12 Febbraio 2011

Mercato immobiliare: Gorizia ancora ai margini e cantieri abbandonati nell’Isontino

“La città di Gorizia non è ancora decollata come ci si augurava con la liberalizzazione dei confini anzi denota un “accantonamento” ad un angolo dal quale fatica ad uscire; Monfalcone rimane troppo condizionata dall’industria dei cantieri navali con i loro pro e i loro contro. Grado che ha cavalcato per anni l’onda favorevole sembra patire di un immobilismo dovuto probabilmente agli aumenti considerevoli degli ultimi anni”.E’ il quadro del mercato immobiliare in provincia di Gorizia tracciato da Fabio Faragona, presidente provinciale della Fimaa che ha presentato ieri a Gorizia i dati raccolti nell’Osservatorio 2011 del mercato degli immobili in Friuli Venezia Giulia.

Il quadro non troppo positivo – anche se a livello regionale si osserva una crescita delle transazioni (vedi l’articolo dedicato a Trieste) – coinvolge anche i piccoli centri dell’Isontino. “Subito dietro arrivano tutta una serie di comuni – spiega Faragona – che hanno riscontrato un elevato ritmo di edificazione negli ultimi anni dovuto sicuramente alla volontà di ricerca di una migliore qualità della vita, ma anche loro stanno scontando la situazione attuale. Tanto che non è difficile edere cantieri edili iniziati e poi momentaneamente abbandonati”.

Ma ecco i dati sui prezzi praticati a Gorizia per quanto riguarda le compravendite nel settore residenziale:

Nuovo e ristrutturato Buone condizioni Da ristrutturare
min max min max min max
Centro 1600 1900 1100 1400 900 1200
Semicentro 1250 1450 900 1150 750 1000
Periferia 1100 1350 800 1050 550 750
Tag: , , .

21 commenti a Mercato immobiliare: Gorizia ancora ai margini e cantieri abbandonati nell’Isontino

  1. era ha detto:

    Non si può che confermare e dire che anche nel centro di Gorizia si vedono gli stessi cartelli “vendesi” lì fermi da anni

  2. capitan alcol ha detto:

    La soluzione è semplice: sbassè i prezzi!

  3. isabella ha detto:

    E non sono nemmeno prezzi alti, rispetto altre realtà.
    Ma i soldi sono sempre meno, i lavori più precari e le banche fanno sempre più difficoltà a concedere mutui.

  4. Luigi (veneziano) ha detto:

    Il mercato immobiliare in Italia è totalmente particolare.

    Lo si considera un tipico caso di “anelasticità”: al calare della domanda non corrisponde un calo proporzionale dei prezzi.

    Tener poi presente un fatto: oggi le banche non finanziano più operazioni “spot”, e cioè quel tipo di operazioni per cui un costruttore si presenta con un progetto di lottizzazione e la banca presta i soldi ipotizzando la rapida vendita degli immobili, magari ancora sulla carta o in fase di costruzione.

    L.

  5. Bunga Bunga ha detto:

    C’è la crisi ognuno deve fare la sua parte. Dimezzate i prezzi delle case.

  6. Bunga Bunga ha detto:

    E comunque se ci sono società o famiglie che preferiscono tenere le case vuote pur di non darle in affitto a prezzi di mercato, perchè di questo si tratta, vanno colpiti ed anche duramente con le tasse.

  7. Ale ha detto:

    I Prezzi non possono scendere per il semplice fatto: oggi costruire costa troppo in termini di burocrazia e pretese tecniche.
    Pensate solo che le case devono essere tutte certificate energeticamente e antisismiche. Pensate che questo non abbia un prezzo?
    Per non parlare poi delle speculazioni bancarie. In poche parole non conviene costruire e neppure restrutturare e tanto meno a Gorizia dove la qualità delle imprese locali è sorprendentemente bassa nonostante pretendano prezzi alti.
    Basti guardare al Veneto.
    Ma certo Voi queste cose già le sapete e pertanto è inutile fare demagogia!

  8. Bunga Bunga ha detto:

    Le costruzione delle case costerà anche tanto ma quanto rende lasciarle vuote? E poi non credo proprio che l’Italia sia più all’avanguardia nelle tecniche di costruzione rispetto ad altri paesi europei dove il prezzo, con la crisi e per l’effetto del semplice mercato, è calato.

