15 Febbraio 2012

Fvg: arriva il Dalai Lama

Il presidente della Regione, Renzo Tondo, incontrerà i prossimi 22 e 23 maggio il Dalai Lama che giungerà in Friuli e ad Udine per alcuni incontri pubblici.

La notizia è stata confermata oggi nel capoluogo friulano nel corso del colloquio che il presidente del Friuli Venezia Giulia
ha avuto con Lobsang Phende, che da 11 anni vive nel monastero buddhista di Polava, in comune di Savogna, gestito dal centro Cian Ciub Cio Ling, dove è attiva una comunità con oltre 200 fedeli.

Dopo la lunga permanenza in Friuli, Lobsang Phende è stato ora chiamato direttamente dal Dalai Lama a guidare il più grande monastero tantrico dell’India, nel Sud del Paese.

Tondo e Lobsang Pendhe si sono soffermati sulla situazione del Tibet (il monaco è scappato dal Tibet nel 1959 ed ovviamente ancora oggi non può tornarci – vive in Italia da rifugiato politico, in attesa di ottenere la cittadinanza italiana) che non da oggi affronta una situazione terribile, “una vera tragedia”, ha osservato il presidente, in cui ai tibetani – come riferito da Lobsang Pendhe – è ormai proibito addirittura di parlare la propria madrelingua, sostituita in tutto e per tutto dal cinese.

“Siamo vicini al popolo tibetano”, ha indicato Tondo, che ha anche espresso la volontà di assumere nel prossimo futuro, magari proprio in concomitanza con la visita del Dalai Lama, qualche iniziativa per testimoniare la vicinanza al popolo tibetano del Friuli Venezia Giulia, “terra da sempre votata alla multiculturalità ed alla multireligiosità”, e per ribadire
l’esigenza di tutte le Nazioni del pieno rispetto di tutti i popoli e di tutte le piccole e grandi collettività.

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9 commenti a Fvg: arriva il Dalai Lama

  1. gigi ha detto:

    “Il presidente della Regione, Renzo Tondo, incontrerà i prossimi 22 e 23 maggio il Dalai Lama”

    Perche’?

    E’ nemico del nemico (che pero’ e’ anche nostro amico) allora porta voti?

    ““Siamo vicini al popolo tibetano”, ha indicato Tondo” pero’ fatichiamo affinche’ la Cina possa ottenere tutte le commesse possibili che prima prendevano le industrie nel FVG, delocallizando a piu’ non posso, e magari contribuiamo cosi’ alla necessita’ cinese di materie prime, con danni collaterali come i monaci buddisti che si danno fuoco in Tibet, in venti solo da capodanno…

    Incontrare il Dalai Lama porta voti? Ti fa sentire un po’ come Richard Gere? Che effetto fa? Perche’ lo fa?

    Ipotesi assurda: incontrera’ anche qualche leader serbo (o albanese) del (relativamente molto piu’ vicino) Kosovo, siccome siamo di una “terra da sempre votata alla multiculturalità ed alla multireligiosità”?

  2. Katja ha detto:

    hai ragione gigi. questo modo di affrontare i problemi del tibet non mi è mai stato chiaro. sembra un gesto di facciata. il fatto che sia inevitabilmente anche politico non sembra importare a nessuno?

  3. Dario Predonzan ha detto:

    Se il dubbio è che Tondo punti a raccattare voti esibendosi con il Dalai Lama, si fa presto a vanificare il suo calcolo. Basta che anche angli amministratori di centro-sinistra (Cosolini, Honsell, ecc.) facciano altrettanto. Perché tanto tutti, dalla destra all’estrema sinistra, sono solidali con il popolo tibetano e critici con la repressione che il Governo cinese gli sta facendo subire, vero? O no? Anche i pacifisti nostrani, per esempio, manifestano da sempre contro la Cina per la repressione in Tibet, vero? O no?

  4. aldo ha detto:

    Chiunque incontra il Dalai Lama, infrangendo il veto cinese, aiuta il popolo tibetano che la Cina sta cercando di cancellare dalla faccia della terra: LIBERTA’ AL TIBET!

