11 Settembre 2009

11 settembre 2001: dov’eri, cos’hai pensato e cosa ne pensi oggi

Dalla CnnIo ero in ufficio a Roma a Studenti.it. Non avevamo una tv in ufficio ed era difficile capire bene quello che succedeva, visto che i server dei di news italiani, sovraffollati, non riuscivano a trasmettere bene le loro pagine. Ho pensato che la storia non era finita, come aveva scritto qualcuno.
Oggi mi pare che la stretta su sfruttamento della paura ai fini del controllo (in senso lato) della popolazione, si sia espansa dall’America post-11 settembre anche nei nostri luoghi.

E tu?

41 commenti a 11 settembre 2001: dov’eri, cos’hai pensato e cosa ne pensi oggi

  1. Mayaliny ha detto:

    Come ho scritto prima su Twitter:

    “pensa a come siano passati veloci otto anni da quel giorno sul divano e a come non si sia risolto fondamentalmente un cazzo..”

    Ero sul mio divano per tutto il pomeriggio con la tv accesa e le porte aperte da cui arrivava il suono della tv dei miei con leggero ritardo sulla mia..

    Avevo il cellulare in mano, era un vecchio Telìt a forma di banana azzurro metallizzato, mi scrivevo con quella che sarebbe diventata la mia morosa e con quella che pensavo potesse diventarlo e che aveva una zia al lavoro al WTC.

    Penso che non si sia risolto nulla dopo 8 anni di guerra in Iraq e Afghanistan, si è preso Saddam ma l’Iraq non è un paese “sicuro”, si è andati in Afghanistan ma nemmeno quello è un Paese “sicuro”, quello che abbiamo è tanta paura in più e meno shampoo in aeroplano..

  2. Ellegi ha detto:

    Ero a casa a guardare la tv. Ricordo le telefonate frenetiche di tutti i miei amici e qualche conoscente spaventato, che chiedeva robe del tipo, ma no i se metterà a lanciar bombe atomiche adesso??

    Non è cambiato niente, anzi la situazione è peggiorata. le guerre non sono servite a niente

  3. bulow ha detto:

    ricordo un pomeriggio intero disteso sul letto con la mia morosa, nel nostro bugigattolo sul lungoticino di pavia, ad ascoltare la diretta di radio popolare, intervallata da canzoni che parlavano di new york. ricordo che dicevamo frasi tipo: adesso i nostri governi potranno giustificare qualsiasi carognata. e non ci sbagliavamo di tanto.

  4. annalisa turel ha detto:

    Ero all’università, a un corso di inglese (con lettore canadese). Qualcuno aveva tenuto il cellulare acceso e aveva ricevuto via sms notizie di quanto stava accadendo.
    Consiglio sempre Zeitgeist http://video.google.it/videoplay?docid=4684006660448941414#

  5. Andrea Luchetta ha detto:

    Visto su facebook: http://www.youtube.com/watch?v=ZkGopkKZBq0. Non ho le competenze per dire se siano cazzate o meno.
    Però le domande che pone andrebbero ascoltate

  6. Fabio Turco ha detto:

    Ero in macchina, stavo tornando da Vienna con i miei genitori. Passando vicino all’ aeroporto vidi tre aerei che stavano atterrando. Mi parve strano e tutt’ora non so se fosse stata una manovra di sicurezza o il normale traffico aereo austriaco. Qualche minuto più tardi chiamò mia sorella terrorizzata, e ci comunicò brevemente quello che stava succedendo. Era spaventata perchè il giorno 22 si sarebbe sposata e avrebbe dovuto prendere l’aereo per andare in Australia. Ricordo l’ apprensione di mio papà quando telefonò ai miei zii e loro non risposero. Non so cosa si immaginava potesse essere successo al loro, però in quel viaggio in macchina la sensazione era di stare sull’orlo della fine del mondo. Quando arrivammo dalle parti di Klagenfurt alla radio una giornalista chiese a un generale in pensione se potevano esserci obbiettivi sensibili in Carinzia…
    Quando tornai a casa ricordo che la tv in salotto trasmetteva le immagini della gente che si gettava dalle finestre, mentre sul tavolo erano disposte le bomboniere per l’imminente matrimonio.