  9. giovanni ha detto:

    Prezzi alti e case mignon (guardando la mia camera matrimoniale mi viene in mente la casa di Bender), chissà perché le case non si vendono…

  10. Lauro ha detto:

    Se i prezzi calassero, i bilanci di molte Società – comprese le banche – andrebbero in rosso.. ergo… tutti tengono duro a costo di non vendere ribassando.

  11. Mauricets ha detto:

    è evidente! la casa fa anche da garanzia: se cala il prezzo diminuisce la copertura per altre operazioni finanziarie. ci sarebbe un effetto domino dalle conseguenze disastrose.

  12. Pietro ha detto:

    Ragazzi ci sarà anche la crisi, ma io vedo cantieri immobiliari che continuano a costruire dappertutto a Gorizia!Ma com’è sta storia?

    Quoto gli interventi di Bunga Bunga

  13. Pietro ha detto:

    … da dove salta fora tutti sti soldi?Cantieri immobiliari no manca,banche se a iosa,assicurazioni a pioggia e meno mal che se CRISI!

  14. Pietro ha detto:

    dimenticavo le agenzie interinali

  15. Pietro ha detto:

    10 fabbriche aperte in zona ind e 5 agenzie interinali ,chissà dove se il business?

  16. Ale ha detto:

    Non ho mica detto che la casa costa di più perchè è fatta meglio. Volete fara calare i prezzi? Bene incominciamo:
    1) dai notai che fanno un lavoro inutile in quanto, di fatto, non si assumono alcuna responsabilità di ciò che fanno. Ho fatto recentemente un rogito sul quale ha sbagliato i dati della decennale. Pensate che il notaio abbia corretto o abbia pagato l’errore? ah ah ah.
    2) dalle provvigioni delle agenzie immobiliari illogicamente alte. Prendono di più del geometra che fa l’accatastamento o dell’ing. che calcola le strutture.
    3) al comune di Gorizia che è capace di tenere ferme delle autorizzazioni più di un anno quanto per legge deve rilasciarle al massimo in 2 mesi!
    Così di abbassano i prezzi e non speculando su artigiani, professionisti e imprese che sono prese per il collo tra tasse, obblighi e burocratismi vari che non fanno altro che pesare su di noi e a peggiorare la qualità dei lavori.

  17. Pietro ha detto:

    scuseme un’attimo,parlemose chiaro,gli unici che compra casa a Gorizia se Sloveni,poi gli altri và a comprarsela tt in Spagna,(se crolla il prezzo delle case),con i soldi che te se compri un’appartamento a Gorizia in Spagna te se compri nal villetta a 20 m dal mar…

    NO SOY TONTO 😀

  18. kaiokasin ha detto:

    Bisogna bloccare la trasformazione di suoli agricoli in edificabili, con una legge nazionale. Poi tutta quell’enormità di alloggi sfitti nei centri urbani tornerà a valere, diventerà conveniente ristrutturare e affittare. Le imprese edilizie avrebbero lavoro a non finire solo rimettendo a posto tutti gli edifici degradati, facendo i cappotti e i tetti nuovi (al limite demolendo e ricostruendo le case più indecenti). Non si può andare avanti a consumare suolo!

  19. Milost ha detto:

    Quoto e straquoto Kaiokasin. E cito a proposito del dissennato consumo di suolo l’urbanizzazione più brutta e più recente, quella sui prati sotto Lucinico.

  20. Ale ha detto:

    @Milost
    Hai proprio ragione.
    Quell’urbanizzazione fa schifo, e l’hanno chiamata pure Giglio.
    Ma devi ringraziare la politica del 2005, un Consiglio di Quartiere incapace ed Inutile, la speculazione Goriziana di Lenhardt, Bonanno, PI Marini & Co. la Sgubin per aver scritto una convenzione assurda.
    Insomma una “GoriziaNata!”.
    Ma lo sapete perchè le case sono così orribili?
    Perchè devono rispettare delle norme assurde del P.P.C. e perchè la comm. ed. integrata di Gorizia fa delle richieste deliranti con lungaggini pazzesche!
    Risultato = uno schifo di quartiere !!!
    Geazie al Regio Ufficio Tecnico Comunale.
    Povera Gorizia 🙁

  21. muschio ha detto:

    @BUNGA BUNGA…quoto in piena!grande!le seconde case di proprietà non utilizzate dovrebbero pagare le tasse il triplo rispetto a uno ke decide di darle in affitto!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *