8 Febbraio 2011

“I racconti nel piatto” e “Le radici di Pola a Gorizia” per celebrare il Giorno del Ricordo

Si terrà all’Auditorium di via Roma, alle 17, la manifestazione principale per celebrare a Gorizia il Giorno del Ricordo 2011. L’evento, che prevede la presentazione del dvd “I racconti nel piatto” e del libro “Le radici di Pola a Gorizia” è organizzato dall’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e dalla Lega nazionale di Gorizia, insieme al Comune di Gorizia ed in collaborazione con la Prefettura.

Alle 17, presso l’Auditorium, verrà deposto un omaggio floreale ai Martiri delle Foibe ai piedi della statua bronzea di Cesare Augusto, nell’omonimo Largo, quindi il trasferimento all’auditorium, dove, dopo il saluto del Sindaco Ettore Romoli e l’intervento storico del Presidente dei sodalizi Rodolfo Ziberna, il Prefetto Maria Augusta Marrosu conferirà i riconoscimenti ai discendenti delle Vittime delle Foibe ai sensi dell’art. 3 della legge 92/04.

Quindi due appuntamenti di grande rilievo: la presentazione di un libro e la proiezione di un cortometraggio, entrambi in prima nazionale.

Il libro “Le radici di Pola a Gorizia. Cenni storici sulla città istriana ed inventario dell’archivio anagrafico conservato dal Comune di Gorizia2, commissionato dal Comune di Gorizia grazie al finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, si apre con la narrazione della storia della città istriana di Pola, di origini romane. Si divide in due parti: l’introduzione storica, curata da Lucia Pillon (con contributi di Olinto Mileta, Paolo Radivo e Lino Vivoda), e la parte anagrafica – ovvero l’inventario del Fondo anagrafe e Leva del Comune di Pola -, redatta da Stefano Dall’Oglio. Il coordinamento editoriale e il racconto iconografico sono a cura di Stefano Cosma e Luigia Bacarini, anche grazie alla collaborazione dell’Istituto

Nell’occasione verrà presentato anche il dvd “I racconti nel piatto”, una coproduzione Anvgd Gorizia – Sine Sole Cinemà Gorizia, soggetto e regia di Giovanni Ziberna.
Si compone di due dvd, di cui il primo è un cortometraggio che si apre con il pranzo di una famiglia italiana contemporanea, dove le portate della nonna di origine istriana si fanno veicolo di rievocazione storica e la protagonista rivive il suo pranzo di nozze a Pola durante l’occupazione tedesca del’44. L’altro dvd contiene invece ricette di piatti tipici istriani con le indicazioni per realizzarli. Regia del giovane Giovanni Ziberna, di famiglia istriana, con soggetto suo e di Valeria Baldan.

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7 commenti a “I racconti nel piatto” e “Le radici di Pola a Gorizia” per celebrare il Giorno del Ricordo

  1. Lauro ha detto:

    Scusate.. non capisco.
    Cosa vuol dire “le radici di Pola a Gorizia”?

  2. fabry ha detto:

    Forse si richiama al fatto che molte delle famiglie scappate da Pola sono state ospitate alle Casermette di via Montesanto (c’era anche mia nonna) 🙂

  3. Paolo ha detto:

    lo dice il titolo del libro “Le radici di Pola a Gorizia. Cenni storici sulla città istriana ed inventario dell’archivio anagrafico conservato dal Comune di Gorizia”

    il Comune di Gorizia custodisce l’archivio dell’anarafe del Comune di Pola.

  4. Lauro ha detto:

    Si, ma quando si parla di “radici” normalmente si intende il luogo da dove provieni. In questo caso si tratta forse di nuovo radicamento. E per come viene esposto si suggerisce molto profondo. Solo che un conto è dire integrazione, un’altro colonozzazione. A me pare faccia intendere piú la seconda..

  5. Barbara ha detto:

    @Lauro
    Hai forse paura di trovarti un istriano in casa? Pensa, ce ne sono di 2a o 3a generazione ancora orgogliosi delle proprie origini…
    E stai tranquillo, qulla povera gente istriana che ha lasciato tutto e tutti per restare italiana qui non ha colonizzato un bel niente, anzi è stata presa a sputi in faccia e ghetizzata come i peggiori dei delinquenti.
    Se ho frainteso (ma temo di no) il senso del tuo intervento mi scuso…

  6. alpino ha detto:

    @Lauro
    da quando in qua se un italiano sposta la residenza (scusare l’eufemismo) si dice che sta colonizzando? la gente di Pola era ed è italiana come te ergo non ha colonizzato niente e nessuno sono venuti in Italia quindi a casa loro, proprio com poteva e può fare un siciliano, un lombardo un veneto

  7. Rodolfo ZIBERNA ha detto:

    Si parla di radici proprio perchè il Comune di Gorizia custodisce l’anagrafe di Pola sino all’anno 1946. Senza anagrafe un cittadino non ha radici ma solo ricordi, che come tali sono limitati nel tempo.

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