  7. remly ha detto:

    ero a casa da solo, i miei erano in vacanza in Sardegna per i 25 anni di matrimonio. La netta sensazione è stata di assistere in diretta a un fatto che sarebbe rimasto nella storia. E così è stato. Anche se permangono tanti dubbi sulla dinamica di quell’evento e sulla legittimità delle scelte che ne sono conseguite.

  8. Ellegi ha detto:

    Mi domando dove sono adesso tutti quelli che volevano la guerra in Iraq e Afghanistan

  9. Litorale Adriatico ha detto:

    Ero al lavoro e ho ricevuto un’email da una collega che mi annunciava che una torre era crollata. Ho pensato a uno scherzo di cattivo gusto, ma quando mi sono accorto che tutti i siti di news erano bloccati, ho capito che non era così. E’ stato un evento che mi ha scosso profondamente, mi sono sentito colpito direttamente, perché per un po’ ho abitato a New York e avrei potuto esserci anch’io su quelle torri. Mi ricordo di avere pensato “adesso è guerra”, visto che quello che era accaduto era di portata molto maggiore dell’attacco di Pearl Harbor, e così è stato. Sono corso a casa e ho registrato tutti i telegiornali che parlavano di quell’argomento, conscio di trovarmi di fronte a un evento di portata storica. In seguito con quegli spezzoni ho realizzato un dvd che tengo per ricordo, insieme alle prime pagine dei giornali usciti il giorno dopo. Il mondo è cambiato da quel giorno, ma per fortuna la minaccia del terrorismo islamico è stata tenuta sotto controllo, anche grazie alla guerra in Afghanistan. A distanza di 8 anni mi rattrista la dietrologia, il compolottismo e l’antiamericanismo che quell’evento ha risvegliato nella sinistra italiana, che mi ha portato ad abbandonare quel campo politico nel quale avevo tanto creduto.

  10. Andrea Luchetta ha detto:

    Magari non è solo complottismo. Che ci siano fanatici che vedono la CIA pure dietro un rubinetto che perde, è innegabile.
    Mi sembra abbastanza chiaro, però, che alcune domande hanno creato seri dubbi sull’attendibilità della versione ufficiale sull’11/9. E accusare di complottismo ogni voce discordante non aiuta molto a far luce.
    La versione ufficiale mica deve essere un dogma

  11. bulow ha detto:

    io credo che le eventuali contraddizioni nella versione ufficiale non siano poi cosi’ rilevanti. il quadro generale per me e’ abbastanza chiaro. io la vedo cosi’:

    1) le torri e il pentagono sono venuti giu’ perche’ dei cittadini sauditi, che facevano parte di un gruppo terroristico messo in piedi dal saudita bin laden, hanno dirottato degli aerei e li hanno pilotati contro i suddetti bersagli.

    2) bin laden e’ una creatura degli americani, che lo avevano sostenuto militarmente in afganistan contro i russi. ma come accade spesso, il mostro gli e’ sfuggito di mano.

    3) saddam hussein, pur essendo un dittatore sanguinario, non c’ entrava niente con bin laden & co. il modo in cui bush e blair hanno manipolato l’ opinione pubblica dei loro paesi per giustificare l’ attacco restera’ nella storia.

    4) dopo l’ 11 settembre la qualita’ della democrazia in usa e in europa si e’ notevolmente deteriorata. per anni, chiunque occupasse una benche’ minima posizione di potere, perfino quella di capufficio, ha approfittato biecamente della paura come fenomeno sociale di massa. e’ un meccanismo psicologico studiato a fondo, quello che porta il singolo impaurito ad affidarsi ciecamente ad un’ autorita’, una qualsiasi, di solito la piu’ vicina.

    5) per quanto appena detto, dal punto di vista di chi ha progettato e realizzato l’ attacco, l’ operazione e’ stata un vero successo. infatti ha avuto l’ effetto di rendere gli usa e l’ europa meno liberi e un po’ piu’ simili ai regimi dispotici mediorientali.

    6) l’ idea di combattere i terroristi come se fossero un esercito probabilmente e’ del tutto fallimentare. inoltre e’ stato del tutto folle far passare l’ idea dello “scontro di civilta'”. in questi anni mi sono fatto l’ idea che i gruppi terroristici sono molto simili alle organizzazioni mafiose. anche se nascono e si coagulano intorno a rivendicazioni politiche, sociali o religiose, si trasformano ben presto in multinazionali del crimine. per finanziarsi trafficano in droga, e quindi entrano in contatto con le cosche. per procurarsi le armi devono rivolgersi alle cosche. alla fine si mettono in proprio e diventano cosche a tutti gli effetti. e’ successo all’ ira, all’ eta, alle farc, alle br, e anche ad al qaeda. se le cose stanno cosi’, e’ stato del tutto folle da parte degli occidentali attribuire ad al qaeda il ruolo di protagonista di uno scontro di civilta’. sarebbe stato molto piu’ saggio presentarla per quello che e’, una organizzazione criminale dedita al traffico di droga e di armi.

    7) alla fine di tutto questo delirio restano i 3000 morti di new york, i 6000 soldati americani morti in iraq e afganistan, le centinaia di migliaia di iracheni e afgani morti in seguito ad attentati terroristici o bombardamenti occidentali. e un mondo piu’ impaurito e meno libero.

  12. Ellegi ha detto:

    Ma come si può dire che la minaccia islamica è stata tenuta sotto controllo con la guerra in Afghanistan?
    Oggi è peggio di prima

  13. Litorale Adriatico ha detto:

    Bulow, ottima analisi, concordo pienamente.

  14. Litorale Adriatico ha detto:

    Ellegi, l’Afghanistan era il rifugio di al qaeda, ora i suoi esponenti più importanti sono stati usccisi o arrestati, sono convinto poi che Bin Laden stesso sia probabilmente morto nei bombardamenti nel 2002, i talebani controllano solo una zona impervia del paese. Oggi il terrorismo islamico non è peggio di prima, le organizzazioni terroristiche (al qaeda è solo un franchising, non è una vera e propria organizzazione con un vertice) non possono operare allo scoperto, devono restare in clandestinità e sono meno organizzate ed efficaci di prima.

  15. bulow ha detto:

    @ litorale adriatico

    non mi sembra proprio che la situazione in afganistan sia cosi’ idilliaca come la descrivi tu. spero solo che obama non si faccia trascinare in una escalation come johnson in vietnam.

  16. Litorale Adriatico ha detto:

    Non ho mai affermato che la situazione in Afghanistan fosse idilliaca, il mio riferimento era alla ridotta minaccia del terrorismo islamico rispetto al passato. All’interno dell’Afghanistan i problemi sono ancora gravissimi ed è difficile vedere una via d’uscita: conflitto a bassa intensità a tempo indefinito oppure escalation? I rischi in entrambi i casi sono altissimi. Però questo non ha molto a che vedere, ormai, con il terrorismo islamico.

  17. bulow ha detto:

    il fatto e’ che di afganistan ormai non si parla quasi piu’.

    da “peacereporter”

    11/09/2009
    Afghanistan, i talebani controllano il 97 per cento del territorio

