13 Agosto 2011

Il vicesindaco Gentile: “A Gorizia Consigli di quartiere ridotti da 10 a 4”

Passeranno da 10 a 4 i Consigli circoscrizionali di Gorizia. Il vicesindaco e assessore comunale al Decentramento, Fabio Gentile, illustra le linee guida dell’operazione:

In questi tempi in cui si fa un gran parlare di taglio ai costi della politica e della “casta”, la Regione Friuli Venezia Giulia ha deciso, con la legge regionale 1/11, di non eliminare i consigli circoscrizionali, come voleva la legge nazionale sotto i 250mila abitanti, ma di mantenerli nelle città capoluogo. E’ necessario precisare, a scanso di equivoci, che Gorizia non può essere assolutamente identificata come luogo di “casta”, se non altro per i consigli circoscrizionali. Ma un taglio deciso ai costi della politica si può effettuare a partire anche dall’ultimo, pur importante luogo di decentramento amministrativo. I cosiddetti quartieri appunto.

Gorizia, pur con costi ridotti, rappresenta una anomalia salita alla ribalta nazionale, per avere il più alto numero di consiglieri circoscrizionali rispetto agli abitanti. 136 consiglieri, così come 10 quartieri sono indubbiamente numericamente troppi. Lo dicono da sempre le amministrazioni, anche di diverso colore, che si sono succedute in città.

La legge regionale interviene in modo pesante sulla situazione goriziana, determinando, in modo insindacabile, che i quartieri possono essere al massimo quattro. Così come i componenti passerebbero da 136 ad un massimo di 40. E’ anche necessario specificare che attualmente i presidenti di quartiere percepiscono una indennità fissa mensile lorda di 280 euro, ben inferiore a quella di Trieste dove gli stessi presidenti percepiscono una indennità di 1200 euro mensili. La legge regionale però, così come il consiglio comunale di Trieste, impone anche un abbattimento sostanziale di questo costo della politica. I nuovi presidenti triestini (e quelli che verranno a Gorizia) percepiranno un gettone di presenza di massimo 104 euro a seduta. Appare pertanto logico che il costo complessivo “politico” attuale per i quartieri – a Gorizia stanziati 54.560 euro- sarà certamente abbattuto vista la presenza di un numero molto inferiore di componenti.

Potrebbe pertanto essere reinvestito in opere sul territorio magari di competenza delle nuove circoscrizioni. Il taglio e la nuova definizione territoriale è ostacolata da quei quartieri che quasi ottanta anni fa (!) erano comuni autonomi e soprattutto da quelli in cui si registra una presenza di minoranza slovena. La regione ha già chiarito abbondantemente che la L.R. 1/11 non intacca in alcun modo le leggi di tutela linguistica presenti sul territorio goriziano. La difesa operata ad oltranza da questi quartieri è strumentale, ideologica e politica e non trova alcuna giustificazione con la doverosa tutela che non è in discussione, ed appare alquanto sospetta quando questi stessi quartieri festeggiavano l’allargamento dell’Unione Europea e la caduta dei confini. Ora questi confini, sono loro ad innalzarli a difesa di un loro “privilegio” che appare fuori luogo e fuori dal tempo, quando si fa un gran parlare anche di integrazione.

Non si intacca nemmeno l’articolo V della costituzione, come qualcuno ha voluto far credere o farsi suggerire, in quanto la legge nazionale, di vecchia data, cancella queste istituzioni e solo la Regione, con propria legge, ha determinato di ripristinarli.
Il rischio, nemmeno tanto velato, è che a Gorizia i quartieri potrebbero sparire del tutto, se come apparso chiaro già da subito, ci sarà una opposizione che non riuscirà a dialogare con la maggioranza comprendendo che la legge è da considerarsi anche in ottica di abbattimento dei costi della politica in generale. Le proposte di gratuità, di nuove fantasiose ed antidemocratiche forme di aggregazione, sono essenzialmente fuori tempo massimo visto che la Regione chiederà di deliberare sulla nuova forma giuridica al massimo entro l’anno visto che nel 2012 si terranno le elezioni comunali e circoscrizionali.

Come assessore al decentramento, vista il mandato ricevuto dal sindaco Romoli di ridurre le circoscrizioni, cercherò di operare in tal senso. Un loro totale annullamento, che non è nelle intenzioni di questa amministrazione, sarà imputabile solo a chi, oggi come ieri, continua a vedere il suo territorio, come fonte di voti e riconoscimenti personali, pur a fronte dell’importante e benefico lavoro che tutti i consiglieri circoscrizionali svolgono giornalmente.

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152 commenti a Il vicesindaco Gentile: “A Gorizia Consigli di quartiere ridotti da 10 a 4”

  1. Gorizian ha detto:

    Oggi Gentile dovrebbe essere contento come una pasqua visto che cancellano la provincia di Gorizia. Peccato che non cancellino anche quelle di Udine Pordenone e Trieste.

  2. Ezio ha detto:

    ….anche Trieste và cancellata. E’ sotto i 300 mila abitanti……

  3. Ale ha detto:

    Ma il discorso di Gentile è a mio parere giusto. Avrei preferito solo un po di coraggio che manca spesso a questa amministrazione. Che dica chiaramente Lucinico e Piedimonte-Oslavia.
    Che poi ci siano dei quartieri ridicoli è altrettanto vero, mi viene in mente la Madonnina che può essere benissimo assorbita da Lucinico e farebbero insieme ben 4500.

    Io poi credo che i consigli di quartiere NON vadano pagati. Devono essere un servizio gratuito al quartiere altrimenti sono i soliti scalda poltrona a tradimento!

    Quando paghiamo il sindaco (che potrebbe benissimo farne a meno visto i “vitalizzi” che prende), la giunta e i consiglieri per me è già abbastanza come costi della politica a Gorizia.

  4. Alessio ha detto:

    Trieste non verrà cancellata perchè si prende Gorizia. Non la vedo proprio Trieste in provincia di Udine. E poi diverrà città metropolitana. No signori, qui gli unici che cancellano siamo noi isontini.

  5. Tomos ha detto:

    Gorizia senza provincia, con sempre meno abitanti, lontana anni luce da Roma (dove peraltro la gente non sa neanche che esiste, e anche chi sa, pensa che gli abitanti si chiamini goriziesi); con l’accorpamento dei pi voli comuni pribabilmente S. Mauro- Piuma- Oslavia si unirà a S. Floriano per far numero e Gorizia scenderà sotto i 35.000 abitanti, mai così in basso! Nova Gorica invece cresce, sta già per superare Gorizia per numero di abitanti; è ad un oretta di macchina dalla capitale Ljubljana (con tutto ciò che comporta a livello politico, universitario, ecc.), esprime l’attuale premier del paese. In più vi stanno per aprire l’Eda Center fra un mesetto ed un altro megacentro fra un annetto, come se Qlandia non fosse già basta a mettere a terra una stanca e svogliata Gorizia. Le paghette andrebbero sicuramente ridotte a lor signori, anche se non servirebbe a molto. Il problema è la loro completa mancanza di progettualità, a partire da Romoli. Basta leggere le parole del Gentile per rendersene conto! Gorizia perderà la provincia sicuramente, come ha perso un ospedale degno di tale nome, come ha già quasi perso il punto nascite!!! Di Gorizia.stanno facendo un deserto. Giri per il centro ed è tutto un “VENDESI”, “AFFITTASI” (ma a che prezzi, neanche fosse Chicago…), “SCAPPASI”. Adesso ci aspettiamo che il primo DelSordi del caso ritiri fuori la livarna, per far un po’ di cortina fumogena come al solito; di andare a far un giro a Nova Gorica, invece, con umiltà, con il cappello in mano, con la consapevolezza di essere coloro che hanno da imparate e quasi niente purtroppo da insegnare (se non in negativo), non se ne parla neppure… E Gorizia agonizza, fra poco gireremo con la targa UD… Con tutti quelli che però stanno fallendo in questa povera e misera cittadina, c’è da pensare che prima o poi qualcuno inizierà a fare affari.

  6. Alessio ha detto:

    Piccola domanda cattiva, ammesso che venga cancellata anche la provincia di Trieste, dove verrà messa la sede della nuova grande provincia di Udine visto che la città di Trieste ha 200.000 abitanti e quella di Udine non arriva a 100.000?

  7. Mauricets ha detto:

    secondo mè è una presa per il culo.
    le regioni e province sono regolate da una legge costituzionale. aggiungiamoci il peso costituzionale delle regioni a statuto speciale e si capirà che un ricorso alla consulta fermerà tutto.

  8. Alessio ha detto:

    Ricorso che Tondo non firmerà mai se si dovesse trattare di salvare la sola provicia isontina.

  9. Mauricets ha detto:

    e poi in che tempi? i palazzi a chi vanno? i dipendenti che ente li assorbe? le competenze chi? le strade? le scuole? il sociale? l’aiuto per i minori?

    qua ci prendono per il culo.

  10. Mauricets ha detto:

    chi ha votato tondo ha fumato roba forte.

  11. Mauricets ha detto:

    “l’approdo del dl in aula per il 5 settembre”

    ne vedremmo delle belle fino a quel giorno.

  12. Alessio ha detto:

    In Sicilia ed in Sardegna stanno già affilando i canini, scommettiamo che solo il nostro scacchista sarà ben felice che a Roma si puliscano le scarpe sul nostro statuto regionale?

  13. Alessio ha detto:

    @ 9
    Alla scadenza delle amministrazioni attualmente in carica. Per Gorizia quindi 2016. I palazzi diverranno di proprietà del nuovo ente che subentrerà. I dipendenti non c’è scritto da nessuna parte che debbano venir riassorbiti. Anzi, la cancellazione dell’ente è uno dei motivi di giusto licenziamento previsti dall’art. 18 dello statuto dei lavoratori, non serve nemmeno cambiarlo. Le copetenze passano appunto al nuovo ente. Lo hanno già fatto in passato con la motorizzazione civile e con gli uffici del lavoro. Le strade, le scuole, il sociale e gli aiuti ai minori decideranno in Piazza Patriarcato n° 3 a Udine 33100 (UD) come gestirle. Risponderanno solo agli elettori.

    Quanto alla presa per il culo non vedo nessuna novità.

