Distrutto il ponte romano della Mainizza, per attraversare l’Isonzo ci si doveva servire della barca o meglio del traghetto che prestò servizio per circa cinque secoli, nella località oggi denominata Madonnina del Fante.
Il ponte del Torrione o di Peuma è molto più a nord, quindi scomodo per chi arrivava a Gorizia dal Friuli e dalla Bassa. Il conte Alessio Coronini già nel 1620 aveva prospettato la costruzione di un ponte in pietra tra Lucinico e Gorizia, ma non se ne fece niente, si continuò a far uso della barca.
Vane furono le proteste della popolazione e la costruzione del ponte fu realizzata appena nei primi anni del Novecento. Era in ferro e fu denominato Ponte in ferro della Barca e la via che lo congiungeva alla città è ancor oggi via della Barca.
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