poco costosa

    http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:t9YZfppf8HYJ:blograffineria.gruppoapi.com/2011/07/si-al-rigassificatore-nelle-marche-di-api-nova-energia/+rigassificatore+boa+largo&cd=5&hl=it&ct=clnk&gl=it

    se inveze el probelma xe far bizniz con questo o con quel… mi son qua a spakkar i marronazzi fin in fondo…

    fondo marin… oviamente.

  7. Furio ha detto:

    El “Studio di valutazione di impatto ambientale” de Diego Manna xe assai più serio de quel che gaveva fatto Gas Intestinal:
    i diseva che “acqua e cloro va dentro, acqua e cloro va fora”, dimenticando che el sal no xe varechina, e localizzava l’impianto: 45°39’N, 13°46’E: baricentro de piazza Unità.

  8. aldo ha detto:

    mi no me se ciaro sto conceto de impato ambiental…

    …el impato ambiental xe quel nei locai mentre el impato virtual xe quel sui social network?

  9. Fiora ha detto:

    esempi de impato ambiental pol eser el Formagin de Monte Grisa e el portacd de Piaza Goldoni?

  10. Rigassificatori dove e come ???

    Mi sembrano assolutamente condivisibili le ricorrenti affermazioni sulla necessità che un Paese come il nostro debba assolutamente cercare di diversificare le fonti d’approvvigionamento energetico, quindi deve essere presa in considerazione anche l’esigenza di pianificare la realizzazione di alcuni impianti, ma:

    • La loro localizzazione non deve essere potenzialmente in grado di creare condizioni di pericolo per le aree urbane circostanti e per il comparto industriale.

    • Considerate le particolari e notevoli esigenze funzionali del processo di rigassificazione non dovrebbe essere inseriti in siti con fondali non sufficientemente profondi, o comunque in bacini chiusi con scarso ricambio acqueo per non intaccare l’equilibrio dell’ecosistema.

    • L’impatto ambientale complessivo dell’opera rigassificatore e metanodotto dovrebbe essere contenuto e comunque attestato su valori accettabili per le ricadute economiche/occupazionali che l’impianto sarebbe in grado di generare sul territorio Provinciale.

    • Le manovre d’avvicinamento / ormeggio e la posizione del pontile d’attracco non dovrebbero assolutamente condizionare “con limitazioni più o meno temporanee l’operatività dello Scalo” e comunque nemmeno le attività nautiche comprese quelle da diporto.

    Comunque rimanendo sempre in tema dell’assoluta esigenza di dover diversificare le nostre fonti d’approvvigionamento energetico, sarebbe opportuno che nella nostra Regione venga debitamente – affrontato – approfondito – finanziato – lo sviluppo – -del solare/fotovoltaico – del geotermico – dell’eolico – della centrali idroelettriche cercando di ottimizzare lo sfruttamento delle non trascurabili potenzialità dei numerosi piccoli/grandi corsi d’acqua ed invasi naturali ed artificiali presenti sul nostro territorio-.

    Nb. In merito ai futuri programmi relativi al possibile sfruttamento dell’energia solare, forse a Trieste potrebbe essere preso in considerazione anche l’ampio anfiteatro della dismessa Cava Facanoni, che data la sua notevole estensione e la favorevole esposizione a Sud potrebbe accogliere “un impianto fotovoltaico” che per le sue caratteristiche (10/20.000 m2) oltre che dare un seppur modesto contributo alla diversificazione del nostro approvvigionamento energetico, possa diventare anche un valido strumento al servizio della vicina Area di Ricerca per consentire la sperimentazione e lo sviluppo di nuove tecnologie, per poter incrementare ed ottimizzare lo sfruttamento di questa inesauribile fonte energetica.

    Per concludere
    Penso sia comunque anche opportuno che in aggiunta alle doverose verifiche sull’idoneità e sulla sicurezza dei vari progetti presentati relativi alla realizzazione nel Golfo di Trieste in prossimità del Canale Navigabile di un impianto di rigassificazione, prima di concedere le varie ed indispensabili autorizzazioni per un impianto di questo tipo e del previsto gasdotto costiero, venisse valutata attentamente soprattutto la compatibilità con quelli che dovrebbero essere i previsti futuri sviluppi della Portualità Triestina, poiché va preso in debita considerazione il fatto che già l’attuale presenza e l’operatività dei pontili della S.I.O.T. potrebbero generare una serie di vincoli e limitazioni sulla libertà di navigazione in questo specchio di mare, e quindi condizionare inevitabilmente l’eventuale insediamento e l’operatività delle nuove infrastrutture portuali pianificabili e realizzabili nel Vallone di Muggia “siano esse un moderno Terminal Contenitori realizzabile al posto della Ferriera di Servola oppure il nuovo Hub Ro/Ro da porre al servizio delle autostrade del mare previsto nell’area Ex Aquila”.

    BRUNELLO ZANITTI Giuliano

    Nb. Ulteriori approfondimenti sul come sfruttare il nostro frontemare si possono trovare anche visitando i miei siti.
    >>>> trieste-rigassificatore.jimdo.com
    >>>> superporto-regione-f-v-g.jimdo.com
    >>>> portualita-del-terzo-millennio.jimdo.com

  11. effebi ha detto:

    me sbaglio o el piccolo sui fatti de ieri no ga scritto niente ?

  12. Emanuele Romano ha detto:

    Prima che i la sotteri, gò rivà a butar un ocio a pagina 98765. Iera scrito che, volendo, se podaria far passar la TAV vizin l’impianto, e fermar i treni là per visite turistiche. Per far aumentar l’indoto del’impianto. I sugeriva de no meter condoti sui treni TAV (risparmi per Trenitalia), e al Comun de gestir i condotti Comunali nell’impianto. La merda i la gaveria smaltida lori, per un bianco e un nero, che i gaveva zà el no-aù necesario. Preventivai un miliardo de visitatori/anno, zinquanta cents l’uno, se parlava de mezo miliardo de euri da indoto del condoto più lo spred.

    Pecà. Iera una bela idea. 😉

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