  14. Alessio ha detto:

    Dunque vediamo, assieme alla provincia in pochi anni dovrebbero venir cancellati anche:

    Prefettura
    Questura
    Motorizzazione civile
    Camera di Commercio
    ASS
    Tribunale
    Comando provinciale dei vigili del fuoco
    Per il carcere si vedrà ma direi che in epoca di vacche magre è difficile pensare che investiranno dei soldi in via Barzellini

    Secondo me in meno di 10 anni Gorizia arriverà al massimo a 25000 abitanti

  15. Dexter ha detto:

    Il vicesindaco parla di proposte fuori tempo massimo, peccato che sia lui ad aver causato lo sforamento di questo tempo massimo non avendo voluto affrontare l’argomento in passato quando era stato sollecitato a farlo (diceva che era troppo presto… meglio pensarci prima che dopo!). La proposta di azzeramento dei compensi ai consiglieri circoscrizionali era stata fatta anni fa ma non è stata presa in considerazione. Tale soluzione avrebbe consentito un risparmio di circa 20.000€ annui all’amministrazione (136 consiglieri * 18€ a seduta * 10 sedute circa all’anno = quasi 25.000, considerato che molti consiglieri non sono sempre presenti la cifra del risparmio scende attorno ai 20.000€)

    Ma il sindaco quanto prende, oltre alla lauta pensione da senatore? Ho l’impressione che tale cifra sia molto simile al costo dell’intero sistema dei sistemi circoscrizionali… una bella leggina che tolga tutte queste multiple entrate a singoli politici non la vuole nessuno? E un po’ di pulizia sui politici pensionati dopo periodi ridicoli di “servizio”?

  16. Mauricets ha detto:

    “Se si dovesse prendere la strada della soppressione completa delle province, che personalmente non condivido, l’unica strada è quella costituzionale altre non se ne possono prendere”. Lo dice il ministro della semplificazione normativa, Roberto Calderoli, in conferenza stampa a palazzo Chigi”

    http://www.repubblica.it/economia/2011/08/13/dirette/manovra_13_agosto-20394420/?ref=HREA-1

    detto, fatto.

  17. Alessio ha detto:

    In totale il numero verrà ridotto di 19, tra cui purtroppo la nostra

  18. fan di telemare ha detto:

    A Gentile è cresciuto il naso di mezzo metro in una volta sola… ma la prosa non è sua…

  19. massimo p ha detto:

    penso che sarà molto difficile abolire una provincia come gorizia anche perchè si trova in zona confinaria e ci sono minoranze linguistiche. io abolirei le provincie quelle che sono nei capoluoghi di regione. Che senso hanno province come napoli, milano, roma, firenze quando già esistono leggi per le aree metropolitane?

  20. Alessio ha detto:

    Intanto con la clausola del 3000 km quadrati si salvano le uniche 2 province amministrate dalla Lega che dovevano venir cancellate in quanto con popolazione inferiore a 300000 abitanti, Sondrio e Belluno. Che caso, no?

  21. Alessio ha detto:

    E poi Tremonti è di Sondrio…

  22. Alessio ha detto:

    «Accanto alla soppressione delle Province c’è la corrispondente soppressione delle Prefetture e di tutti gli uffici corrispondenti del governo», mentre non verranno toccati gli uffici giudiziari, anche se «probabilmente una rivisitazione a livello più basso andrebbe fatta», ha spiegato Calderoli.

    Come volevasi dimostrare

  23. marisa ha detto:

    I comuni della provincia di Gorizia potranno chiedere di passare alla provincia attigua? Questa era la soluzione prevista il 27 maggio 2010 (leggisi duemilaeDIECI)

    http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=29596&sez=HOME_ECONOMIA&npl=&desc_sez

    Comunque tranquilli…..che tanto non se fa niente! Intanto, per legge, dobbiamo attendere il 2013 per avere i risultati ufficiali del censimento di fine 2011….

    Certo che su Bora.la – sezione di Gorizia città – siete sempre molti carini e simpatici nei confronti dei friulani del Friuli centrale (provincia di Udine)….

    mamma mia quanta visceralità anti-friulana !
    E pensare che siete Friuli goriziano o ex-austriaco….

  24. marisa ha detto:

    ALESSIO, commento nr. 6

    Con questo tipo di ragionamento (nr. di abitanti) Gorizia non dovrebbe neppure essere capoluogo di provincia considerato il numero di abitanti (SOLO 35.887 !)che ha e che Monfalcone la sta superando nel numero di abitanti…

    http://moriredicantiere.wordpress.com/2010/01/23/abitanti-monfalcone-ha-raggiunto-gorizia/

    Quindi, seconto il tuo ragionamento, tempo pochi anni e Monfalcone sarà il nuovo capoluogo della provincia di Gorizia (con Gorizia declassata a semplice Comune)?

    Va bene così Alessio? Monfalcone futuro capoluogo di provincia?

  25. Alessio ha detto:

    Rd ecco il testo del govero. Non si parla di autonomia statutaria

    Art. 15
    Soppressione di Province e dimezzamento dei consiglieri e assessori
    1. In attesa della complessiva revisione della disciplina costituzionale del livello di governo
    provinciale, a decorrere dalla data di scadenza del mandato amministrativo provinciale in corso alla
    data di entrata in vigore del presente decreto, sono soppresse tutte le Province, salvo quelle la cui
    popolazione rilevata al censimento generale della popolazione del 2011 sia superiore a 300.000
    abitanti o la cui superficie complessiva sia superiore a 3.000 chilometri quadrati.
    2. Entro il termine fissato al comma 1 per la soppressione delle Province, i Comuni del
    territorio della circoscrizione delle Province soppresse esercitano l’iniziativa di cui all’articolo 133
    della Costituzione al fine di essere aggregati ad un’altra provincia all’interno del territorio
    regionale, nel rispetto del principio di continuità territoriale.
    3. In assenza di tale iniziativa entro il termine di cui al comma 1 ovvero nel caso in cui entro
    il medesimo termine non sia ancora entrata in vigore la legge statale di revisione delle circoscrizioni
    provinciali, le funzioni esercitate dalle province soppresse sono trasferite alle Regioni, che possono
    attribuirle, anche in parte, ai Comuni già facenti parte delle circoscrizioni delle Province soppresse
    oppure attribuirle alle Province limitrofe a quelle soppresse, delimitando l’area di competenza di
    ciascuna di queste ultime. In tal caso, con decreto del Ministro dell’Interno, sono trasferiti alla
    Regione personale, beni, strumenti operativi e risorse finanziarie adeguati.
    4. Non possono, in ogni caso, essere istituite Province in Regioni con popolazione inferiore
    a 500.000 abitanti.
    5. A decorrere dal primo rinnovo degli organi di governo delle Province successivo alla data
    di entrata in vigore del presente decreto, il numero dei consiglieri provinciali e degli assessori
    provinciali previsto dalla legislazione vigente alla data di entrata in vigore del presente decreto è
    ridotto della metà, con arrotondamento all’unità superiore. Resta fermo quanto previsto dai commi
    da 1 a 3 del presente articolo.
    6. La soppressione delle Province di cui al comma 1 determina la soppressione degli uffici
    territoriali del governo aventi sede nelle province soppresse, con decreto del ministro dell’interno
    sono stabilite le modalità di attuazione del presente comma.
    7. Fermo quanto previsto dal comma 6, con uno o più decreti del Presidente del Consiglio
    dei ministri, su proposta del Ministro competente di concerto con il Ministro dell’economia e delle
    finanze, si procede alla revisione delle strutture periferiche delle amministrazioni pubbliche presenti
    nelle province soppresse.

  26. dimaco ha detto:

    @23 meglio triestino che furlano, questo è poco ma sicuro

  27. Fiora ha detto:

    26 Ben petada, Dimaco!
    xè sta solo che ben che le monighe no lo gabi volesto…al ragazo! 🙂

  28. dimaco ha detto:

    lore no le me vol ma mi volessi lore. con tute ste storie che se senti sule monighe volesi proprio provarle. 🙂

  29. marisa ha detto:

    FIORA/FRANCESCA ….vedo che non c’è POST dove non ti diverti a scrivere monate a manetta!

    Coraggio dai! E’ stata silenziosa per ben due anni e ora deve recuperare il tempo perduto!
    —————-

    Comunque, tornado al tema delle provincie da cancellare, la notizia appena data al telegiornale RAI 3 – NAZIONALE – e che la norma sulle provincie da cancellare (e quindi ritengo anche dei comuni sotto i 1.000 abitanti) NON RIGUARDA LE REGIONI A STATUTO SPECIALE!

    Poi, al successivo Telegiornale regionale, Tondo (ma perchè dobbiamo sopportarlo fino al 2013 ?) ha precisato che è favorevole alla incorporazione delle Provincie di GO e TS. Da non crederci!

    Allora due sono le possibilità:
    1) al TG 3 nazionale hanno detto una stupidaggine (questa norma non riguarda le regioni a statuto speciale)
    2) Tondo…..è disinformato e spara monate.

    A voi la scelta tra le due ipotesi….

  30. Luigi (veneziano) ha detto:

    Tutto bene, basta che i maggior costi relativi alle provincie eventualmente non soppresse delle regioni a statuto speciale, siano coerentemente sostenuti attingendo UNICAMENTE ai bilanci delle regioni a statuto speciale stesse, che notoriamente sono assai più grassi di tutte le altre, sfigate regioni a statuto ordinario.

    Arriverà prima o poi al pettine la storia di chi sta pagando per tutti, in questo stato…

    L.

  31. capitan alcol ha detto:

    Io invece mi immagino una scena fantastica: i sindaci di Drenchia e Medea che partono alla volta di Lampedusa a raccogliere un po’ di nuovi residenti prima del censimento Istat.

  32. Alessio ha detto:

    @ 29

    Controllerò meglio, però il testo che ho riportato è copiato dalla manovra uscita dal cdm. E non si parla di regioni a statuto speciale

  33. Alessio ha detto:

    Anzi, hanno proprio scritto nella manovra che le regioni a statuto speciale DEVONO adeguarsi e basta.

    Art. 14
    Riduzione del numero dei consiglieri e assessori regionali e relative indennità. Misure premiali.
    1. Per il conseguimento degli obiettivi stabiliti nell’ambito del coordinamento della finanza pubblica, le Regioni, anche a statuto speciale, ai fini della collocazione nella classe di enti territoriali più virtuosa di cui all’articolo 20, comma 3, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98 convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, oltre al rispetto dei parametri già previsti dal predetto articolo 20, debbono adeguare, nell’ambito della propria autonomia statutaria e
    legislativa, i rispettivi ordinamenti ai seguenti ulteriori parametri:

    g) limitatamente alle Regioni a statuto speciale, soppressione delle province secondo
    quanto previsto dall’articolo 3 del presente decreto, in conformità con gli statuti di
    autonomia.

    Sento puzza di ricorso alla Corte Costituzionale.

  34. Mauricets ha detto:

    questo è poco ma sicuro.

  35. Alessio ha detto:

    Quindi come dice Marisa ” 2)Tondo…..è disinformato e spara monate.”

  36. isabella ha detto:

    Fiora i te ga zigà 😉

  37. Fiora ha detto:

    @29 villana aggressiva e gratuita come e più de sempre, la Pulzela dei lanfur xè entrada completamente nela parte…Giovanna d’Arco sentiva le voci…sta qua ga le visioni!
    che la continui cole sue manfrine contro sta Francesca… cossa c’entro mi ! chi la ga gnanca pel iodri!

  38. capitan alcol ha detto:

    Jeanne de Begn’Arc 😉

  39. marisa ha detto:

    commento 37

    Ah, Francesca ! Il tuo stile nello scrivere (monate) è talmente inimitabile che puoi cambiare tutti i nick name che vuoi….

  40. isabella ha detto:

    @fiora ma perchè ti chiama francesca?

  41. Fiora ha detto:

    39 Chiederò alla Redazione di ammonire quest’utente a non permettersi reiterate illazioni sulla mia identità, ben nota alla Redazione stessa.
    Quanto ai banali contenuti di questi penosi attacchi della seriosa monotematica, non mi scomodo più a replicare…non essendoci gara!

  42. Fiora ha detto:

    Non ne ho la più pallida idea Isabella! chiedilo alla “MISTICA”.
    a me pare una una sua fissa poco originale platealmente a corto di migliori e meno ripetitive sortite…

  43. Paolo Nanut ha detto:

    Capitolo provincia, ne facciamo una unica della Venezia Giulia con Gorizia e Trieste. Seconda proposta ne facciamo una transfrontaliera con Go, Ts e la Primorska. Per quanto riguarda i consigli di quartiere ok all’accorpamento fra Lucinico e Madonnina. Sant’Andrea assieme a Campagnuzza per istituire di nuovo il territorio dell’ex Comune soppresso. Poi Piedimonte, Oslavia, Piuma e San Mauro un’unico maxi quartiere con Steverjan se lo stesso comune verrà cancellato e quindi inglobato nel territorio comunale goriziano. Gli altri quartieri rimasti centrocittadino. Poi è vero che i consiglieri di quartiere incidono verament poco sulle casse comunali; il problema non è tagliarli per risparmiare, che poi alla fine basterebbe che il sindaco si tagli pe qualche mese qualche suo vitalizio per trovarne i fondi. Comunque tornando al discorso province, non morirò di sicuro friulano, Dio ce ne scampi e liberi!

  44. marisa ha detto:

    PAOLO NANUT, non ti pare di fare i conti senza l’oste? Ti ricordo che il nome “Venezia Giulia” è un nome di fantasia inventato dal nazionalismo italiano, a tavolino, a metà del 1800 per scopi esclusivamente irredentistici.

    La Venezia Giulia non è mai esistita nè sul piano geografico, nè storico se non nel brevissimo periodo del ventennio fascista.

    E comunque la Provincia di Gorizia è storicamente friulana e slovena, e saranno i cittadini di questa Provincia a decidere il loro futuro, non certamente una voglia tutta triestina di ingrandire i “suoi” possedimenti o di inventare una regione “Venezia Giulia” storicamente e geograficamente “inesistente”.

    Dopo aver subito la colonizzazione dei regnicoli italiani, la ex-contea di Gorizia e Gradisca, deve subire anche la colonizzazione triestina (pardon..”giuliana”)?

  45. marisa ha detto:

    @ FIORA

    prendo atto che non sei FRANCESCA.

    Comunque ti garantisco che in Bora.la c’è stato fino a due/tre anni fa, un nick-name “Francesca” che scriveva esattamente con il tuo stesso stile sarcastico e sfottente…

    Chiedi alla Redazione se non mi credi….

  46. Fiora ha detto:

    cara Marisa queste tuoi accostamenti sono elucubrazioni tue che faresti meglio a tenere per te.
    La scarsa simpatia reciproca non ti autorizzi ad uscire dal tuo decisamente angusto seminato.
    …Nè ad investire il tuo ciapèt, parte meno nobile della famosa “dote del Friul” per ingerirti con i soliti disastrosi effetti in scambi di battute tra la sottoscritta e l’utente Dimaco, (o chiunque altro )come ti sei permessa al post 29.
    “cicio no xè per barca” se disi de noi!

  47. marisa ha detto:

    @ ALESSIO

    “in conformità agli statuti di autonomia”

    sul piano giuridico ritengo sia un riconoscimento che le Regioni a statuto speciale “possono” anche “non” dare attuazione a quanto previsto dal decreto sulle cancellazioni delle Provincie e fusione dei Comuni proprio in forza proprio della loro “autonomia speciale” riconosciuta nei loro statuti di autonomia.

    Non credo che i giornalisti del TG 3 nazionale si siano inventati la notizia che la soppressione di alcune Provincie non
    riguarda le regioni ad autonomia speciale!
    La notizia chiaramente ha una fonte…

    Ma Tondo è famoso per le sue sparate! E siamo in estate e fa molto caldo!

  48. isabella ha detto:

    Fiora non è mai sfottente, molto ironica lo è di sicuro.

    p.s.: @fiorellina sono già in fila per la cittadinanza triestina :d

  49. Erodoto ha detto:

    …C’era una volta la vecchia provincia di Gorizia…
    Chissà cosa ne penserebbero gli abitanti della zona della bassa friulana riguardo al fatto di venire incorporati nella provincia di Gorizia?
    Mi riferisco a Cervignano, Villa Vicentina, Fiumicello, Aquileia, Bagnaria Arsa, Visco, Aiello, Ruda,Tapogliano… cheper ragioni di vicinanza e culturali, e comodità si troverebbero avvantaggiati ad avere Gorizia come capoluogo.
    …è pura utopia???

  50. Fiora ha detto:

    fossi al posto della Pulzella di Furlania ( e la sfido a dirmi che sono sfottente o plagiatrice di nick attribuendole un sì nobile nomignolo!)
    anziché annotare sul libro nero tale Francesca o Fiora o chcichessia mi chiederei come mai capitano tutte a me? e…corregerei il tiro!
    Isa go zà parlà. parola d’ordine Bavisela & Sardon Day e no ‘cori ce te fazi fila!

  51. dimaco il discolo ha detto:

    mi ogi senza renderme conto go compra il piccolo. però la pagina de trst. una premonizione?
    piutosto che finoir soto i friulani mi diria de indir un referendum: o pasemo cola slovenia o tornemo soto l’austria. e pobon

    paolo nanut: non morirò certo furlan.parole sante!!!!

  52. Fiora ha detto:

    ah che sollievo Dimaco! con “comareta” Isabella e ti, femo do in più…altro che ridurne a setantamila come che sperassi i Lanfur!

  53. isabella ha detto:

    Tanto con l’area vasta della sanità semo già sotto Trieste.
    E pensar che son mezza furlana (ma no stè dirlo a nisun 😉 ).

  54. marisa ha detto:

    @ FIORA commento 46 + altri similari

    Se questo non è un commento sarcastico/sfottente…..

    Se ti diverti così tanto a passare il tempo alla tastiera con brevi saggi di sarcasmo, sfottimenti e prese in giro sufficentemente sciocchi, fai pure. Ognuno si diverte a modo suo!

    O forse il Blog Bora.la è diventato una palestra di cabaret di bassissimo livello?

    In questo caso, basta dirlo….

  55. capitan alcol ha detto:

    http://www.repubblica.it/politica/2011/08/12/news/da_trieste_a_siena_addio_a_pezzi_di_storia_liguria_genova_sola_il_molise_resta_senza-20382245/?ref=HREA-1

    Da 37 a 29 in meno de un giorno.
    Entro due giorni ghe chiederò mi alla redazion de cancelar el post per palese inutilità.

  56. Alessio ha detto:

    Dallo Statuto della Regione FVG

    Art. 2
    La Regione comprende i territori delle attuali province di Gorizia e di Udine e dei
    comuni di Trieste, Duino-Aurisina, Monrupino, Muggia, San Dorligo della Valle e
    Sgonico.
    La Regione ha per capoluogo la città di Trieste.
    Ferme restando le disposizioni sull’ uso della bandiera nazionale, la Regione ha
    un proprio gonfalone ed uno stemma approvato con decreto del Presidente della
    Repubblica.

    Art. 59
    Le Province ed i Comuni della Regione sono Enti autonomi ed hanno
    ordinamenti e funzioni stabilite dalle leggi dello Stato e della Regione.
    Le Province ed i Comuni sono anche circoscrizioni di decentramento regionale.
    Con legge regionale possono essere istituiti, nell’ambito delle circoscrizioni
    provinciali, circondari per il decentramento di funzioni amministrative.

    Art. 61
    È istituito, nella Regione, un Commissario del Governo, residente nel capoluogo
    della Regione stessa. Il Commissario è un funzionario dello Stato avente qualifica
    non inferiore a direttore generale o equiparata, nominato con decreto del Presidente
    della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto
    con il Ministro per l’interno, sentito il Consiglio dei Ministri.

    Quindi Trieste di sicuro non può venir cancellata. C’è però quell’art. 2 che parla di “attuale provincia di Gorizia” che potrebbe portare problemi in caso di decisioni di accorpamento.

  57. dimaco il discolo ha detto:

    me dispisasi isabella no savevimo de questa tua disgrazia.

  58. capitan alcol ha detto:

    @53 marisa datti una regolata, chi delira qui dentro non è di certo fiora e i altri similari.

  59. isabella ha detto:

    @Marisa ma se ti dà tanto fastidio il sarcasmo perché non lasci perdere?
    Mai e poi mai ho letto un commento di fiora offensivo.
    Sarcastico sì e sempre intelligentemente.
    Se poi risponde perché si sente accusata di identità multiple lo trovo più che normale.
    E ridi un po’ che la vita è già così piena di tristezze e colpi bassi 😀

  60. Luigi (veneziano) ha detto:

    Quando uno ripete una balla per mille volte, nonostante sia stato fatto notare che di balla si tratta, allora è in malafede.

    Già mille volte negli anni è stato fatto notare a Marisa che è una balla (BALLA # B-A-L-L-A) quanto lei continua a scrivere, e cioè che “il nome “Venezia Giulia” è un nome di fantasia inventato dal nazionalismo italiano, a tavolino, a metà del 1800 per scopi esclusivamente irredentistici”.

