29 Ottobre 2007

Tricolore spento sul Sabotino, non ci sono i soldi per ripristinarlo

Si spegne il Tricolore sul Sabotino. E non ci sono i fondi per riaccendere le lampadine rosse, bianche e verdi.
E’ partito da un’interpellanza presentata nella seduta di ieri dal consigliere comunale di Alleanza nazionale, Lorenzo Lusina, il resoconto del sindaco Romoli sulle condizioni della caserma sul monte Sabotino. Lusina ha infatti chiesto al primo cittadino di attivarsi per il ripristino del Tricolore. Ma la competenza – come ha risposto il sindaco – è della Brigata di cavalleria Pozzuolo che, a quanto pare, di fronte ad un impianto elettrico piuttosto vecchio, non ha i fondi necessari per intervenire.

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31 commenti a Tricolore spento sul Sabotino, non ci sono i soldi per ripristinarlo

  1. Alessio ha detto:

    E’ più bello da vedere un tricolore fatto con le lampadine o una scritta Nas Tito o Nas Slo fatta con le pietre?

  2. Franz ha detto:

    Direi il Tricolore, almeno non è in bianco e nero 😉

  3. Alessio ha detto:

    Piace di più anche a me, solo che non si può cambiare la posizione delle lampadine a seconda del momento sennò perde significato 😉

  4. Vero Goriziano ha detto:

    Direi che il tricolore di lampadine se lo può pagare AN con i suoi soldi…
    E il sindaco di Nova Gorica dovrebbe controllare con più fermezza l’area delle scritte.

  5. evola ha detto:

    allora per cosa vuoi spendere per fare feste alla transalpina???

  6. Mamamia ha detto:

    Te secca se de tanto in tanto stropemo qualche buso in strada o cambiemo lampadine ai lampioni in città?

  7. red_zone ha detto:

    Mamma mia in che cosa vi perdete……

  8. Mamamia ha detto:

    Ma possibile che non esistano problemi più importanti a cui pensare?

  9. Mamamia ha detto:

    Ma possibile che non esistano problemi più importanti a cui pensare?

  10. Alessio ha detto:

    Veramente in queste cose si perdono i consiglieri comunali……

  11. red_zone ha detto:

    Ancora peggio..
    Ci son problemi ben più gravi di tre luci del *****!

  12. GattaCiCova ha detto:

    Vuoi vedere che ci sarà qualcuno che chiederà di intervenire coi soldi del Fondo Gorizia? Accetto scommesse..

  13. zava ha detto:

    NOTO CON PROFONDO DISAPPUNTO QUANTI GORIZIani DIMENTICHINO CHE SU QUEL COLLE, GIOVANI ITALIANI HANNO VERSATO IL LORO SANGUE PER CONQUISTARE, DIFENDERE E MANTENERE “SANTA GORIZIA” COME ALLORA VENIVA DEFINITA, ITALIANA.
    QUELLE LAMPADINE DA SEMPRE HANNO SIGNIFICATO L’ITALIANITA’ DI GORIZIA E LA SACRALITA’ DI QUEL LEMBO DI CONFINE E NON SERVE ESSERE DI DESTRA O DI SINISTRA PER RISPETTARNE IL VALORE E ONORARNE IL SIGNIFICATO, E’ SUFFICIENTE ESSERE UN POCO ITALIANI ED ESSERE ORGOGLIOSI DI ESSERLO, PER RENDERE MERITO AI SACRIFICI DEI NOSTRI PADRI E NONNI.
    SI FANNO COLLETTE PER INFINITE COSE, GIUSTISSIME MA CHE STANNO LONTANE MIGLIAIA DI CHILOMETRI DA NOI: UNA VOLTA TANTO SI POTREBBE PROPORRE UNA RACCOLTA PER RIPRISTINARE E MAGARI POTENZIARE QUELLE LAMPADINE, CHE CI HANNO DIFESO PER ANNI DALL’OLTRAGGIO PORTATO DAI TITINI, ANCHE NOSTRANI, CON QUELLA SCRITTA RICORRENTE SU MOLTI COLLI D’OLTRE CONFINE.

  14. marco ha detto:

    su internet non si scrive in maiusolo, equivale ad urlare…

  15. Alessio ha detto:

    Noto che c’è qualcuno che crede esista ancora la Jugoslavia.
    Domani è il giorno dei morti, per favore, ricordiamoli senza strumentalizzarli.

