31 Gennaio 2011

Registri e fatture falsificati: ente no profit intasca un milione di euro

Trieste Ente no profit per lo svolgimento di corsi di formazione professionale falsifica fatture e registri delle presenze ai corsi per intascarsi contributi pubblici per un milione di euro. La truffa è stata smascherata dalla Guardia di finanza di Trieste.

I fondi oggetto della truffa sono strumenti dell’Unione europea, in particolare del Fondo sociale europeo. Per ottenere i finanziamenti, i dirigenti – secondo le informazioni apprese dalle Fiamme gialle -, nella documentazione relativa alle spese sostenute per realizzare i progetti, producevano fatture di corso relative a operazioni inesistenti che attestavano la natura del rapporto di lavoro con persone che invece risultavano formalmente lavoratori autonomi.

Il management dell’ente di formazione inoltre aveva dato disposizione ad alcuni collaboratori – riferisce l’AdnKronos – di falsificare il registro delle presenze dei frequentatori dei vari corsi, in modo da far fraudolentemente risultare il raggiungimento del quorum minimo per poter presentare la pratica alla Regione per il rimborso. Gli stessi dirigenti usavano inserire, nella nota spesa di rendiconto dei costi sostenuti, anche personale che, invece non partecipava alla progettazione o realizzazione di quel progetto, sempre al fine di ottenere maggiori rimborsi di quelli che in realtà gli spettavano.

Lo stratagemma ha permesso all’istituto di intascare indebitamente contributi pubblici per circa un milione di euro. Le Fiamme Gialle, grazie anche allo strumento delle intercettazioni telefoniche, hanno scoperto la truffa e hanno potuto segnalare alla locale autorità giudiziaria 17 persone che, a vario titolo e per diversa responsabilità, hanno partecipato alla realizzazione della frode. E’ stato effettuato, inoltre, il sequestro preventivo di un appartamento di circa 100 mq in una zona centrale di Trieste ed intestato ad uno dei principali responsabili della società coinvolta nella truffa nonchè somme di denaro per circa 190 mila euro.

L’appartamento e il denaro in caso di condanna, saranno confiscati ed acquisiti a patrimonio dello Stato. Questo innovativo strumento di tutela delle casse erariali è noto come “Sequestro per equivalente” e prevede la possibilità, in casi di truffa aggravata come quello accertato, di sequestrare beni del reo in misura “equivalente” al profitto del reato contestato. Il campo di azione di tale strumento giuridico e’ stato esteso anche ai reati tributari con la legge finanziaria del 2008.

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9 commenti a Registri e fatture falsificati: ente no profit intasca un milione di euro

  1. effebi (istroveneto) ha detto:

    fora i nomi…!

  2. dimaco ha detto:

    non posso esser che d’accordo con effebi.

  3. DiegoT ha detto:

    mi per anni go insegnado informatica in scole professionali, quando però iera de pagarme… go aspetado anche quasi un anno!

  4. Nic ha detto:

    io un sospetto ce l’ho

  5. Mike ha detto:

    I nomi non sono segreti, il TG3 delle 14 li ha dati. Se non altro il nome dell’Ente e di due persone.

  6. Sw ha detto:

    non si sa quale ente è? ma xe no profit tutti questi che organizza i corsi del fse?

  7. Sw ha detto:

    ah, l’ha appena ridettoil tg3, la LED di Addotion road aka via della zonta.. boh, mai sentì..

  8. massimilianoR ha detto:

    praticamente la versiòn moderna dei soliti “trapolèri”… 😉

  9. massimilianoR ha detto:

    ..o intrallazzadòri.. o futizzadòri…

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