    Il nome è stato proposto dal linguista GORIZIANO (segnatelo a mente, Marisa ballista: GORIZIANO), e per di più ebreo di nome Graziadio Isaia Ascoli. L’anno in cui Ascoli propose questo nome è il 1863, senza NESSUNISSIMO SCOPO IRREDENTISTA.

    Venne inventato questo nome, perché qualche anno prima i politici e geografi austriaci si erano inventati il nome di “Litorale Austriaco”, per indicare le regioni di Gorizia e Gradisca, Trieste e Istria. Nome mai precedentemente utilizzato, cui Ascoli oppose il suo “Venezia Giulia” per indicare il legame delle terre di cui parliamo con la parte nord-est dell’Italia, e deriva dalla Regio X augustea, di nome “Venetia et Histria”. Quindi stiamo parlando del ripescaggio di un nome che addirittura aveva 18 secoli di vita, ai tempi dell’Ascoli.

    Lo so che certuni ballisti cronici sono duri di comprendonio, ma sarebbe il caso che Marisa si facesse un enorme nodo al fazzoletto, onde evitare di ritrovarsi qui di nuovo a svelare questa balla fra un mese.

    A proposito: Ascoli parlava benissimo il friulano, avendo dedicato a questa lingua il suo primo e pionieristico scritto, non ancora diciottenne.

    Luigi (veneziano)

  61. isabella ha detto:

    Eh dimaco colpa della provenienza de papà (Gonars) che go a malapena conosù 🙁

  62. Alessio ha detto:

    Art. 4.

    In armonia con la Costituzione, con i principi generali dell’
    ((ordinamento giuridico della Repubblica)), con le norme fondamentali
    delle riforme economico-sociali e con gli obblighi internazionali
    dello Stato, nonche’ nel rispetto degli interessi nazionali e di
    quelli delle altre Regioni, la Regione ha potesta’ legislativa nelle
    seguenti materie:
    1) ordinamento degli Uffici e degli Enti dipendenti dalla Regione
    e stato giuridico ed economico del personale ad essi addetto;
    1-bis) ordinamento degli enti locali e delle relative
    circoscrizioni;

    l’1-bis) Sta a vedere che le monate le ho scritte io e tutti i principali organi di stampa nazionali?

  63. Luigi (veneziano) ha detto:

    Sulla questione più generale: le province sono enti INUTILI. Le loro prerogative e le materie di loro interesse possono tranquillamente essere trasferite alle regioni o ai comuni.

    A parole tutti quanti sono favorevoli a ridurre i costi della politica, poi al momento del dunque il fatto che sparisca una targa fa torcere le budella. E così faccio una facile previsione: le province rimarranno tutte quante, state tranquilli! E così continueremo ad avere non solo una pletora di enti inutili, ma anche una pletora di società partecipate da comuni, province e regioni, dove ognuno deve avere i suoi protetti con grasse prebende, poteri di veto incrociato ed altre menate del genere.

    Bene!

    L.

  64. Mauricets ha detto:

    63
    la penso così pure io.
    forse bisognerebbe abolirle tutte. visto che sono inutili tutte.

  65. Fiora ha detto:

    Muli grazie per el sostegno.
    Nella vita son una persona solare con boni rapporti col prossimo e amicizie che me tiro drio de l’infanzia….segno che el morbin no me xè mai scadù in sarcasmo o sfottò né sia stà de ostacolo, semmai de collante!
    Ora se la SERIOSA MONOTEMATICA PALDINA DELLA LINGUA MINORITARIA FRIULANA ritien che a esser scanzonadi e aver interessi che spazia in tutti i temi de Bora .La sia “far palestra de cabaret de bassissima livello “, le offese investi ormai anche la Redazion che al post53 faria ben a risponder, non certo per mi che so difenderme da “cotanta” : ) avversaria, ma proprio per l’invidiabile livello de questo blog, che IMPLICA no escludi, l’UMORISMO.
    E quando digo che ala furlana ghe servi sì l’interprete, ma per le sfumature, xè perché el ghe spieghi la differenza tra ironia, sarcasmo e umorimo.

  66. dimaco il discolo ha detto:

    fiora te sa pur che i furlani no ga sense of hiumor.

  67. Fiora ha detto:

    e cussì , Chinaski, a risentir Lucio te me ga fata anca comover…, fata la fritaja e viva l’A.

  68. Fiora ha detto:

    dal Cabaret al revival… no se femo mancar propio gnente qua! 🙂

  69. marisa ha detto:

    LUIGI, che tu sia un nazionalista italiano lo hai già dimostrato in altri commenti.

    Ma ti faccio notare che “Venetia e Histria” era solo una divisione amministrativa romana durata pochi secoli e che non ha nulla a che spartire con il nome “politico” “Venezia Giulia”.

    Nel caso di fosse sfuggito, anche lo storico nome “HISTRIA” viene cancellato dal nome di fantasia “Venezia Giulia”, nome usato a pieni mani dagli irredentisti italiani per giustificare l’invasione e la conquista di territori plurilingui o perfino esclusivamente sloveni o croati.
    Nome usato, è da precisare, “successivamente” al 1918, a conquista avvenuta, perchè prima si parlava di liberare “Trieste e Trento” e non si utilizzava quasi mai il nome “Venezia Giulia”. Nome poi utilizzato alla grande dal regime fascista!

    La tua tesi è solo quella del nazionalismo italiano. Una tesi smentita dai documenti e dalla storia.

  70. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ marisa

    Leggi le mie labbra: è stato ASCOLI a scegliere il nome “Venezia Giulia” rifacendosi alla suddivisioni delle regioni itlaiane attuata ai tempi di Augusto. A-S-C-O-L-I!

    Nel caso in cui poi ti fosse sfuggito, il nome “Istria” venne utilizzato ufficialmente a far data dal 1926, quando la provincia di Pola venne ridenominata “Provincia dell’Istria”. Allo stesso modo, la provincia di Fiume venne ridenominata “Provincia del Carnaro”. Tutto questo in epoca fascista, cara la mia ignorantona, quando secondo te il nome “Istria sparì completamente”.

    Quando si parla di “documenti” – per cortesia – informati prima di parlare, e smettila di tirar fuori la storiella idiota del nazionalismo italiano ogni due e due quattro: questa è paranoia pura!

    L.

  71. tino84 ha detto:

    @marisa

    estratto di wikipedia

    La prima definizione della Venezia Giulia
    Il Litorale Austriaco

    Fu quindi in tale complesso contesto storico e nazionale che il glottologo goriziano Graziadio Isaia Ascoli propose nel 1863 di adottare – in alternativa a Litorale Austriaco – la denominazione di Venezia Giulia. La proposta non aveva finalità irredentiste: Ascoli aveva piuttosto l’intenzione di marcare l’italianità culturale della regione. Il nome derivava dalla Regio X, una delle regiones in cui Augusto divise l’Italia intorno al 7 d.C., successivamente indicata dagli storici come Venetia et Histria. Il suo territorio corrispondeva alle antiche regioni geografiche della Venezia e dell’Istria. L’Ascoli divise il territorio della Regio X in tre parti (le cosiddette Tre Venezie): la Venezia Giulia (Friuli orientale, Trieste, Istria, parti della Carniola e della Iapidia), la Venezia Tridentina (il Trentino e l’Alto Adige) e la Venezia Propria (Veneto e Friuli centro-occidentale). È da tener presente che nel momento in cui l’Ascoli suggeriva il nome Venezia Giulia tutte queste regioni facevano parte dell’impero d’Austria. La stessa Venetia et Histria era inoltre più vasta del territorio che l’Ascoli definiva con il termine di Venezie, comprendendo anche le attuali province lombarde di Brescia, Cremona e Mantova.

    consultabile al link

    https://secure.wikimedia.org/wikipedia/it/wiki/Venezia_Giulia

  72. Mauricets ha detto:

    si potrebbe dire che una cosa è la suddivisione politica dei territori, altra cosa è la suddivisione in aree geografiche. in fondo fin dalla prima elementare ci insegnano l’esistenza di vari tipi di cartografia.
    e solitamente si usano due:

    1 “Le carte politiche rappresentano gli stati e le loro divisioni amministrative.”

    2 “Le carte generali rappresentano un continente o una delle parti del mondo.”

    ma c’è ne sono molte altre

    http://it.wikipedia.org/wiki/Carta_geografica

  73. Mauricets ha detto:

    quello che è piu curioso è andarsi a vedere carte e mappamondi antecedenti il 1900 e andare a ritroso fino a epoche classiche. si potrebbe imparare molto, e con molte sorprese. amare per i nazionalisti e gli statti moderni. perche mai esistiti, in nessuna forma.

  74. marisa ha detto:

    @ commento 72

    TINO84, guarda, per quanto riguarda il settore STORIA, Wikipedia mi risulta essere particolarmente screditata. Lascia perdere! Cerca qualcosa di più serio, please!

    Personalmente mi tengo alla larga di Wikipedia – settore storia – e non mi sognerei mai di citarla come fonte documentale.

    A suo tempo, ma ora non ritrovo più il link in internet, avevo trovato una ottima dispensa sulla “storia della Venezia Giulia” compilata da un docente universitario dell’Università di Trieste. Dispensa che serviva per un corso “UNIVERSITARIO” sulla storia della Venezia Giulia. E….guarda tu il caso, in questa dispensa si diceva chiaramente che il nome “Venezia Giulia” è un nome inventato con finalità chiaramente nazionaliste (italiane) e poi utilizzato a piene mani dal fascismo con funzioni irredentiste.

    Ti faccio solo notare che la “Venetia” dei romani, non ha nulla a che spartire con la “Repubblica di Venezia” a cui si è richiamato l’Ascoli nell’inventare il nome Venezia (Giulia).

    Ti faccio presente che il nome “Litorale Adriatico” è un nome NEUTRO con nessun significato ideologico o culturale o nazionalistico, dal momento che semplicemnte fa riferimento alla “COSTA” (Litorale) e al “MARE ADRIATICO”.

    Di ben altra “pasta” è fatto il nome “Venzia Giulia” che si richiama alla Repubblica di Venezia e a Giulio Cesare! Difficile se non impossibile, non leggere in questo nome la volontà di trasformare PIU’ TERRITORI plurilingui e pluri-etnici, in un UNICO TERRITORIO ITALIANISSIMO. Italianissimo nel nome di Giulio Cesare e della Repubblica di Venezia! Nulla altro c’è mai stato nella storia di Gorizia o a Trieste? Non i celtici che hanno fondato Trieste? Non gli Asburgo che l’hanno trasformata in un grande emporio commerciale?