  16. Alessio ha detto:

    Noto che c’è qualcuno che crede esista ancora la Jugoslavia.
    Domani è il giorno dei morti, per favore, ricordiamoli senza strumentalizzarli.

  17. GattaCiCova ha detto:

    @ZAVA
    Guarda che su quel colle non è stata combattuta nessuna guerra, ma nemmeno qualche scaramuccia, nel secondo conflitto.
    Casomai nella prima, ma era contro gli austriaci. E i Titini ancora non esistevano.
    Ti faccio notare poi che i Titini erano nostri alleati nel secondo conflitto contro i Fascisti ed i Nazisti. Padri e nonni sono morti in questi frangenti.
    Se vuoi riferirti poi alla storia sucessiva alla seconda guerra, quella relativa al fatto che Gorizia poteva essere annessa alla Yugoslavia, è solo perchè c’è stato un forte movimento di resistenza, anche combattuto, da parte italiana al Fascismo che abbiamo potuto dire la nostra come italiani al tavolo di pace.
    E’ questa la storia, non le cazzate.

  18. Mamamia ha detto:

    @ zava:
    ai molti giovani che hanno versato il sangue su quel colle molto probabilmente fregava zero della santa Gorizia.Loro purtroppo sono stati la cosidetta carne da macello.
    Per quel che riguarda l’orgoglio di essere italiani…stendiamo un velo pietoso.
    Una curiosità:come mai GORIZIani lo hai scritto così?

  19. Italiana doc ha detto:

    @ zava:
    Non sono più orgogliosa di essere italiana di quanto non potrei esserlo per qualsiasi altra nazionalità. Alcuni aspetti di questa “italianità” mi piacciono di più, altri meno – quelli positivi cerco di trasmetterli ai miei figli, perché diventino delle belle persone e portino dentro di sé i risvolti più positivi della nostra cultura, seppur come parte integrante di un “essere umano” che spero diventi qualcosa di più di un “essere italiano”, “essere francese”, “essere sloveno”, ecc… tutte definizioni secondo me limitanti, se si pensa agli orizzonti vastissimi di questo nostro mondo.
    Non si tratta di mancanza di rispetto per chi ha versato quel sangue, ma di disprezzo per chi, in qualsiasi guerra, fa versare il sangue degli altri, trincerandosi dietro belle parole e ideologie fasulle.
    I confini sono stati creati con delle guerre – non così le diverse identità nazionali e linguistiche, che sono sempre esistite, a volte coesistite in pace.
    Un consiglio: prova a leggere “Il gelso dei Fabiani”. Forse può aiutarti a capire un po’ di più la vera identità di questa Gorizia che tu vuoi solo ed esclusivamente italiana, in un modo irreale, anacronistico e risorgimentale.

  20. GattaCiCova ha detto:

    Quando dici “dittatore – sterminatore” ti riferisci a Mussolini, vero?

  21. ale ha detto:

    simpatica battuta, gattacicova.
    Peccato che come sterminatore mussolini era proprio uno sfigato in confronto al “nas” di cui stavo parlando. E qui non e’ questione di politica o storia interpretata male: e’ matematica (purtroppo)
    E se non l’avessi capito (perche’sono sicuro che sai leggere) sul sabotino ci sono tre colori il verde, il bianco e il rosso che se sono illuminati forse inquinerebbero un po’ il cielo notturno sloveno e vicino, ogni tanto, c’e’ una scritta che invece inafama il popolo goriziano. Quindi cerchiamo di essere un po’ obbiettivi e fare le dovute differenze tra dittatori e bandiere.
    Diverso sarebbe il discorso (e ti darei ragione) se al posto del Tricolore ci sarebbe la scritta DUX.

  22. ale ha detto:

    simpatica battuta, gattacicova.
    Peccato che come sterminatore mussolini era proprio uno sfigato in confronto al “nas” di cui stavo parlando. E qui non e’ questione di politica o storia interpretata male: e’ matematica (purtroppo)
    E se non l’avessi capito (perche’sono sicuro che sai leggere) sul sabotino ci sono tre colori il verde, il bianco e il rosso che se sono illuminati forse inquinerebbero un po’ il cielo notturno sloveno e vicino, ogni tanto, c’e’ una scritta che invece inafama il popolo goriziano. Quindi cerchiamo di essere un po’ obbiettivi e fare le dovute differenze tra dittatori e bandiere.
    Diverso sarebbe il discorso (e ti darei ragione) se al posto del Tricolore ci sarebbe la scritta DUX.

