12 Maggio 2010

Le dichiarazioni di Ballaman dimostrano che per i nostri politici il nucleare è più che altro una questione di soldi

Bisogna ringraziare il presidente del Consiglio regionale, Ballaman, per la sua recente esternazione favorevole ad una centrale nucleare in Friuli Venezia Giulia, perché insieme alle reazioni suscitate da più parti, ha permesso se non altro di chiarire alcune cose.

Si è potuto apprendere infatti che la Lega Nord, per bocca del segretario regionale Fontanini, è favorevole alle centrali nucleari, ma non nella nostra regione, perché sismica e già sede di due grandi centrali (Monfalcone e Torviscosa) sottoutilizzate. Il che, peraltro, è vero.
Fontanini e la Lega Nord, quindi, condividono la strategia del presidente Tondo, che punta a partecipare al progetto per il raddoppio della centrale di Krško: ecco i veri portabandiera della “sindrome di Nimby”!
Ballaman, però, aveva (giustamente) ricordato che anche Krško è zona sismica, ragion per cui – aggiungiamo noi – andare a costruire lì una seconda centrale non pare molto intelligente. Non per nulla, gli austriaci da una trentina d’anni cercano di convincere la Slovenia a chiudere la centrale che c’è già, anziché offrirsi di collaborare a costruirne una in più…

Per certi nostri politici, invece, il nucleare è più che altro questione di soldi: Ballaman infatti ritiene che l’insediamento di una centrale in Friuli Venezia Giulia sarebbe accettabile in cambio di uno sconto del 20% sulle bollette dell’elettricità per i cittadini della Regione (immigrati esclusi, quindi, par di capire). Un po’ di soldi e si digerisce qualunque cosa, insomma: anche impianti pericolosi, i quali producono scorie che non si sa dove mettere, costano una barca di quattrini e non risolveranno alcun problema, né energetico, né economico, tanto meno ambientale.

Ballaman vorrebbe anche che “i cittadini valutino, si esprimano direttamente, magari con un referendum”. Sacrosanto: peccato che i suoi colleghi della maggioranza regionale facciano orecchie da mercante e accettino una legge statale sulla localizzazione delle centrali nucleari che invade pesantemente – con procedure autoritarie e “militarizzate” – le competenze delle Regioni e i diritti delle comunità locali (mica male per i sostenitori della riforma “federalista”!).

In realtà, la preoccupazione principale della classe politica locale pare quella di compiacere in ogni modo Confindustria, che com’è noto punta ad acquisire lucrose commesse dai grandi programmi governativi (e regionali): si tratti di autostrade, TAV, centrali nucleari o altro, tutto va bene purché si tratti di investimenti pagati o garantiti dal denaro pubblico, cioè dai contribuenti. Non per nulla il presidente Luci ha di recente confermato il favore di Confindustria Udine sia per la partecipazione della Regione nel raddoppio di Krško, sia per “soluzioni locali”.

Non sorprende, in un contesto del genere, che la chiacchiera politica prevalente eviti accuratamente di affrontare i veri problemi implicati dal ritorno al nucleare: l’esaurimento delle riserve di uranio nel giro di pochi decenni (uranio che l’Italia dovrebbe comunque importare, come accade con il gas e il petrolio…), i costi altissimi degli impianti di “terza generazione” scelti dal Governo (il Dipartimento dell’energia USA stima un costo del kilowattora nucleare superiore a tutte le altre fonti, eolico compreso!), la tuttora irrisolta questione delle scorie radioattive, e così via.
Meglio tralasciare argomenti del genere, che rischiano di incrinare nelle deboli menti del popolo la fede dogmatica nel verbo nuclearista propugnato dal capo del Governo…

Dario Predonzan
Responsabile Energia e trasporti
WWF Friuli Venezia Giulia

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2 commenti a Le dichiarazioni di Ballaman dimostrano che per i nostri politici il nucleare è più che altro una questione di soldi

  1. Sacrabolt ha detto:

    Problema delle scorie? Niente paura: nei titoli dei giornali di ieri “72 scienziati e…” fimano un appello pro-nucleare indirizzato a Bersani, peccato che poi a scorrere la lista gli scienziati siano in quattro, il resto “manager”, parlamentari e giornalisti che notoriamente trascrivono le veline confindustriali.

  2. muschio ha detto:

    @scarabolt…hai ragione ho letto pure io la lettere degli illuminati!metà svolgono attività direttamente collegate con il nucleare!!!proprio scienziati imparziali!!ma soprattutto credibili!:-)

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