4 Ottobre 2007

Piuma dice no alla diga sull’Isonzo

Il consiglio circoscrizionale di Piuma-San Mauro-Oslavia dice no alla nuova diga sull’Isonzo. Nella seduta di ieri il parlamentino ha approvato un documento con cui chiede alla giunta comunale di impegnarsi nel contrasto del progetto portato avanti dal Consorzio di bonifica.
Rischio di frane, possibili danni all’agricoltura, oltre all’evidente danno paesaggistico sono alcune delle ragioni alla base della presa di posizione del consiglio. L’invaso, che dovrebbe sorgere a monte del ponte di Piuma, aggraverebbe…

i fenomeni franosi già in atto nell’area tra il fiume e l’abitato di San Mauro. In quel punto, infatti, il letto dell’Isonzo fa una curva, erodendo quindi il terreno e mettendo a rischio la stabilità del terreno sovrastante. Una situazione, questa, già tenuta sotto stretta osservazione: i risultati di questo fenomeno sono chiaramenti visibili nelle profonde crepe nella chiesetta di San Mauro e nei muri di cinta dell’edificio.

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7 commenti a Piuma dice no alla diga sull’Isonzo

  1. red_zone ha detto:

    Ma perchè invece di una diga non si costruisca una bella area verde con tanto di spiaggia e zone sportive???????

  2. Andrea ha detto:

    sono pienamente d’accordo con red zone

  3. Tappiamoci gli occhi ha detto:

    Red zone, non si parla di una bella area verde perche’ questa proposta nasce dall’esigenza di regolare le acque dato che la Slovenia lo fa solo per se e non si cura di quando serve acqua in Italia (se ne discusse tempo fa).
    Difficilmente regoli il flusso delle acque con un area sportiva, un prato non e’ una alternativa ad una diga, ma se credi prova a fermare un ruscello con un campo di basket.
    Comunque state tranquilli (non sono ironico), con tutti i verdi e gli ambientalisti in seno ad ogni organo politico e paradossalmente anche apolitico, se ne parlera’ a lungo ma non se ne fara’ nulla per almeno 40 anni o piu’.
    Come vedi qui gia’ si urla ai cementificatori (e qualcuno sta gia’ pensando di rispondermi accusandomi di voler cementificare tutta l’Italia), quindi la demonizzazione della proposta e’ cominciata e non si fara’ un passo oltre al progetto. La Slovenia con la sua diga a monte continuera’ a regolare le acque dell’Isonzo anche per noi come piu’ gli piace, ma ovviamente non come piace a noi. Pazienza, potremo consolandoci cercando di non vedere le dighe altrui e passeggiare per dimenticare che l’acqua e’ una risorsa anche nostra.

  4. GattaCiCova ha detto:

    ..e poi non cambierebbe il microclima? O forse non sarebbe di dimensioni tali da poterlo fare.. resta il fatto che mi pare incompatibile anche con i progetti che altri vorrebbero portare avanti in quella zona, Beverly Hills da una parte e “parchi giochi” dall’altra. Insomma.. Una bella gara tra cementificatori, mi pare..

  5. red_zone ha detto:

    Basterebbe un pò più di dialogo e trovare un accordo con la Slovenja, visto che si parla sempre più di progetti transfrontalieri no? che dici? E poi l’acqua è di tutti!
    Allora facciamo una diga per quartiere, perchè ognuno ha le proprie esigenze, poi voglio vedere io… ma per piacere dai!! Non farci ridere!
    Comunque la mia era una proposta, non un attacco verbale! ..continua a tapparti gli occhi.. 🙂

  6. Occhiaperti ha detto:

    Fare una diga subito a valle di una già esistente, senza un dislivello importante, tanto per “neutralizzare” quella a monte, non solo è una stupidaggine, è anche mooolto pericoloso. Questa è la vera ragione per cui non si deve fare.

  7. verdevivo ha detto:

    Si tratta con Ahmanidenjad e non si riesce a trattare con Brulc? Se è così allora diciamo che i nostri amministratori sono degli incapaci. Si ragiona ancora in base a confini che non esistono più. L’area in cui i vorrebbe costruire la nuova diga è di grande pregio ambientale, non bisogna farci nemmeno campi di basket o villette a schiera ma semplicemente gestirla e renderela fruibile. Costruire una nuova diga serve solo alle lobbies del cemento, bisogna fermarli!

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