    Tibet di Battiato:
    http://www.youtube.com/watch?v=Drj4HqaqO4g

  5. gigi ha detto:

    Con la Cina il FVG intrattiene scambi commerciali comparabili per valore economico agli scambi con l’Austria (che sono piu’ o meno nostri amici, no? :D). Abbiamo agenzie come l’Informest che ci aiuta ad espandere il nostro business (e magari a diminuirlo da noi) in quelle terre. Qualcuno potrebbe anche pensare ai negozi cinesi almeno a Trieste (non so come’e’ la situazione nelle altre citta’), che sono probabilmente soltanto lavanderie di denaro sporco, che portano pero’ introiti al fisco.

    E poi in vetrina ci facciamo fotografare con il rappresentante di un popolo perseguitato in Cina, perche’ esiste in un luogo che per materie prime e’ molto importante per la produzione industriale in Cina. E gridiamo solidarieta’! E ci sentiamo un po’ Richard Gere 😀

    E’ come se un anno fa invitassimo a casa nostra e ci facessimo fotografare e fare conferenze con qualche leader delle proteste in Libia, mentre le nostre industrie continuassero a vendere armi a Gheddafi. Almeno allora Berlusconi e’ stato un minimo coerente, prima di accodarsi alle posizioni degli altri paesi UE 😀

    O quando ospitavamo Ocalan e intanto comunque gli scambi con la Turchia crescevano vivacemente.

    Non riesco a farmi un’opinione

  6. aldo ha detto:

    La Cina è la seconda potenza economica e politica del mondo. L’URSS era prima alla pari con gli USA. Questo impediva di ribellarsi alle repressioni dei popoli ungherese e cecoslovacco da parte dell’URSS o al golpe in Cile voluto dall’allora governo USA con il rovesciamento del presidente Allende? Per farlo bisognava interrompere i rapporti politici e commerciali con USA o URSS? Ovviamente no.

    Non vedo perchè si debba porre questo problema adesso con la Cina sulla questione Tibet, tanto più che il governo tibetano in elisio non lo chiede minimamente, mentre chiede solo al governo cinese l’apertura di una trattativa, neanche per l’indipendenza, ma solo per l’autonomia del Tibet.

    Il governo cinese non riconosce la legittimità del governo tibetano in esilio e non vuole che altri la riconoscano incontrando il Dalai Lama. Ogni autorità politica o religiosa che si incontra con il Dalai Lama dà un piccolo contributo alla lotta di un un piccolo popolo per evitare la sua estinzione. Quindi grazie a Tondo e a tutti quelli che accettano di incontrare il Dalai Lama, sapendo di entrare nella lista degli sgraditi dalla seconda potenza del mondo.

  7. Fiora ha detto:

    In questa nostra terra dove si continua a parlare ed inveire LIBERAMENTE E NELLA PROPRIA LINGUA! di sopraffazione e di colonizzazione forzata da parte di una maggioranza Italiana nei confronti una minoranza Slovena,dove il rispetto per le lingua minoritaria Friulana è norma di legge e tradotto in cifre, la solidarietà al popolo Tibetano nella persona del suo Capo Spirituale che ne riassume l’essenza, mi appare la più chiara dimostrazione che si voglia razzolare coerentemente come si predica, riconoscendo ad altri popoli diritti acquisiti nel nostro Paese. Che si predichi e razzoli nell’unico modo concepibile per UN RAPPRESENTANTE UN PAESE CIVILE E DEMOCRATICO.
    Lascerei perdere processi alle intenzioni di Tondo e piccinerie della politichetta locale,e con uno spirito che le travalica, spero che il benvenuto al Dalai Lama sia corale da parte dei rappresentanti di maggioranza e opposizione del F.V.G.

  8. Fiora ha detto:

    …Anzi il benvenuto al Dalai Lama sia in Italiano, Sloveno e Marilenghe.
    Lui ringrazierebbe in Inglese. M’incaricherei io di dirgli Santità parli Tibetano. quì da noi SEPOL! 🙂
    E ci capiremmo tutti a meraviglia, DAVVERO!

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