  23. ale ha detto:

    signori miei, una bandiera che sventola o si illumina non puo’ assolutamnete far male a nessun popolo , invece l’insistente ricordo di un dittatore-sterminatore risveglia negli animi oltre che a ricordi di morte anche sentimenti di odio tra i popoli in questione. Questo e’ il vero problema di fondo. E la scritta sopra il sabotino che domina gorizia e ogni tanto riappare non e’ certo segno di patriotismo sloveno ma di disprezzo verso quello italiano e il suo popolo. Quindi se qualcuno decide di far colletta per cambiare le lampadine mi contatti pure, saro’ ben felice di contribuire.
    ps : a parte le battute di Vero Goriziano penso che An sia ben disposta a pagare di tasca sua anche se non e’ assolutamente giusto.

  24. Alessio ha detto:

    Quindi nulla in contrario se riscrivono Nas Slo o meglio ancora Nas Fido 🙂 ?

  25. GattaCiCova ha detto:

    Non ho capito l’accenno alla matematica..
    Quando c’era Tito io in yugo ci andavo, a cena in gostilne private, al mare il dalmazia, a far benzina.. non parlo sloveno nè croato, non ho visto dittatura, non sono mai stato maltrattato, anche quando mi hanno fermato oltre l’area di valenza del lasciapassare. Faccio fatica a comprendere a cosa ti riferici.. Tito è una figura che nella storiografia del novecento occupa una posizione sempre più importante ad opera di studiosi occidentali, è ritenuto l’ideatore del movimento dei paesi non allineati che hanno contribuito allo scongelamento dei rapporti tra i blocchi ed è stato il punto di riferimento per i numerosi paesi che uscivano dal colonialismo.
    E ti dici che c’è una scritta che “infama il popolo goriziano”?? Io faccio parte di questo “popolo” e non mi sento affato infamato.
    Piuttosto mi è capitato di dover abbassare lo sguardo quando un vecchietto di Idria che faceva il guardiano di un piccolo museo, mi faceva vedere la sua mano senza tre dita e mi diceva che le aveva perse nella guerra in abissinia e per questo riceveva una misera pensione dallo stato italiano. E mi chiedeva come mai a Gorizia pochi si indignano per i raduni della X Mas.
    Li davvero non ho avuto parole per scusare il “popolo” goriziano.

  26. ale ha detto:

    scusa gattacicova ma evidentemente eri troppo impegnato a mangiare lubianske e palacinke a pochi dinari (bei tempi) per non aver mai sentito parlare del ” Massacro di bleiburg” , oppure dei gualg titini di “Borovnica”, o di quello di “Goli otok” o ancora “Siska” e c’e’ ne sarebbero altri ma gia’ qui la matematica che non e’ un opinione mi sta dando ragione perche’ si parla di migliaia di deportati e morti durante e, quello che e’ ancora piu’ grave, dopo la guerra. E ricordati che la grande yugoslavia unita stava in piedi proprio grazie a tito con legnate per tutti quelli che non erano daccordo. Si e’ visto poi che fine ha fatto la greater yugoslavja.
    E poi, ma che ciuffolo di punto di riferimento per popoli che uscivano dal colonialismo stai parlando? Se proprio Tito (anzi lo scrivo in piccolo) tito ne ha colonizzati con la fame e le frustate addirittura decine.
    Vedi, gattacicova , la differenza tra le sinistre e le destre (civili) la trovi effettivamente leggendo queste discussioni: mentre la destra non ha mai( o quasi) rinnegato le nefandezze del nazi-fascismo, la sinistra oltre a non ammettere mai le atrocita’ commesse dal comunismo, addirittura ne osanna i benefici di quelle che e’ impossibile negare.
    Se poi vogliamo continuare a mangiare cevapcici piuttosto che datteri a bon prezzo allora sono daccordo con te. Ci si vede dalla Zogica.

  27. GattaCiCova ha detto:

    Ma stai parlando di qualcosina che in genere viene chiamata Seconda Guerra Mondiale? Una cosa che, secondo te, si è combattuta a “cappa e spada” tra ordini cavallereschi?
    La tua, è l’idea per cui la storia comincia dal punto che meglio va a genio negando azioni e reazioni. In questo modo la colpa è sempre di chi reagisce e mai di chi invade. La “guerra giusta” da una parte e dall’altra solo nofandezze. E’ la lettura per cui i vietnamiti hanno commesso efferati delitti nel tentativo di mandare a casa francesi ed americani che erano li a riscaldare col napalm i loro freddi inverni, e quella che porta a dire che per i massacri dei buoni si tratta solo di spiacevoli “effetti collaterali” mentre per i cattivi si tratta di stragi.
    Eh certo, è notorio che in Yugoslavia la guerra di liberazione è stata una passeggiata ed i nemici esterni ed interni alleati coi nazisti si sono sempre comportati come “dio comanda” ed anzi, avevano a cuore il destino degli invasi, vuoi mettere.. E poi, che diamine, si tratta di invasi che hanno combattuto per il comunismo, mica per mandare a casa Hitler e Mussolini, perciò già questo li mette tra gli infernali e proprio perciò non potevano non commettere atrocità.
    Purtroppo, invece la storia non comincia mai dove meglio ci pare, dove ci fa più comodo. Non c’è nessun tentativo da parte mia di negare fatti ed episodi precisi, ma di collocarli nel contesto concreto e reale, questo si. E’ questa la differenza. Per esempio studiare a tavolino e programmare uno sterminio in nome di una presunta supremazia è cosa molto diversa dalla reazione e dalla vendetta di gruppi, in guerra tra loro, che hanno accumulato anni di odio e voglie di rivalsa.
    Il tuo metodo di leggere la storia ha un fine. Non è la lettura dei fatti concatenati tra loro, con nessi ed implicazioni, è l’elenco di episodi a dimostrazione di una tesi. Quella che siccome erano comunisti allora erano massacratori. E’ un metodo che per la destra funziona sempre, è un modo di essere, direi. Ma per fortuna in Europa l’antifascismo è ancora un valore ed il revisionismo all’italiana una barzelletta.

  28. ale ha detto:

    “Ma per fortuna in Europa l’antifascismo è ancora un valore ”
    Un valore sicuramente giusto ma ormai obsoleto in quanto il fascismo non esiste piu’ da un pezzo mentre il cancro comunista purtroppo esiste e come se esiste e purtroppo in tutto il mondo con sopprusi e violenze quotidiane (corea-cuba-myanmar-cina-ecc.) e fino a che ci saranno ideali come i tuoi queste dittature esisteranno sempre.
    Per tua informazione, la tragedia delle foibe ( o rinneghi anche quella?) del nostro popolo e’ accaduta DOPO la fine della guerra e per mano di una assassino di nome Tito.
    Comunque fino ad ora e’ stato un piacere dialogare con te ma a questo punto mi fermo
    qui perche’ in certi tuoi passaggi mi sembra di leggere le stesse convinzioni di certi estremisti di destra che rinnegano l’olocausto (al contrario).
    ciao

  29. GattaCiCova ha detto:

    ..assolutamente, non mi nascondo niente, le foibe sono un fatto reale. Ma anche quello va letto all’interno di un contesto, che è preciso, non ondivago a seconda delle convenienze. Molte delle cose che fanno orrore in una situazione di pace sono invece purtroppo consuete in situazioni di guerra.
    Per chiarire meglio ciò che intendo ti riporto semplicemente un passo di una ricerca molto ben documentata di Philip Cohen in “Serbia’s secret war” libro, che mi risulti, non tradotto in italiano. Ecco il passo:
    “…Già nel giugno’41 il governo ustascia ordinò l’arresto di massa degli Ebrei che vennero deportati nel campo di sterminio di Jadovno, nelle montagne del Velebit , e nell’isola di Pag. A Pag gli ustascia crearono due lager, Slano e Metajna. Essi vennero inaugurati non da un ustascia, ma da
    Jure Crljenko, il locale fondatore dello Zbor di Ljotic, il partito nazista serbo.
    Il lagher di Slano fu diviso fra un campo croato ed un campo serbo; gli oppositori croati e gli Zingari venivano inviati
    al lager serbo, gli Ebrei e gli oppositori serbi a quello croato. I primi Ebrei arrivarono a Pag il 24 giugno 1941.
    La popolazione di Pag inorridita dai massacri degli ustascia chiese l’intervento degli Italiani.
    Gli Italiani, dopo la firma dell’Accordo con Pavelic, entrarono a Pag, chiusero i
    campi ustascia e deportarono gli Ebrei ad Arbe, dove li rinchiusero nel loro lager assieme agli Sloveni e Croati rastrellati dall’esercito italiano nelle zone di guerriglia. Furono poi consegnati ai tedeschi.”
    Ed ecco il passo più importante e quasi sconosciuto in Italia:
    “Nell’agosto 1941 il comandante del V Corpo d’Armata italiano, generale Balocco, fece disseppellire i cadaveri di Pag e li fece bruciare. Nelle tre fosse comuni a Siano si
    trovarono 791 cadaveri, 407 di maschi, 293 di femmine e di 91 bambini. Ai primi di settembre 1941 gli Italiani trovarono varie
    altre fosse comuni e valutarono le vittime fra gli 8000 e 9000. In questa cifra sono compresi anche non Ebrei essenzialmente Serbi e Zingari, oltre che comunisti e
    oppositori politici e partigiani..”
    Come vedi le foibe non sono solo di matrice slavo-comunista,non sono solo un dramma di queste zone, l’esercito italiano sapeva dell’esistenza fin dal ’41 ed era alleato con chi le usava.