    E poi c’è anche chi ha il coraggio di sostenere che “Venezia Giulia” non è un nome figlio del nazionalismo italiano e di cui il fascismo ha fatto un pesantissimo uso irredentistico e contro le popolazione slave?

    Suvvia non facciamoci ridere !

    ———————-

  75. Franco Mascella ha detto:

    Venezia Giulia, come Alto Adige, Redipuglia, Porto Albona, Villa del nevoso ed altre monade simili sono invenzioni della frustrazione fascio-nazionalista italiana

  76. se-po ha detto:

    Venezia Giulia fu proposto dall’Ascoli, che non era irredentista. Ma fu poi usato dagli irredentisti.
    E’ quindi un toponimo irredentista? Questioni di punti di vista.
    Comunque, aboliscono la provincia? Qualcuno organizzerà una raccolta di firme per abbandonare l’Italia, vista la situazione economica non sembre una cattivissima idea.
    Finir in Yugo? Why not?

  77. Macia ha detto:

    In realtà “Venezia Giulia” è un nome antecedente a “Litorale austriaco”: esso è infatti del 1863, Litorale del 1867, anno in cui venne promulgata la costituzione dell’impero austro-ungarico. Prima si parlava unicamente di “Città immediata di Trieste e Territorio”, “Margraviato d’Istria” e “Contea principesca di Gorizia e Gradisca”.

  78. Mauricets ha detto:

    è anche da dire che geograficamente la slovenia è una invenzione al pari di quelle italiane.

  79. Mauricets ha detto:

    autocritica no, mai e vero?

  80. Franco Mascella ha detto:

    Chi ha parlato di irredentismo? Ho parlato di nazionalismo. Ascoli era un nazionalista.

    Il problema sta nella rivoluzione francese e nel giacobinismo che ha portato il nazionalismo. Una volta con l’Impero il confine interno non c’era… per l’ovvio principio dei vasi comunicanti, le comunità tendevano a mischiarsi… il nazionalismo moderno nasce con il Romanticismo e Napoleone, prima non c’era questa coscienza di diversità tra popoli…

    Vedi quello che la canaglia fascista chiama “Alto Adige”, il problema tra Italiani e Tedeschi non esisteva proprio… è nato con le guerre napoleoniche… Stesso dicasi per Istria, Dalmazia, Bosnia e Slavonia orientale.
    Nelle Krajine croati e serbi sono andati d’amore e d’accordo per oltre 500 anni ai tempi dell’Impero.

  81. Macia ha detto:

    Aggiungo che “Alto Adige” è nome inventato in età napoleonica, quando i territori del principato vescovile di Trento (che comprendeva anche Bolzano) e del principato vescovile di Bressanone furono aggregati al Regno d’Italia come “Dipartimento dell’Alto Adige”. Il fascismo lo riscoprì, limitandolo però alla sola provincia di Bolzano.

  82. Alessio ha detto:

    Rileggendo ancora una volta l’articolo in questione della manovra mi sono accorto di un’altra cosa che potrebbe avere effetti tragicomici se venisse recepita tale e quale dalla Regione FVG


    Art 15

    4. Non possono, in ogni caso, essere stituite Province in Regioni con popolazione inferiorea 500.000 abitanti.”

    In pratica Gorizia assieme aTS non arriverebbe a tale cifra e quindi dovrebbero finire tutte e 2 sotto Udine, l’unico problema è che lo Statuto del FVG prevede che il capoluogo del FVG, la sede del Commissariato di governo e degli uffici governativi devono essere a Trieste.

    Buona crisi.

  83. Mauricets ha detto:

    contro tutti i nazionalismi bisogna essere!. sia esso slavo o italiano o tedesco.

  84. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ marisa

    E continuiamo a sparare sciocchezze! Il nome adottato dagli austriaci NON FU “litorale adriatico”- come tu scrivi – ma “LITORALE AUSTRIACO”. Anzi: per l’esattezza, il nome che poi s’impose fu quello di “Litorale Austro-Illirico”, contenente Trieste, Gorizia e Gradisca e Istria.

    Quando l’Austria chiamò queste terre in questo modo nuovo di zecca, mai precedentemente utilizzato da nessuno e che chiaramente indicava a tutti che si trattava di terre “austriache” e “illiriche”, allora il suddito austroungarico Graziadio Isaia Ascoli – SENZA ALCUNO SCOPO IRREDENTISTICO – andò a inventarsi un nome che facesse riferimento alle radici culturali italiane (giacché lui riteneva che queste zone fossero culturalmente in modo predominanti italiane). Andò quindi a ripescarsi l’antica divisione delle regioni italiane operata da Augusto, che chiamò queste zone dello stivale “Venetia et Histria”.

    Che dopo il nome “venezia Giulia” abbia assunto una valenza irredentistica, nessun dubbio: ma non si confondano due piani totalmente diversi. A proposito: fu un nome esattamente “nazionalmente appropriativo” così come fu ed è nazionalmente appropriativo il nome di “Slovensko Primorje”. questo perché – com’è noto a tutti – l’irredentismo non fu solo e soltanto quello italiano, così come le rivendicazioni territoriali non ci furono solo e soltanto da parte italiana verso terre slave. Basti vedere cosa chiese il neonato Regno dei Serbi, Croati e Sloveni alla conferenza di pace di Parigi del 1919: chiesero terre a TUTTI gli stati confinanti, con l’unica esclusione della Grecia!

    Luigi (veneziano)

  85. Franco Mascella ha detto:

    Diversamente da Luigi Veneziano, che da bravo nazionalista italiano punta il dito solo contro il nazionalismo slavo, io sono contro tutti i nazionalismi. Quello friulano compreso.

  86. Luigi (veneziano) ha detto:

    Franco Mascella: ci dev’essere uno strano percorso logico/mentale che lega le varie identità fake di Federico Degni…

    L.

  87. Mauricets ha detto:

    86
    ottimo! contro tutti i nazionalismi. il cancro moderno e contemporaneo!!!

  88. Franco Mascella ha detto:

    Veneziano, non birraria in vacca perché ti ho messo in difficoltà. Non sono Federico e fu sei rimasto quello del forum http://www.cipo.hr; sappiate tutti che su quel forum il veneziano si era inventato un clone: si spacciava per una ragazza di Umago di madrelingua italiana e le faceva dire di tutto e di più contro i croati: raccontava che a scuola la discriminavano perché italiana, ecc. ecc. Poi un italiano vero del posto le fece un paio di domande dettagliate e si scopri subito Che era un clone del veneziano.

    Ragazzi, questo Luigi non ha nessuna credibilità
    Lasciatelo stare.

  89. Franco Mascella ha detto:

    È arrivato lo squadrista di turno in soccorso al veneziano…

    Cos’abbiamo dato noi slavi?

    Quella cosa che metti tutti i giorni al collo, la cravatta.

    Quella cosa che usi tutti i giorni per scrivere, sempre
    Che tu non sia analfabeta come molti italiani: la penna biro.

    Se vuoi parliamo anche dell’unità di elettromagnetismo di Nikola tesla, vero inventore della radio, al cui il ladro appenninico Marconi rubo le idee

  90. Fiora ha detto:

    Che trhread infuocato…”contro tutti i nazionalismi”, sembra facile…permane nel dna, ma sono convinta che sia questa la direzione da prendere…contro chi scrive FASCISTA per niente, chi scambia per dabbenaggine la voglia d’interagire con buonumore…ritrovarsi arricchendoci anime di questa regione.
    A tale proposito sono contenta di essermi accostata a Bora. Là , scoprendo l’umorismo degli Sloveni, che ritenevo chissà perché più rigidi, la propensione allo scherzo dei Goriziani, parente prossimo del morbìn Triestino.
    Quanto alle prove non certo esaltanti fornite dalla sfegatata vendicatrice di chissà quali soprusi anti Friulani…non fanno testo!
    Tuti i Lanfur che conosso fora xè gente sgobazona e amabile, piena de quel che se ciama!

  91. Alessio ha detto:

    Altro mio refuso. Ho letto male la norma che ho postato sopra (si vede che ho bisogno di ferie). Scritta in quel modo sembrerebbe che i 500000 si riferiscano alle regioni, non alle province. In pratica solo Valle d’Aosta e Molise

  92. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Federico Degni 89

    Ballista.

    L.

  93. Franco Mascella ha detto:

    FIORA, è il veneziano che infuoca i thread con i suoi continui attacchi al mondo slavo

  94. Mauricets ha detto:

    90
    un esempio di nazionalismo.
    volto a provare la superiorità della razza.

  95. Franco Mascella ha detto:

    Vianelli, non sono degni e tu sei il solito cialtrone

  96. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Fiora

    Che il Degni sia intrinsecamente ballista è dimostrato facilmente: nel suo messaggio numero 90, parla di “noi slavi”, come se lui fosse slavo. Ebbene: l’uomo è romano-de-Roma, parla con spiccato accento romanesco, tifa Lazio e non ha NESSUN antenato slavo (a differenza del sottoscritto!).

    La sua inveterata propensione a creare fake e a trollare è stra-nota da anni annorum in internet, come potrai verificare dalle FAQ a lui dedicate, che trovi qui:

    http://www.usenet-replayer.com/faq/it.cultura.cybersocieta.lamer.html

    L.

  97. Franco Mascella ha detto:

    Continua pure a fare il cialtrone ed a depistare la discussione , Luigi.
    Chi ti conosce da anni come il sottoscritto sa bene quanto tu sappia mentire

  98. capitan alcol ha detto:

    Ve ricordo che i troll xe come i piccioni. Ghe dè de magnar e poi ve caga in testa.

  99. Fiora ha detto:

    Siorìa,lascia dire! io ti valuto per quel che ti conosco: erudito,talvolta irritante ma mai volgare, “lievemente” di parte 🙂 mai ovvio…in sostanza avercene!

  100. Dexter ha detto:

    @83 (Alessio)

    La normativa di cui parli si riferisce alla popolazione REGIONALE, non a quella PROVINCIALE. Dunque coinvolge solo Valle d’Aosta e Molise (ovvero vengono abolite le province di Isernia e Campobasso).

  101. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Macia 76

    Tu scrivi:

    “In realtà “Venezia Giulia” è un nome antecedente a “Litorale austriaco”: esso è infatti del 1863, Litorale del 1867, anno in cui venne promulgata la costituzione dell’impero austro-ungarico. Prima si parlava unicamente di “Città immediata di Trieste e Territorio”, “Margraviato d’Istria” e “Contea principesca di Gorizia e Gradisca”.”

    Però ti sbagli: il nome “Litorale” c’era già nella costituzione del 25 aprile 1848: nel comma 2 dell’articolo 1 si parla infatti di “Gubernial-Gebiete des Küstenlandes”.

    Quindi la trafila è la seguente:

    1. Gli austriaci inventano il nome “litorale”.
    2. Anni dopo, Ascoli inventa il nome “Venezia Giulia”.

    L.

  102. Tomos ha detto:

    Bravo Alessio! Stai facendo emergere numerosi elementi di criticità presenti in questa manovra taglia province (alcuni sembrerebbero poter salvare la prov. di Gorizia effettivamente). Personalmente penso che la cancelleranno comunque, ma con altri artifizi (il FVG è una regione artificiale con un forte Friuli, che potrebbe essere già uno Stato e con una testa (Trieste) che è in cerca di un corpo). Quel corpo alla fin fine siamo noi e non li fermerà nessuno statuto per averlo. Paolo Nanut accenna ad una federazione con la Primorska. Secondo me è impossibile: non interessa a Koper (che già da fumo a TS) e non interessa a Nova Gorica (che in realtà è l’unica Gorizia rimasta e come tale si comporta). A Gorizia la Vecchia (o meglio decrepita) restano le festicciuole paesane di Romoli e Devetak che ora vado a commentare sull’altro articolo. Saluti! Stare informati è l’unica cosa che ci può aiutare.

  103. Alessio ha detto:

    Alla fine la responsabilità della cancellazione di Gorizia sarà solo di Tondo. Ricordiamocelo quando si andrà a votare.

  104. tino84 ha detto:

    @marisa,

    non ho avuto il tempo materiale di cercare altre fonti,ma al contempo,almeno fino a quando non potrai dotare le tue affermazioni di fonti reali,wikipedia la ritengo,con tutti i suoi difetti,più autorevole del “mi so che xè così perchè lo go letto in giro”.
    mi documenterò per bene comunque,dato che la Storia non è proprio il mio campo.

    tornando in tema,biosgnerebbe capire come verranno ripartiti i vari uffici e competenze della provincia,a comune e regione

  105. Mauricets ha detto:

    “che già da fumo a TS”
    in che senso?

  106. Tomos ha detto:

    Lavora de più in tonnellate. Il porto si intende.

  107. Luigi (veneziano) ha detto:

    Federare la Venezia Giulia con la Primorska è una boutade: bisognerebbe nientepopodimenoche modificare le costituzioni dei due paesi.

    Ma se non sono nemmeno riusciti a fare un’euroregione, cosa volete che creino una regione interstatale vera e propria!

    La realtà vera è che questa storiella della riduzione delle province non la faranno MAI.

    Puoi immaginarti poi se la faranno nelle regioni a statuto speciale, i cui statuti sono leggi di rango costituzionale!

    Questi sono alla canna del gas: l’unica è inventarsi un modo “decente” per far fuori politicamente Berlusconi, cosa che già moltissimi alti e altissimi papaveri stanno caldeggiando alla grande. Una volta esiliato l’uomo (qui continuerebbe a far danni) si rimescoleranno le carte, e allora – forse!!! – nascerà un vero partito liberale, cui – forse!!! – si contrapporrà un vero partito riformista. L’alternativa – IMHO – è il “si salvi chi può”.

    L.

  108. Mauricets ha detto:

    concordo con luigi, ma aggiungo che a mio modo di vedere sara dall’estero che si decidera quando e come disarcionare silvio. ne abbiamo avuto le avvisaglie. del resto si sa bene che anche craxi è stato defenestrato per volere proveniente da fuori patria.

  109. Mauricets ha detto:

    della serie l’impero colpisce ancora.

  110. Tomos ha detto:

    Si ben e bon tuto! Però, ve faso notar che l’unico che sembra gaver ragion qua xe Alessio. Xe appena uscida su sto sito la notiziuola che Tondo el vol acorpar go e ts. Ciò, come se chiamerà la creatura? Posso azzardar: TRIESTE! Grazie Tondo, grazie mitico Romoli!

  111. Mauricets ha detto:

    se vogliamo essere onesti in italia non esistono provincie piu piccole di queste 2(tolte prato e monza-brianza). veramente non hanno senso.

  112. Mauricets ha detto:

    unite invece sarebbero una bella realta.

  113. isabella ha detto:

    Alla fine cosa cambierà Per il singolo cittadino?

  114. Tergestin ha detto:

    @ 91 Fiora

    Fazo un OT, tanto qua i devi sempre trollar su cazzade nazionalistiche.

    No capisso ‘sta tua fissa pel “morbin”. Si’, i Triestini ga un notevole sense of humour, ma che i sia gente alegra no se pol dir proprio. In confronto ai furlani, magari, ma te sa che sforzo. Se ghe fossi tuta ‘sta gran vitalita’ e gioia de viver no saria una cita’ piena de depressi, maladi de mente, alcolizzadi e suicidi con alti punti in classifica nei suddetti campi. Varda ‘sto topic, prova vivente che semo sempre la’, zero progressi. Mi vedo piu’ “morbin” in una Bosnia post-bombardamento che a Trieste, ancora un poco.

  115. marisa ha detto:

    @ Alessio commento nr. 83

    Quanto tu citi non c’entra nulla con la nostra Regione che ha “complessivamente” più di 500 mila abitanti, ma piuttosto interessa la Val D’aosta dove del resto c’è già una sola provincia che coincide con la regione. Quindi…essendoci una sola provincia….ovviamente non è cancellabile! Logico No!

    FERMO RESTANDO che:

    1) Stiamo parlando di un DECRETO LEGGE che ovviamente non può avere valore “costituzionale” nè può, ovviamente, andare a modificare leggi di rango costituzionale (come lo sono gli Statuti di autonomia speciale delle regioni ad autonomia speciale.) Oltre al fatto che come tutti i decreti legge deve poi passare per il Parlamento per essere trasformato in Legge. E in Parlamento sarà di che ridere. Già ora hanno salvato le provincie di Belluno e Sondrio diminuendo a 29 le provincie che dovrebbero esser cancellate….

    Ti trascrivo quanto oggi ho letto sulla stampa locale:

    1)Dal Gazzettino – Regione – di oggi, pagina 8: “Quante ore occorreranno ancora al Governo – chiede il presidente della provincia di Rieti – per accorgersi che l’articolo 133 della Costituzione attribuisce ai COMUNI e SOLO AD ESSI il potere di iniziativa per modificare le Province?”

    2) Sempre dal Gazzettino di oggi – fascicolo della provincia di Udine:

    “Soppressione delle Province sotto i 300 mila abitanti o i tre mila chilometri e accorpamento dei Comuni sotto i mille abitanti. Lo prevede il DECRETO del GOVERNO ma, A NORMATIVA VIGENTE, LA MISURA NON SI APPLICA AUTONOMAMENTE AL FRIULI – VENEZIA GIULIA, CHE IN MATERIA HA COMPETENZA PRIMARIA. “A meno che – puntualizza l’assessore regionale alla Funzione Pubblica, Andrea Garlatti-, NON ABBIANO STABILITO CHE QUESTA LEGGE COSTITUISCE PRINCIPIO FONDAMENTALE DI COORDINAMENTO DELLA FINANZA PUBBLICA. MA SAREBBE UNA FORZATURA”
    ———-

    “Forse” Renzo Tondo ha perso una bella occasione per stare zitto? Direi proprio di Sì! Ma fa caldo e siamo a ferragosto!

    —————–

    @ Per tutti.

    “VENEZIA GIULIA”: nome politico inventato dall’Ascoli con fini nazionalistici e poi usato dall’irredentismo italiano in maniera tutt’altra che moderata

    1) Ascoli inventò il nome “Venezia Giulia” nel 1863 quando anche l’attuale regione Veneto era austriaca e in un momento in cui il nazionalismo italiano era particolarmente attivo ed effervescente. Insomma anche lui fu “della partita”. E i suoi confini della Venezia Giulia furono indicati in maniera estremamente incerta: il mare, le Alpi Giulie.

    2) Doveva arrivare la ristrutturazione amministrativa asburgica e il nome “Litorale” perchè il nazionalismo italiano realizzasse “che cosa” voleva “conquistare a casa d’altri”.

    3) Questo nome (Venezia Giulia) rimase sepolto in un cassetto per almeno 50 anni, per poi essere riscoperto dopo il 1918 con la vittoria italiana nella prima guerra mondiale. Infatti la prima guerra mondiale, neppure a livello propagandistico, fu combattuta nel nome della “Venezia Giulia”, ma fu combattuta nel nome di Trieste e Trento (vi ricordate il famoso ponte ideologico che univa queste due città?)

    3) Nè Trieste, nè Gorizia, nè il Friuli goriziano possono rispiecchiare la loro storia millenaria nel nome FASULLO di “Venezia Giulia”.

    Trieste? Finchè Venezia fu la regina dei mari (fino al 1700 !) fu poco più di un borgo di pescatori e nel 1300 di diede agli Asburgo per difendersi da Venezia. E’ solo nel 1700/1800, con il porto franco e gli Asburgo, che Trieste si trasformò in una città cosmopolita.

    Cosa c’entrano dunque la Repubblica di Venezia o Giulio Cesare, a cui fa richiamo il nome “Venezia Giulia”, con questa Trieste?

    Gorizia: Venezia non vi mise mai piede salvo pochissimi mesi nel 1508 (spero la data sia giusta). Fu per secoli legata al patriarcato di Aquileia e successivamente agli Asburgo.

    Cosa c’entrano dunque la Repubblica di Venezia e Giulio Cesare (a cui si richiama il nome “Venezia Giulia”) con la storia di Gorizia e della contea di Gorizia e Gradisca?

    E qua mi fermo. Se volete scoprire la “vera” storia della Venezia Giulia, lasciate perdere Wikipedia….