    Aumentano le attività dei fondamentalisti islamici in tutto il Paese

    Otto anni dopo l’invasione dell’Afghanistan da parte delle forze internazionali guidate dagli Stati Uniti, i Talebani sono ancora presenti nel 97 per cento del Paese.
    La notizia è stata resa nota dall’Icos, un organismo internazionale che monitora la sicurezza e lo sviluppo, il quale ha presentato una mappa che mostra la diffusione dell’influenza dei Talebani anche in regioni settentrionali e occidentali in passato pacifiche, come le province di Balkh e Kunduz, situate sul confine con l’Uzbekistan e il Tagikistan.
    Nell’80 per cento dell’Afghanistan i Talebani sono una presenza stabile e permanente, che organizza attacchi una o più volte la settimana, mentre in un altro 17 per cento del territorio nazionale essi conducono comunque attività rilevanti almeno una volta al mese.
    Solo lo scorso mese il governo di Kabul aveva fornito alcuni dati sulla situazione, che mostravano come metà del Paese fosse sotto controllo talebani o ad alto rischio di attacchi.
    Le attività dei fondamentalisti islamici afgani sono aumentate notevolmente negli ultimi mesi e ora che le accuse di brogli elettorali potrebbero aumentare l’incertezza politica, l’Icos afferma che c’è il rischio di innescare ulteriori violenze.

    http://it.peacereporter.net/articolo/17744/Afghanistan,+i+talebani+controllano+il+97+per+cento+del+territorio

  18. Luigi (veneziano) ha detto:

    Solo per rilevare che la traduzione di “peacereporter” non è corretta.

    Se voi andate a leggervi il rapporto originale di Icos (http://www.icosgroup.net/modules/reports/struggle_for_kabul) noterete che quello che “peacereporter” traduce con “controllo” in realtà è definito “presenza permanente”.

    La percentuale di territorio in cui i talebani sono “permanentemente presenti” non è poi del 97%, bensì del 72%.

    Interessante notare come Icos stabilisce la “presenza permanente”: “uno o più attacchi dei rivoltosi alla settimana in una provincia costituisce una “presenza permanente””.

    Per fare un paragone: se nel corso degli anni ’70 in Italia si fosse preparata una statistica sulla “presenza permanente” dei terroristi nostrani nelle varie province d’Italia, Milano per “peacereporter” sarebbe stata “controllata” dai terroristi.

    Quanto è invece il territorio afgano realmente “controllato” dai talebani?

    Lo dice Icos stessa nel suo rapporto: “sono de facto il potere dominante in un certo numero di città e villaggi del sud”. Non è indicata una percentuale.

    Icos poi segnala anche come si potrebbe risolvere la questione, ma “peacereporter” non riporta questo pezzo: “Without appropriate resources at their disposal, NATO is not prepared for the challenge. Indeed, any real difference would require a significant troop increase numbering in the tens of thousands”.

    Capito? Per Icos ci vorrebbero “decine di migliaia” di truppe in più.

    A questo punto, si tratterebbe – traendo le conclusioni da quanto affermato da Icos – di mettere in campo una volontà politica di far ciò. Ma tutti sappiamo che oggi non esiste nessun governo – nemmeno gli USA – che vuole incrementare la propria presenza in Afganistan con “decine di migliaia” di nuovi soldati.

    Il che dimostra la miopia politico/militare di Bush e soci. La soluzione proposta da molti politici – anche occidentali – è quella di convocare un tavolo di pace assieme ai talebani.

    Personalmente rimango estremamente dubbioso sulla volontà di pace di un movimento politico/religioso/militare che chiudeva le donne in casa, vietava le televisioni e gli aquiloni, faceva esplodere gli empi monumenti buddisti del paese, lapidava la donna che faceva il bagno in un fiume senza il burka eccetera eccetera eccetera.

    Dimenticavo: l’11 settembre ero al lavoro di fronte al computer, quando un collega di un’altra sede mi ha chiamato al telefono per darmi la notizia del primo aereo. Ho acceso la TV su CNN praticamente due minuti prima del secondo schianto. A quel punto i grafici di borsa che seguo al computer hanno iniziato a crollare.

  19. bulow ha detto:

    @ luigi

    chiedo venia per non aver controllato la fonte. comunque ora ho visitato il sito di icos e ci tengo a precisare, a discolpa di peacereport, che il dato del 72%, cosi’ come tutti gli altri dati e tutte le analisi pubblicate sul sito, si riferiscono alla situazione nel novembre del 2008, cioe’ un anno fa. probabilmente peacereport ha avuto accesso al report sul 2009, che non e’ ancora stato pubblicato sul sito di icos.

  20. bulow ha detto:

    quello che colpisce, comunque, e’ la progressiva avanzata dei talebani a partire dal 2005/06.

  21. bulow ha detto:

    … e la netta sensazione che ci sia del marcio in pakistan…

  22. StripedCat ha detto:

    Ero in ufficio. Il giorno seguente era prevista una nostra conferenza stampa con gli investitori, tema: i favolosi risultati aziendali del primo semestre 2001.

    Alle prime headlines di Reuters sono corsa a cercare la tv al piano dei PR. Scendo. Invio delle mails ai contatti in verie banche newyorkesi (“stai bene?”). Ricevo delle mail confortanti “I’m on the road, on my way home”. Sotto c’e scritto “sent by blackberry”. Strano ma non ne avevo mai ricevuti prima di messaggi dal blackberry.

    Al secondo impatto con le Twin Towers mi son detta che stava per scoppiare la terza guerra mondiale. La cartina degli States con tutti gli aerei grounded e alcuni puntini ancora lampeggianti in navigazione sembrava un videogame tragico. Scambi vorticosi di email tra colleghi e amici, cercando di arbitraggiare notizie tra la City, NY e l’Europa Continentale.
    Il giorno dopo in conference call abbiamo detto agli investitori “non sappiamo ancora cosa sia successo esattamente ieri. ma nonostante la bonta’ dei risultati aziendali che stiamo per presentarvi, crediamo sia opportuno darvi un profit warning: questo evento e’ senza precedenti”.

  23. bulow ha detto:

    giusto per mostrare che peacereporter non ha sparato percentuali a caso:

    http://www.icosmaps.net/

  24. DaVeTheWaVe ha detto:

    ero in auto e per radio sento la notizia, confusa. arrivo in ufficio dalla “splendida” Luxa, avverto i colleghi che c’è un casino, apriamo subito la tv col satellite. abbiamo visto assieme il secondo schianto… poi tutto il giorno a registrare e mettere su internet i video. ma era tutto intasato…
    EDIT: vedo adesso su repubblica: http://www.repubblica.it/interstitial/interstitial1694197.html

  25. chinaski ha detto:

    be’, domani e’ di nuovo l’ 11 settembre. in afghanistan le cose non stanno andando tanto bene. in usa un pastore battista vuole bruciare un corano a ground zero. barack obama annaspa. mi tornano in mente le parole di eisenhower nel suo discorso di addio alla nazione nel 1961:

    “[…] dobbiamo guardarci le spalle contro l’acquisizione di influenze che non danno garanzie, sia palesi che occulte, esercitate dal complesso militare-industriale. Il potenziale per l’ascesa disastrosa di poteri che scavalcano la loro sede e le loro prerogative esiste ora e persisterà in futuro.

    Non dobbiamo mai permettere che il peso di questa combinazione di poteri metta in pericolo le nostre libertà o processi democratici. Non dobbiamo presumere che nessun diritto sia dato per garantito. Soltanto un popolo di cittadini allerta e consapevole può esercitare un adeguato compromesso tra l’enorme macchina industriale e militare di difesa ed i nostri metodi pacifici ed obiettivi a lungo termine in modo che sia la sicurezza che la libertà possano prosperare assieme.”

  26. chinaski ha detto:

    masters of war (pearl jam – bob dylan’s cover)

    http://www.youtube.com/watch?v=6ShRIOIeuSE

  27. capitan alcol ha detto:

    Penso di essermi perso 9 anni da qualche parte ed accorgermene solo ora. Mi sembra ieri.

  28. alpino ha detto:

    un sincero ricordo a tutte le vittime e la dannazione eterna per gli attentatori e tutti i loro discendenti.