  30. GattaCiCova ha detto:

    ..assolutamente, non mi nascondo niente, le foibe sono un fatto reale. Ma anche quello va letto all’interno di un contesto, che è preciso, non ondivago a seconda delle convenienze. Molte delle cose che fanno orrore in una situazione di pace sono invece purtroppo consuete in situazioni di guerra.
    Per chiarire meglio ciò che intendo ti riporto semplicemente un passo di una ricerca molto ben documentata di Philip Cohen in “Serbia’s secret war” libro, che mi risulti, non tradotto in italiano. Ecco il passo:
    “…Già nel giugno’41 il governo ustascia ordinò l’arresto di massa degli Ebrei che vennero deportati nel campo di sterminio di Jadovno, nelle montagne del Velebit , e nell’isola di Pag. A Pag gli ustascia crearono due lager, Slano e Metajna. Essi vennero inaugurati non da un ustascia, ma da
    Jure Crljenko, il locale fondatore dello Zbor di Ljotic, il partito nazista serbo.
    Il lagher di Slano fu diviso fra un campo croato ed un campo serbo; gli oppositori croati e gli Zingari venivano inviati
    al lager serbo, gli Ebrei e gli oppositori serbi a quello croato. I primi Ebrei arrivarono a Pag il 24 giugno 1941.
    La popolazione di Pag inorridita dai massacri degli ustascia chiese l’intervento degli Italiani.
    Gli Italiani, dopo la firma dell’Accordo con Pavelic, entrarono a Pag, chiusero i
    campi ustascia e deportarono gli Ebrei ad Arbe, dove li rinchiusero nel loro lager assieme agli Sloveni e Croati rastrellati dall’esercito italiano nelle zone di guerriglia. Furono poi consegnati ai tedeschi.”
    Ed ecco il passo più importante e quasi sconosciuto in Italia:
    “Nell’agosto 1941 il comandante del V Corpo d’Armata italiano, generale Balocco, fece disseppellire i cadaveri di Pag e li fece bruciare. Nelle tre fosse comuni a Siano si
    trovarono 791 cadaveri, 407 di maschi, 293 di femmine e di 91 bambini. Ai primi di settembre 1941 gli Italiani trovarono varie
    altre fosse comuni e valutarono le vittime fra gli 8000 e 9000. In questa cifra sono compresi anche non Ebrei essenzialmente Serbi e Zingari, oltre che comunisti e
    oppositori politici e partigiani..”
    Come vedi le foibe non sono solo di matrice slavo-comunista,non sono solo un dramma di queste zone, l’esercito italiano sapeva dell’esistenza fin dal ’41 ed era alleato con chi le usava.

  31. Cicci ha detto:

    Io sono slovena e la scritta Nas Tito mi manca tanto! Ormai per la maggior parte di noi sloveni non ha più un significato politico (almeno per noi giovani)! E sicuramente non è nostra intenzione offendervi. La storia è passata, impariamo da essa ma non portiamoci avanti rancori inutili!
    Potrei dirvi di un mio vecchio compaesano si sente offeso per esempio dalla vostra bandiera sul Sabotno perché per lui rappresenta un lembo di terra rubato agli sloveni (parole sue eh)!! Ma cosa ci si può fare ora? niente!
    A me piaceva la scritta perché rendeva unico il monte Sabotino e poi ricordo come mi andavo a giocare con i miei là su quando ero piccola! Tanti bei ricordi…
    Secondo me sarebbe stato bello lasciare la scritta SLO! Così il nome della nostra nazione sarebbe stato vicino alla vostra bandiera… Come amici :)!

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