  116. Fiora ha detto:

    Tergestin,’lora, mi fazo parte de una società segreta che la Carboneria iera rose e fiori…el nostro scopo xè la rinascita del sano spirito patoco perché semo convinti a) che una risata vi sepellirà. A faziosità, odi razziali e affini
    B) perchè più mala tempora currunt, più bisogna tignir duro col solo capital che le banche no te riva a ciular..el morbin appunto.
    Come una pianta, delicata, ma tenace a cui gramparse quando se sta per finir col, ehm lato b. per tera, sia individualmente che collettivamente…
    De questa società segreta, senza capi e senza regole, mi ritego che la guida carismatica sia Diego Manna e de una complicità che serpeggia in ambienti de varia estrazion in città, fatta de interscambio de battute nostrane go la verifica che la pianta inaridida stia de novo attecchendo!
    Volere è potere!
    NO Se Pol??!

  117. marisa ha detto:

    Ho ricopiato sbagliato dal giornale, scusate.

    Questa è la frase corretta:

    ” la misura non si applica AUTOMATICAMENTE al Friuli – Venezia Giulia”…

  118. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ marisa

    “Venezia Giulia”: nome inventato dal suddito austroungarico Graziadio Isaia Ascoli con lo scopo di distinguere queste zone geografiche dall’Austria, che aveva infilato tutto quanto nel regno d’Illiria con la costituzione del 1848. Il nazionalismo italiano c’entra un fichissimo secchissimo: in questo caso sta tutto e solo nella testa di marisa.

    2. Nel 1863 – quando Ascoli inventò il nome – parlare dell’Italia che guarda in “casa d’altri” (in Austria, cioè) fa spanciare a crepapelle dalle risate: l’Austria era un impero che dominava in lunghissimo e in larghissimo in casa d’altri, a petto dell’Italia che era nata da DUE anni, dopo tre guerre. L’Austria quindici anni prima in “casa propria” aveva scatenato una guerra con decine di migliaia di morti, per soffocare i moti irredentistici ungheresi e italiani, prendendo d’assedio e a cannonate la città di Venezia, chiedendo l’intervento dello zar di Russia contro gli ungheresi, impiccando alla fine del turbine centinaia di persone. Un minimo di decenza sarebbe doveroso, nei commenti di marisa!

    3. Questo nome venne utilizzato in lungo e in largo da parte italiana, sia pure in maniera non esclusiva. Sorpresa: venne utilizzato ANCHE in Friuli!

    4. Il nome “fasullo” di “Venezia Giulia” venne poi proposto (come è scritto nella voce di Wikipedia, che io personalmente ho modificato su questo punto) al fine di essere usato in modo ufficiale dal noto geografo FRIULANO Olinto Marinelli, nel corso dell’VIII Congresso Geografico Italiano del marzo-aprile 1921. Egli chiese che venisse utilizzata – per l’intera regione delle terre conquistate, oltre che per il Friuli (!!!) – la definizione ufficiale di “Regione Giulia”.

    Quindi i due massimi propugnatori di quel nome (o un nome molto simile) furono:

    a. Un GORIZIANO (Ascoli)
    b. Un UDINESE (Marinelli)

    E adesso i friulani possono andare a smartellarsi le dita da soli, in silenzio nel buio d’una stanzetta.

    L.

  119. Alessio ha detto:

    @ 117 Marisa

    Se vedi bene mi ero già accorto dello svarione sui 500000 ed infatti qualche post dopo avevo già rettificato. Comunque se non hai avuto modo di leggere il testo della manovra io me lo sono scaricato e la norma delle province viene proprio inquadrata come norma di coordinamento della finanza pubblica, cosa comunque che non vuole dire che si applichi immediatamente al di sopra delle competenze statutarie della regione (la Corte Costituzionale in tal senso ha bocciato sonoramente altri provvedimenti nazionali che cercavano di aggrapparsi alle competenze esclusive dello stato in modo fittizio proprio per la volontà di trovare applicazione anche nelle speciali).
    No signori, la decisione di accorpare è solo di Tondo, quello che a pochi giorni dalle elezioni regionali 2008 veniva da queste parti a promettere che si sarebbe battuto per reintrodurre la zona franca. Sarà il caso di ricordarselo quando si tornerà a votare.

  120. Fiora ha detto:

    @116 Chiedo venia se ad uso del richiedente concitadin Tergestin, riverzo el “cabaret de bassisimo livello” per un breve completamento alla mia risposta da lui sollecitada sul neo-morbin cittadino.
    No sarìa stada esaustiva se tra i aderenti alla Loggia del Morbin no citassi nel setor spotivo-clanfador, l’omonima Olimpiade cui go vu el privilegio de esser presente, con illustri partecipanti in veste de giurati quali el gran Maestro Andrea Sunshine Pecile el zà cità maestro Manna, in primis l’organizator Mauro Vascotto, l’aedo ufficiale Massimiliano Cernecca in arte Maxino che con Riki Malva e le robe fate cacao eroga sazio morbin in musica…
    quanto al Sindaco de Trieste, Roberto Cosolini, da scatti fotografici col “suo” libreto in man e durante la kermesse del’Ausonia, el me par entrà a pieno titolo nella Loggia “se no i xè mati no li volemo”.
    E te vol no sperar?! mi son sicura!
    El morbìn esisti e grazie ai citadi el xè in ottima salute!
    Schluss. Cabaret serà! chi ga ‘vù ga ‘vù !

  121. Mauricets ha detto:

    commetti un errore Luigi. non l’Austria regnava in questi territori, ma la casa regnante degli Asburgo. per diritto imperiale derivante dal sacro romano impero quindi in dal 1273, e per concessione del papa di roma. l’appellativo d’austria fu usato per distinguerli dal ramo spagnolo.

  122. Mauricets ha detto:

    si sa fin dalla scuola dell’obbligo che gli imperatori erano tali per incoronazione a Roma. per mano stessa del papa. i quali erano per la maggior parte italiani, quanti ne diede venezia ad esempio.

  123. giuseppe Nono ha detto:

    Brava Marisa…

  124. marisa ha detto:

    LUIGI, perchè imbrogli e non ci riporti per intero quanto è scritto nella voce, incluse le note?

    Ma altrimenti come potresti barare?

  125. marisa ha detto:

    LUIGI,

    la richiesta della “Regione Giulia” comprensiva del Friuli, poi ebbe effeti concreti? A me risulta che nella carte geografiche utilizzate a scuola, si continuò a includere il Friuli orientale nella Venezia Giulia e il Friuli centrale e occidentale, nella Venezia Euganea. Idem nelle “regioni statistiche” utilizzate dallo Stato italiano.

    Ossia, quanto proposto da Marinelli restò sulla carta e senza alcun effetto concreto.

    LUIGI, le bugie hanno le gambe corte….

    Del resto eravamo in pieno nazionalismo effervescente e, purtroppo, la classe intellettuale friulana si formava lontano dal Friuli e in quelle che erano incredibili enclave nazionalistiche italiane: Milano e Padova. Partivano friulani e ritornavano iper-nazionalisti italiani…

  126. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ marisa

    Forse non hai notato ciò che ho scritto: quasi tutto il paragrafo della voce di Wikipedia di cui parliamo L’HO SCRITTO IO. Quindi – per cortesia – non venire a cercare d’interpretarmi. Credo di essere sufficientemente ferrato sulla materia “myself”.

    Riguardo poi alle mappe geografiche, ebbene: proprio nella voce di Wikipedia c’è una mappa geografica originale dell’epoca, da me scansionata e inserita: in detta mappa il Friuli è inserito nella Venezia Giulia. A suo tempo proprio su questo punto abbiamo discusso molto, in Wikipedia: io sono stato l’unico (assieme ad un altro contributore) che invece di cianciare è andato a fotocopiarsi varie mappe e carte geografiche scolastiche. Ho quindi rilevato che non solo l’Istituto Geografico De Agostini, ma anche il Touring Club Italiano negli anni ’30 produssero mappe della “Venezia Giulia” contenenti il Friuli.

    Le menate che continui a proporre, alla prova dei documenti rimangono sempre tali: menate.

    L.

  127. Mauricets ha detto:

    cara marisa una differenza fondamentale fra TS e Ud:
    nel 1300 trieste era comune libero, con sua moneta e l’alabarda come simbolo.
    nel 1300 Udine era sotto il dominio del patriarcato di Aquilea.
    una bella differenza.

    liberi noi. dominati voi.

  128. Mauricets ha detto:

    127 chi è l’autore della mappa? e di che anno?

  129. chinaski ha detto:

    #128

    diobono, avete 700 anni ciascuno, e state qui a scrivere, invece di giocare coi bis-bis-bis-bis-nipotini, guardare i cantieri stradali e dar da mangiare ai piccioni….

  130. Mauricets ha detto:

    la mappa che ho (STAMPA) riporta questi territori, non vi è la venezia giulia.

    Regno di Boemia
    Margraviato di Moravia
    Ducato di Slesia
    Regno di Galizia
    Ducato di Bucovina
    Arciducato della Bassa Austria
    Arciducato dell’Alta Austria
    Ducato del Salisburgo
    Ducato di Stiria
    Ducato di Carinzia
    Regione del Vorarlberg
    Contea Principesca del Tirolo
    Contea Principesca di Gorizia e Gradisca
    Ducato di Carniola
    Margraviato d’Istria
    Città di Trieste col suo territorio
    Regno di Dalmazia

  131. Mauricets ha detto:

    128
    la storia non è brodo de bechi.
    lo spirito libero dei triestini ha radici antiche.

  132. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ mauricets

    La mappa di cui parlo è del 1926. Ti ricordo che stavo rispondendo a Marisa, che afferma che in pratica non esistono mappe nemmeno durante il fascismo che piazzano tutto il Friuli nella Venezia Giulia. E invece queste mappe esistettero, eccome!

    La trovi qui: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/9/91/Venezia_Giulia.jpg

    Ovviamente, per gli anni precedenti la prima guerra mondiale è molto difficile trovare una mappa con l’indicazione geografica di “Venezia Giulia”. Molto difficile, ma non impossibile. Stiamo parlando – ovviamente – di carte irredentistiche.

    L.

  133. Mauricets ha detto:

    un appunto per lor signori vi rammento che trieste produceva sale con le sue saline e lo commerciava.
    Nel medioevo il sale fu usato anche come moneta di scambio e servì addirittura per un’imposta, la famosa “Gabella” pretesa da Filippo il bello.
    altro che borgo di pescatori.

  134. Mauricets ha detto:

    133 ma la manipolazione che fece il fascismo anche nella cartografia è risaputa.

  135. Tergestin ha detto:

    @ Mauricets

    La diferenza tra TS e Udine xe che la prima xe stada un posto de rilievo internazional, sia in epoca Asburgo/Porto Franco, sia in epoca TLT. La seconda inveze ga

  136. Tergestin ha detto:

    …..avudo un posto de rilievo in Friul.

