5 Ottobre 2009

Che ne sarà di noi. Parte prima: il vecchio ospedale

ospedale gorizia

Cade a pezzi, abbandonato, il vecchio ospedale di Gorizia. Parte da qui la nuova rubrica di Bora.La, dedicata agli edifici abbandonati, inutilizzati, preda del degrado.
Rientra a pieno titolo in questa categoria l’ex ospedale di via Vittorio Veneto. Era candidato a diventare sede universitaria, ad ospitare un convitto studentesco, ad essere acquistato dall’ordine dei Cavalieri di Malta. Nessuna di queste ipotesi si è finora avverata. E dal il trasferimento dell’ospedale al San Giovanni di Dio la struttura è abbandonata.
Un peccato, vista anche la posizione dell’edificio. La megastruttura si trova a meno di 100 metri dal valico confinario di San Pietro: una location ritenuta da molti strategica per la realizzazione di programmi di collaborazione transfrontaliera.
I primi a sostenere questa tesi, e la conseguente necessità di non procedere al trasloco l’ospedale, erano stati i rappresentanti del comitato Korda, sorto in memoria del senatore Darko Bratina. L’idea era quella di potenziare la collaborazione tra i nosocomi di Gorizia e di Sempeter, all’epoca distanti poco più di 500 metri. La battaglia è stata persa, come sembrano ormai defunte tutte le altre idee di utilizzo del complesso di via Vittorio Veneto.

Tag: , , , , , , .

5 commenti a Che ne sarà di noi. Parte prima: il vecchio ospedale

  1. Alessandro ha detto:

    Perchè non farci sul serio uno studentato? dovrebbero pensare seriamente agli studenti in questa cittadina, che degli studenti se ne frega altamente.
    Perchè non indire un concorso per gli studenti di architettura appena arrivati: la progettazione di uno studentato sulle macerie del vecchio ospedale. Magari recuperando la struttura. Sarebbe fantastico. Qua si preferisce spendere soldi per le cazzate tipo festival show piuttosto che investire.

  2. Mulo ha detto:

    Con tutte le famiglie sfrattate che non trovano una “location”potrebbe essere una soluzione transitoria,voi che ne dite?

  3. jacum ha detto:

    una citá senza ospedal….mah!

    e alora tuti a monfalcon o udin o triest….

    per mi l’ospedal devi esser e devi rimaner un ospedal. magari riorganizá, riasetá e ridimensioná, ma devi garantir ai goriziani un logo de riferimento in citá.

    se pol destinar aree e spazi ai studenti, se pol gaver colaborazion coi nostri fradei sloveni….

    se pol far anche un mega putanaio, ma no me par decoroxo pella contea de Görz!!!

  4. Milost ha detto:

    Be’ l’ex sanatorio che sta accanto vera in condizini ancora peggiori, per non parlare di quello che era un grandissimo, vero e proprio parco boscoso tutt’attorno, nel quale gli alberi malati sono seccati uno dopo l’altro.Passare di lì è desolante: qualche fusto seccato rimasto in piedi, tapparelle scardinate, resti di tende parasole che sventolano, intonaci che sgretolano. Non immagino lo stato degli interni, che avevano ampiezza e luminosità, ed una dignità architettonica di tutto rispetto, mille volte meglio dello squallore dell’ex civile.

  5. Serafino ha detto:

    E’ appena stato presenta l’idea di un progetto da parte di una società privata facente capo alla CIR di De Benedetti per farci un lugodegenti e sede di ricerca. La società sembra seria, l’occasione anche.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *