Convenzione tra Ass e Consorzio universitario per l’assistenza medica agli studenti

Il presidente del Consorzio universitario di Gorizia, Rodolfo Ziberna, ed il direttore generale dell’Azienda Sanitaria n. 2 Isontina, Gianni Cortiula, hanno sottoscritto una convenzione volta ad assicurare l’assistenza medico generica agli studenti universitari frequentanti corsi nella sede di Gorizia e residenti fuori dall’ambito territoriale della nostra Azienda sanitaria. Questi studenti, infatti, avendo il proprio medico di base nella città di residenza, spesso a centinaia di chilometri di distanza, sono costretti a rivolgersi ai medici con costi elevati.

L’assistenza medica sarà fornita verrà prestata dal dott. Vincenzo Zampetti e dalla dott.ssa Elisabetta Zappalà che hanno confermato la loro disponibilità a farsi carico di tale assistenza nei loro studi medici con le modalità di accesso riservata agli assistiti dei medici in questione.
Per ogni visita ambulatoriale l’assistito corrisponderà al medico che ha effettuato la prestazione il corrispettivo di Euro 15,00 per visita ambulatoriale e di Euro 25,00 per visita domiciliare, previo rilascio della relativa ricevuta fiscale. Lo studente avrà poi il diritto di farsi rimborsare anche questa somma presentando la ricevuta all’ASS appartenente.

“A nome dei soci del Consorzio ma anche degli studenti – ha affermato il presidente Ziberna – desidero ringraziare per la sua sensibilità e collaborazione il direttore generale Cortiula, determinante per risolvere ogni problema sorto, ed i medici Zampetti e Zappalà che si sono resi disponibili a prestare il servizio.”
“Lo scopo del Consorzio universitario – ha aggiunto Ziberna – è anche quello di creare le condizioni affinché gli studenti, il vero patrimonio dell’università, possano fruire di tutti i servizi di cui hanno bisogno. Oggi colmiamo una lacuna nel delicato ed importante ambito della salute. In questo senso aggiungo che il Consorzio ha deciso di farsi carico degli oneri di residenzialità, per i quindici giorni di chiusura della Casa dello Studente, per quegli studenti che a causa delle condizioni economiche non saranno in grado di fare rientro presso le loro famiglie.”