  137. Mauricets ha detto:

    anche gli sloveni si facevano le loro mappe: “La mappa, che divenuta famosa come “Carta di Kozler”, propone una linea rossa indicante il confine nazionale degli sloveni. Il libro viene confiscato dalle autorità militari austriache e reso disponibile al pubblico solo nel 1861. Per tali ragioni, Kozler è imprigionato dalle autorità austriache per un breve periodo. Diversamente da quanto proposto, le autorità austriache nel 1849 ricreano i Regni di Carinzia, Carniola e Küstenland, in una divisione amministrativa durata fino al 1918.
    Kozler muore a Ljubljana all’età di sessantacinque anni.

    nella metà del 1850 iniziano i movimenti nazionalisti che hanno distrutto l’europa.
    e si vede questo processo distruttivo in ogni attività umana.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Peter_Kozler

  138. Tomos ha detto:

    Molte inesattezze in ciò che dici, Mauricets. Kozler morì a 55 anni, nom 65, mentre la linea di cui parli fu disegnata nel secolo dopo e non da uno sloveno.

  139. Mauricets ha detto:

    non lo dico io, ma sta il fatto che per questo territorio si posso trovare almeno 4 versioni di
    mappe datate inizi 900. italiano, tedesco sloveno, croato.
    quale è quella giusta?
    il nazionalismo è piu che mai vivo:

    “In proposito bisogna ricordare che i politici di sinistra, da sempre, e non solo dal 1918 o dal 1945, si sono schierati, pur contro gli interessi della propria patria Italia, a favore delle genti slave, le quali hanno sempre premuto su queste terre, sia con le migrazioni, sia con l’azione dei loro intellettuali, tra i quali si può ricordare Peter Kozler che nel 1848, rifiutando i versi di Dante in merito ai confini d’Italia, affermava che la Dalmazia doveva essere annessa alla Croazia e che l’intero Litorale Illirico (Gorizia, Trieste, Istria e isole) doveva essere annesso all’Austria slovena. E ricordare pure cosa l’Edinost , pubblicato a Trieste in lingua slovena, scriveva nel 1911: “ Dobbiamo ridurre in polvere l’italianità di Trieste”.
    http://www.giovannitalleri.it/34%20la%20memoria%20della%20coseN.htm
    quindi il male nazionalista non è solo ad appannaggio dell’italia.
    una presa di coscienza comune contro questo cancro farebbe solo bene

  140. marisa ha detto:

    LUIGI commento 127

    Scrive Luigi: “ho riportato quasi tutto il paragrafo” . BRAVO ! doppio applauso!

    Ma guarda tu il caso….hai ommesso il pezzo che ti dà torto!

    Questo è il testo integrale incollato dalla voce “Venezia Giulia” di Wikipedia. In stampatello la parte “NON GRADITA” da LUIGI e per questo OMMESSA nel suo commento 120 (punto 4)!

    “Nel corso dell’VIII Congresso Geografico Italiano (marzo-aprile 1921), venne votato all’unanimità un ordine del giorno – presentato dal geografo friulano Olinto Marinelli – col quale si chiedeva che il nome di Venezia Giulia (o altro equivalente) avesse “d’ora innanzi a comprendere, oltre ai territori redenti, anche l’intero territorio friulano”. Il nome proposto dal congresso fu “Regione Giulia”, ritenendo quindi superata la denominazione ascoliana[31]. A partire da questa determinazione, il nome Venezia Giulia andò quindi a identificare, PER ALCUNI GEOGRAFI, le province del Friuli (Udine), Gorizia, Trieste, Istria (Pola) e la Liburnia (Carnaro)[32]. Lo stesso avvenne anche nelle edizioni del Touring Club Italiano: si veda in tale proposito la mappa della Venezia Giulia – comprendente il Friuli – pubblicata dal TCI nel 1928. La TRECCANI, MASSIMA ESPRESSIONE DELLA CULTURA ITALIANA DEL TEMPO, NON RECEPI’ TUTTAVIA GLI ORIENTAMENTI DELLA REALE SOCIETA’ GEOGRAFICA ITALIANA E CONTINUO’ AD INSERIRE LA PROVINCIA DEL FRIULI NEL VENETO (VENEZIA EUGANEA) [33]. AlLLO STESSO MODO, ANCHE L’ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA, NEI SUOI RILEVAMENTI, CONSIDERO’TALE PROVINCIA, AGLI EFFETTI STATISTICI, COME FACENTE PARTE DELLA VENEZIA EUGANEA[34].”

    LUIGI, sei il solito che imbroglia le carte !

    Nel testo della voce ( che ho incollato INTEGRALMENTE) c’è anche scritto che “PER ALCUNI GEOGRAFI” e poi si precisa che la “TRECCANI E L’ISTITUTO NAZIONALE DI STATISCA NON RECEPIRONO ….”

    Vi faccio notare che il Marinelli considerò SUPERATO il nome “Venezia Giulia” e propose la sua sostituzione con il nome “REGIONE GIULIA”….
    Ma questo il buon LUIGI….non ve lo ha evidenziato nel suo commento!

  141. Mauricets ha detto:

    un dato di fatto, che qui si sono scontrati i nazionalismi italiani sloveni e croati. gli uni hanno usato le tesi di Ascoli gli altri quelle di Kozler. un compromesso fu tentato da vienna,
    prima con il “Österreichisch-Illyrische Küstenland” e in seguito con le Diete locali.
    ma a nulla servi e i nazionalismi prevalsero.
    non si puo dire italiani nazionalisti e sloveni no.

  142. Mauricets ha detto:

    perchè la storia ci dice che alla fine del secondo conflitto “alcune delle rivendicazioni territoriali jugoslave al termine della prima e della seconda guerra mondiale rifletterono quindi l’idea della “grande Slovenia” prefigurata da Kozler.”

    http://it.wikipedia.org/wiki/Venezia_Giulia

  143. Mauricets ha detto:

    e il risultato li abbiamo vissuti sulla nostra pelle: due guerre mondiali, due ideologie devastanti. e recentemente mattanza nei balcani.

  144. chinaski ha detto:

    @maurice#140

    maurice, va ben tutto, ma hai dato un’occhiata al sito del sig. giovanni talleri da cui hai estratto il testo che hai riportato?

    ad esempio, nello stesso articolo, il sig. talleri afferma:

    “Io ho una grande speranza, da una parte, e dall’altra, sull’altro piatto della bilancia che come in ogni essere umano se ne sta direi sorniona ed un po’ arrugginita nel fondo di ogni pensiero, ho un grande dubbio. Esso, che costituisce il carico negativo, riguarda le qualità del nuovo governo, direi quasi la paura di quelle che potrebbero essere le conseguenze per tutto il popolo dei giovani. Con il precariato, la disoccupazione e, quel ch’è peggio, la generale, diffusa incapacità di respingere i modelli che con insistenza gli vengono imposti dalle trasmissioni televisive, tramite i sempre più sofisticati apparecchi elettronici oramai arrampicati come parassiti su ogni individuo, specie giovane e giovanissimo. Trasmissioni di film assurdamente violenti o assurdamente sdolcinati e volgari, di servizi che vorrebbero essere educativi e che invece inducono a una certa rilassatezza morale, ad una progressiva perdita di personalità, del senso del sacrificio e del dovere, in un quadro generale in cui l’apparire conta più dell’essere; conducendo ad una certa superficialità in tutte le manifestazioni della vita, sia nel pensiero che nell’azione, nei comportamenti”

    e subito dopo:

    “Poi c’é la speranza, il carico positivo, l’idea che ci sarà un futuro migliore, che le nostre ferite saranno, se non proprio guarite, bene avviate a guarigione. E ciò è dovuto a due ordini di pensiero, o più modestamente a due giudizi che mi sono fatto sull’uomo Silvio Berlusconi. A parte la considerazione che con Mediaset e Mediolanum ho perduto un sacco (per me) di quattrini – dato che vari sono gli elementi che concorrono nella palestra della borsa – ho l’opinione che il nuovo presidente del governo abbia le qualità per guidare in porto la nave Italia. E’ un uomo intelligente e furbo che possiede la facoltà di capire, o diciamo intuire, il pensiero del suo interlocutore; e che, a chi non è morso dall’invidia, sa ispirare simpatia perché sa essere piacevole e scherzoso. Un uomo d’affari, e non è poco, basti pensare a come è nato l’impero inglese con i suoi affaristi, pirati inclusi. L’uomo che non impone ma convince, o perlomeno usa tale tattica.”

    cioe’: il sior talleri si lamenta del fatto che la telivisione italiana faccia schifo, e subito dopo esprime massima fiducia a berlusconi, che *e’* la televisione italiana.

    e tu citi questo tizio come fonte storiografica?

  145. Mauricets ha detto:

    no, solo come opinione.
    sarebbe curioso cosa dica ora pero, forse ha cambiato idea.

  146. Mauricets ha detto:

    ma il punto è che bisogna far venire a galla tutti i nazionalisti. e mi sembra che dalle nostre parti tale etichetta viene appesa solo ad un soggetto. che anche lo è, ma negare l’altra faccia della medaglia è poco corretto.

  147. chinaski ha detto:

    ma scusa maurice, il sior talleri tira fuori i versi di dante per stabilire quali debbano essere i confini d’ italia. e’ il bue che dice cornuto all’ asino. vogliamo combattere i nazionalismi? e allora per favore evitiamo di farlo utilizzando i testi di un nazionalista.

  148. Mauricets ha detto:

    ma secondo me è utile notare come gli estremi si assomiglino. quanto siano vicini nei ragionamenti.

  149. abc ha detto:

    Se si vuole fare 4 quartieri il fiume Isonzo e la ferrovia Udine-Gorizia-NovaGorica dividono il territorio comunale in 4 fette.

    Ma voglio rivolgere una domanda al vicesindaco: cosa pensa il vostro partito a livello comunale, provinciale e regionale in merito alla ventilata soppressione della provincia di Gorizia?

  150. texgiulio ha detto:

    ma non si doveva parlare della soppressione dei Consigli Circoscrizionali?

    Nell’inchiesta del giornale “L’Espresso” sui parlamentari pensionati, con gli importi netti mensili e gli anni di contributi ho trovato il nostro sindaco

    NOME E COGNOME ROMOLI ETTORE
    ASSEGNO VITALIZIO 3190,00
    PERIODO CONTRIBUTIVO 10

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