1 Marzo 2011

Rosolen: “Passerelle sotto sequestro. Ancora irrisolti i problemi delle società nautiche di Trieste”

“Dopo gli incresciosi episodi che hanno portato, ormai un anno e mezzo fa, al sequestro da parte della Capitaneria di Porto delle passerelle poste dalle società nautiche di Trieste per collegare le banchine e i pontili demaniali dei porticcioli della costa, a oggi non è ancora stata trovata una soluzione definitiva al problema”. Per sollecitare la Regione a dare una risposta, il consigliere regionale del Gruppo misto Alessia Rosolen ha presentato un’interrogazione.

“Considerata l’alta rilevanza sociale ed economica della diportistica nella fascia costiera – ha affermato – trovo davvero difficile giustificare la lentezza con cui l’Amministrazione regionale si sta muovendo per dare risposta alle sollecitazioni
delle società triestine. A maggior ragione se fosse vero che le aree demaniale sottoposte all’Ente Porto avrebbero già trovato le soluzioni da adottare per risolvere il problema.

“Esiste un progetto predisposto dalla società nautica di Grignano per offrire una risposta concreta ai notevoli disagi provocati dal sequestro delle passerelle – prosegue Rosolen – rispetto al quale l’Amministrazione regionale, che è stata più volte sollecitata sia attraverso una richiesta d’intervento indirizzata al presidente Tondo sia recentemente con una richiesta diretta all’assessore Riccardi, non ha ancora dato alcun riscontro.

“È un problema – ha concluso la consigliera regionale triestina – che non richiede una volta tanto alcuno sforzo economico per la Regione, semmai pretende maggiore elasticità e meno burocrazia nei confronti di chi, attraverso un utilizzo responsabile dello spazio pubblico, lo valorizza a vantaggio del territorio e di tutte le realtà che così meritoriamente operano a vantaggio del
tessuto sociale ed economico di Trieste”.

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1 commenti a Rosolen: “Passerelle sotto sequestro. Ancora irrisolti i problemi delle società nautiche di Trieste”

  1. francesco ha detto:

    Ben fatto. Conosco il problema e posso dire che definirlo “kafkiano” è un eufemismo.
    Basta burocrazia inutile ed asfissiante. Non ce la possiamo più permettere.
    Per migliorare, nell’interesse di tutti, servirebbe che i politici si occupassero più di amministrare gli uffici pubblici che di apparire in tv. Se non si ha cura dell’ordinaria amministrazione finisce inevitabilmente che gli uffici – per cautela, forma mentis, e combinati disposti disomogenei – applicano le norme nel modo più restrittivo possibile. Si finisce insomma per cercar di interpretare se la virgola penda da un lato oppure dall’altro. Comunque e sempre si considera l’ipotesi più cautelativa.
    D’altraparte invece se l’azione degli uffici pubblici viene supportata da assessori capaci che sanno assumersi anche le proprie responsabilità questo solitamente non accade. Quando ognuno fa il suo mestiere le cose funzionano.

    Chi ha avuto qualche volta nella vita rapporti con Enti pubblici conosce il problema e non può che augurarsi una classe politica più attenta e preparata, a prescindere dal colore politico.
    Quando si ha di fronte un assessore capace e preparato e che lo fa a tempo pieno non si ha che da rallegrarsene.
    Perdonate lo sfogo:) Ma qui è urgente cambiare passo.

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