28 Maggio 2008

Ridotte nelle scuole slovene le ore di italiano

Il Ministero sloveno taglia le ore di italiano. Brulc chiede di potenziarne l’insegnamento.
Alla polemica sulla recente decisione della giunta-Romoli di ridurre le affissioni in lingua slovena si contrappone la lettera che nei giorni scorsi il sindaco di Nova Gorica ha inviato al Ministero dell’Istruzione. Sotto accusa la decisione di abolire l’insegnamento dell’italiano nelle scuole tecniche e professionali. “Siamo in un’area in cui siamo a contatto quotidiano con la lingua italiana – spiega Brulc -. Per un buon vicinato il Comune intende incentivare la conoscenza dell’italiano. Parliamo di dialogo interculturale e non diamo i mezzi giusti agli studenti”.

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6 commenti a Ridotte nelle scuole slovene le ore di italiano

  1. Pinco Panco ha detto:

    Aggiungo io i vostri commenti che avete diligentemente meditato in merito alla questione manifesti ma che qui, di fronte a una situazione analoga e speculare, latitano.

    Assurdo il comportamento su queste cose. Come se non sapessimo parlare almeno due lingue, che poi si tratti di italiano, sloveno, friulano, tedesco o inglese poco importa – almeno per chi cerca di osservare le cose da un profilo intelligente.
    che tristezza…ecco veramente la Gorizia vecchia… una citta` chiusa retrograda intollerante…
    fa paura l’ignoranza di chi si ostina ad emarginare il vicino di casa o semplicemente il diverso… la conoscenza di un altra lingua e cultura e` considerata ricchezza in qualsiasi altra parte del mondo.. ma non qui… poi pero` si sbandiera il simbolo dell’Unione Europea? Uniti… ma dove??? non a Gorizia… certo che le persone sono rimaste veramente indietro con i tempi…
    E’ veramente triste che ci siano ancora persone dalla mente tanto ottusa e limitata da non capire che una cosa in piu` e` meglio di una cosa in meno. Gli insegnamenti bisognerebbe farli in tante lingue, non solo in quelle locali, per abituare e stimolare la gente ad aprire i suoi orizzonti!
    Le considerazioni sulle geniali menti che l’hanno concepita, e su chi bisbiglia vergognandosi un po’ che non e` poi cosi` sbagliato, le risparmio, tanto le cose parlano da sole.

    Grazie per le vostre estremamente sagge parole, non avrei saputo trovarne di migliori per commentare questa notizia, grazie di cuore.

  2. brez besed - senza parole ha detto:

    ma come.. non ne fanno una questione di quartiere a “Nuova Goricia”?
    pienamente daccordo con pinco panco

  3. AnnA ha detto:

    Personalmente trovo vergognoso che ci si aspetti sempre che gli sloveni parlino italiano e mai viceversa (e praticamente in nessuna scuola italiana QUI si insegna lo sloveno). C’è solo da vergognarsi (del resto l’intera politica dello studio delle lingue straniere in Italia è pietosa).

  4. VeroGoriziano ha detto:

    Entrando in un negozio o bar di NovaGorica, cerco sempre di parlare in inglese. Purtroppo non conosco lo sloveno, e ritengo superbo e colonialista parlare in italiano.
    Poi, a volte, mi si risponde in italiano, e allora va bene. Ma l’apertura deve partire dall’altro.

  5. zinzinna ha detto:

    ANCHE QUESTA NOVITA’ DALLA SLOVENIA MI FA TRISTEZZA…
    Cmq per chi non lo sa,in Slovenia si studia oltre alle altre lingue anche l’Italiano come seconda lingua straniera dopo l’inglese (come obbligo) almeno nelle zone limitrofe… la slovenia riduce le ore d’insegnamento ed il sindaco Brulc giustamente non concorda…
    ricordo che in Italia o meglio nelle zone frontaliere lo sloveno NON è presente tra le materie in studio nemmeno come terza o quarta lingua straniera (per gli istituti italiani)e che il Sindaco ha intenzione (come si evince dai precedenti articoli) di emarginare anche la minoranza (che poi se vogliamo tanto minoranza non è…pensiamo solo x esempio alla derivazione del nome Gorizia – Gorica – collina in lingua slovena, giusto per testimoniare la “poca” minoranza presente qui da secoli e secoli)…

  6. Diego ha detto:

    Scusatemi..non datemi del colonialista perchè non lo sono, vedete però il discorso da un punto di vista più ampio… Non voglio fare il nazionalista, però è l’Italia che fa da polo di attrattiva per la Slovenia e per la maggior parte dei paesi dell’ex-Jugoslavia. Loro preferiscono studiare l’italiano poichè rappresenta (o rappresenterebbe) un naturale sbocco (culturale, commerciale, economico, politico, ecc). L’Italia esercita una grande influenza sulla slovenia e su tutti i paesi balcanici, come fanno ad esempio la Germania, la Francia e la Russia per ragioni storiche. L’italiano risulta essere così una lingua importante.
    Questa “importanza” e questa influenza deve però essere riconosciuta e alimentata: ovviamente una notizia del genere arriva in seguito a una mossa politica assolutamente stupida, datemi una ragione valida per giustificare la riduzione dei manifesti scritti anche in sloveno. Con una azione del genere si dichiara politicamente ai cittadini di origine slovena che abitano a Gorizia che le loro origini e la loro cultura “non è così importante” allora i manifesti leggeteveli in italiano.
    Con una tale dichiarazione, vedo “giusto”, meglio giustificabile, la riduzione delle ore di insegnamento dell’italiano.

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