  29. dimaco ha detto:

    io eri un fabbrica a manzano. ricordo il “capo” che ci disse di non pensare a quelle stupidaggini e di tornare a lavorare.

  30. alpino ha detto:

    dimaco sei il primo che dice ero in fabbrica a Manzano, leggendo i post precedenti nessuno era in regione tutti stavano facendo cose super impegnate in luoghi sparsi per il mondo (mi pare così strano)..io ero appena rientrato in caserma (cividale), ci fecero correre in armeria per l’assegnazione dell’arma personale, ci venne dato un permesso sino alle 11 per andare a casa a prendere quanto serviva per restare pronti al “pronto impiego” sine die..era la prima volta che vedevo i volti dei marescialli completamente sperduti, incapaci di comprendere cosa sarebbe potuto accadere..l’allarme e la sicurezza della caserma salì a Bravo e per breve tempo a Charlie in attesa di maggiori informazioni nei giorni a seguire…poco dopo iniziarono i pattugliamenti armati negli aereoporti e nei punti sensibili.
    La notte tra l’11 ed il 12 tutti ci chiedevamo cosa sarebbe accaduto e ammetto che un po’ di fifa c’era…

  31. dimaco ha detto:

    beh alpino, bisogna pur campare. Io a quell’ora ero in fabbrica a lavorare. cosa c’è di tanto strano?

  32. capitan alcol ha detto:

    Solo a me quello che è successo a dimaco non mi stupisce? 😉

  33. alpino ha detto:

    nulla di strano dimaco anzi forse l’unico normale..non so perchè leggendo i post precedenti c’era qualcosa che non mi convinceva

  34. dimaco ha detto:

    mi pare ci sono post di altra gente che era al lavoro. (in ufficio). po dove volete che stia uno di 30 anni con iglia a carico a quell’ora? Avrei preferito ovviamnte essere al sherlock.

  35. capitan alcol ha detto:

    Un cosa che ricordo bene c’è.
    Il disgusto che provavo durante la diretta verso i telegiornalisti che ci/si informavano sull’andamento delle borse. Tendo a rimuovere colpevolmente alcune cose veramente schifose, questa spero di portarmela dietro a lungo.

  36. omo vespa ha detto:

    iero ancora in pausa, gavevo fini de magnar e vedevo de sbieco in television qualcosa con fogo e gratazeli. per un momento pensavo che iera un film. qualchedun ga ziga una roba e se gavemo trova tuti a 50 cm de la television. me giro e son diese ani piu vecio. ma va in maolora.

  37. Bibliotopa ha detto:

    ero andata all’Universaltecnica ( che non c’è più), nella sezione alta fedeltà ( che non c ‘è più) per comprare qualcosa o più probabilmente cambiare qualcosa nell’abbonamento a Tele+ ( perchè non c’era ancora Sky). E nei televisori accesi, era il primo pomeriggio, vidi le immagini che mi sembrarono al momento un telefilm..doveva essere la CNN.

  38. chinaski ha detto:

    dopo l’ intervento di alpino, immagino di dover spiegare perche’ l’ 11 settembre 2001 mi trovassi a pavia invece che a trieste (l’ anno scorso il mio nick era bulow). allora: mi trovavo a pavia perche’ mia morosa (che poi e’ diventata mia moglie) aveva deciso di trasferirsi da me a trieste. ero andato a pavia con la mia panda color “rosso ravenna” per prendere le sue cose. basta come alibi?

  39. chinaski ha detto:

    purtroppo non ho conservato i biglietti dell’ autostrada

  40. dimaco ha detto:

    ma davvero esiste una donna che abbia avuto il coraggio di trasferirsi a trieste?
    ti crediamo sula parola, il pradosso è talmente grande che non servono prove.

  41. chinaski ha detto:

    potrei dire che e’ merito del mio fascino 😀

    piu’ semplicemente, dovresti vedere pavia. chi vive qua non ha idea dell’ umidita’ che c’e’ da quelle parti, cinque sotto zero con la nebbia che ti penetra fin dentro casa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *