Trieste Tra le commoventi storie della rubrica “L’emozionante vita triestina”, pubblichiamo un comunicato della Polizia Municipale. Da notare lo stile dello scrivente capace di raggiungere un’enfasi che tracima nel paradosso. Come quando: “dopo un’attenta osservazione dei più piccoli particolari, emerge che i documenti sono palesemente falsi”.
Insomma, limitandoci ai fatti, hanno beccato un clandestino che tentava di raggirare i controlli mascherando la sua vera identità.
Ma l’avvincente racconto trascende la semplicità dell’accaduto. Esalta la “memoria” e il “colpo d’occhio” del fido sottoufficiale. Grazie a lui, l’ordine e la disciplina possono tornare a regnare sovrane tra le vie tergestine.
L’attacco, seppur con qualche virgola di troppo, è da Pulitzer.
Una multa non recapitata, il colpo d’occhio, e la memoria, di un sottufficiale della Polizia Municipale hanno contribuito a smascherare un immigrato clandestino che aveva falsificato tutti i suoi documenti d’identità e viveva qui a Trieste sotto falso nome. Ieri la PM lo ha rintracciato ed arrestato.
La scorsa settimana una multa ritorna all’Ufficio Contravvenzioni: il destinatario non esiste o, almeno, i dati non corrispondono all’indirizzo. Il trasgressore, un uomo di colore, aveva esibito a suo tempo agli agenti una carta d’identità e documenti di circolazione del motociclo, apparentemente in regola: si chiamava Paco Tason Rodriguez, nato a Cuba 25 anni fa. Dal Pubblico Registro Automobilistico, la PM ottiene copia dei documenti per la compravendita del motoveicolo e dopo un’attenta osservazione dei più piccoli particolari, emerge che i documenti sono palesemente falsi. Tra le carte della compravendita c’è anche un numero di cellulare che però è intestato a Paco Usengima, cubano, 25enne.
L’ultima conferma viene dall’ufficio stranieri della Questura: l’uomo è in realtà un senegalese – Diakhate Lassane – di 28 anni sul quale pende un decreto d’espulsione dal territorio nazionale, già conosciuto per esibire false generalità.L’epilogo della vicenda in questi giorni: un sottufficiale della PM nota la moto di D.L. parcheggiata in viale XX settembre e la fa rimuovere. Ieri l’uomo nota la mancanza del mezzo e, innocentemente, chiede informazioni ad una pattuglia di agenti in servizio alla Fiera di San Nicolò. Il Centro Radio, allertato in precedenza, manda subito una pattuglia che trae in arresto Lassane e lo conduce in carcere per generalità false, uso di atti falsi (articoli 496 e 489 C.P.), soggiorno illegale e inottemperanza al decreto di espulsione (D. Lgs. 286/98).
Tubi for Pulitzer