10 Luglio 2007

Tia, si pagherà in base ai rifiuti prodotti

Si pagherà per i rifiuti prodotti. E’ una delle linee guida del nuovo Piano per la gestione dei rifiuti solidi urbani che la Provincia si appresta a redigere. L’annuncio è stato dato ieri dall’assessore provinciale all’Ambiente, Mara Cernic, che ha convocato una conferenza stampa per illustrare le novità nel settore dei rifiuti.
Accanto al criterio secondo il quale la tariffa di igiene ambientale (Tia) verrà calcolata in base alla quantità di materiale mandato in discarica o all’incenerimento, la Provincia ha stabilito anche che non verranno create nuove discariche o inceneritori sul territorio isontino. Parallelamente verrà definito anche un altro piano specifico…

che prevede degli accordi con la grande distribuzione per lo smaltimento alla fonte degli imballaggi.
Tornando ai rifiuti urbani, sarà ora una commissione, formata dall’agronomo Enzo Favoino e dagli esperti del settore Fausto Bueri e Luca Mariotto, a redigere il piano secondo le indicazioni della giunta provinciale. "Vogliamo dare il via all’operazione ‘Provincia pulita’ e per questo puntiamo anche al coinvolgimento dei cittadini attraverso il percorso di Agenda 21 – ha spiegato Cernic – e la creazione di un blog".

13 commenti a Tia, si pagherà in base ai rifiuti prodotti

  1. Alessio ha detto:

    Il passo successivo dovrebbe essere a mio avviso quello di introdurre la pesatura a domicilio del rifiuto secco residuo, in modo da personalizzare il più possibile le tariffe.

  2. Virus ha detto:

    Per me il sistema migliore è quello di vendere dei sacchetti dove mettere i rifiuti non riciclabili e farli pagare un prezzo elevato (tipo 3 euro l’uno)
    e abolire la TIA.
    Mettere in giro le campane dove il cittadino avrà tutto l’interesse ad inserire la maggior parte dei rifiuti riciclabili per limitare al massimo i rifiuti non riciclabili e di conseguenza il numero dei costosi sacchi per il rifiuto non riciclabile. Più ricicla meno spende.

  3. Alessio ha detto:

    X Virus. Temo che la soluzione che proponi comporterebbe molti problemi.
    Innanzitutto nel regolamento dei rifiuti comunale di Gorizia non c’è scritto da nessuna parte che bisogna comprare e utilizzare solo i sacchetti messi in vendita da Iris ed obbligare i cittadini a comprare tali sacchetti a prezzi spropositati non credo andrebbe nella direzione di limitare i fenomeni di abbandono.
    In secondo luogo ho qualche dubbio che i vari comuni siano legati contrattualmente ad Iris, oltre che per l’effettuazione del “servizio” di gestione dei rifiuti, anche per la “fornitura” dei materiali per la raccolta differenziata, ma qui bisognerebbe verificare contratto per contratto.
    Infine la TIA non può essere abolita derivando da disposizione di legge, anzi, entro il 2008 tutti i comuni dovrebbero addirittura passare da Tassa rifiuti a TIA.
    PS In teoria quando verrà costituito l’ambito provinciale dei rifiuti sull’argomento i comuni avranno una voce in capitolo molto limitata, un po’ come è già successo per l’ambito provinciale dell’acqua .

  4. Ezio ha detto:

    Sono d’accordo con virus. In altre parti del mondo si paga la tassa sullla raccolta di rifiuti attraverso l’acquisto di sacchetti per le immondizie. E funziona perche’ e’ pratico, di immediata applicazione e non dispendioso per le amministrazioni. L’abbandono c’e’ con qualsiasi sistema, se gli importi sono troppo salati. O se il sistema e’ cervellotico: pesatura a domicilio? E poi introduciamo la separazione per colore! E poi per prezzo stimato del bene se fosse ancora integro. E poi separiamo i sacchetti con monnezze in numero pari da quelle dispari, assumiamo 150 nuovi addetti per i controlli e tutti dovranno avere un posto letto in piu’ per loro,senza scordarsi di avvolgere le proprie piante in fogli di carta di riso nelle notti di luna crescente.

  5. Alessio ha detto:

    La pesatura del secco residuo è già stata introdotta in alcuni comuni e comunque non la farebbero i cittadini ma gli operai incaricati della raccolta. Quanto ai motivi per i quali non ritengo sia fattibile scaricare la tassa dei rifiuti sull’acquisto dei sacchi mi sambra di essere stato abbastanza chiaro.

  6. nina ha detto:

    A me sembra che con un sistema di questo genere si finirà con rifiuti abbandonati nei campi. Pensate, succede già ora che si può smaltire praticamente tutto pagando sempre lo stesso!!!

  7. nina ha detto:

    A me sembra che con un sistema di questo genere si finirà con rifiuti abbandonati nei campi. Pensate, succede già ora che si può smaltire praticamente tutto pagando sempre lo stesso!!!

  8. Alessio ha detto:

    Succedeva anche prima con i cassonetti (vedasi discarica di copertoni etc. di qualche anno fa lungo quello che oggi è il parco dell’Isonzo) ma si sa, il sistema è questo, quando si presenta il problema l’assessore di turno va sul giornale a minacciare sanzioni esemplari e controlli stringenti, questo si è mai verificato?
    La mancanza di controlli è il punto debole non solo di questo sistema porta a porta ma di qualsiasi altro tipo di sistema perchè il cretino che lascia la lavatrice fuori dalla campana del vetro c’è sempre e se non lo castagni per bene continuerà a farlo.

  9. Alessio ha detto:

    Più nello specifico, la pesatura del secco residuo avviene di sicuro già nelle seguenti realtà:
    Comune di Gonzaga (MN), Consorzio Priula Treviso – Azienda Consorzio Mirese,
    Comune di Rive d’Arcano (UD) – Comprensorio Bassa Valsugana, Consorzio TV1, Provincia di
    Bolzano, Consorzio Soraris nel Bassanese (VI)
    Questi sono solo alcuni dei posti, sono sicuro che cercando in internet se ne possono trovare altri.

  10. Virus ha detto:

    La pesatura del residuo secco per farmi pagare il rifiuto non riciclabile è sicuramente una buona idea. Ma allora dovrebbero pesare anche il mio vetro, la mia carta, il mio umido e pagarmelo. Sono materie prime che hanno un valore e non capisco il motivo per cui le devo cedere gratuitamente.
    Io sono nato a Gradisca e mi ricordo che la gente portava dallo straccivendolo Bertoni ferro, rame, stracci, persino ossa e lo straccivendolo pagava e poi rivendeva vivendo di questa attività.
    Allora lo straccivendolo Bertoni era meglio di Gutty?
    Bertoni si è fatto la villa… Gutty un buco di 2 milioni di euro

  11. Virus ha detto:

    Anch’io come i parenti di Alessio ho fatto delle scelte. Ad esempio uso da più di venti anni la borsa di Yuta per andare a far la spesa e acquisto preferibilmente prodotti “nudi” o cmq lascio gli imballi al supermercato (in Germiania nei supermercati da decenni li riutilizzano sul posto). Ho il biocomposter, ecc. ecc.
    Ma non ho fatto queste scelte il giorno in cui mi sono state imposte, avevo già questo tipo di sensibilità.
    Per me una discussione su questi temi è sempre interessante e fa bene la provincia a coinvolgere i cittadini con Agenda 21 e Blog.
    Alcune soluzioni usate in altre nazioni sono attuabili anche da noi senza grandi spese. Ad esempio quella della raccolta a domicilio degli ingombranti che ho visto in Olanda e in Germania. Armadi, divani, da posizionare davanti a casa non il giorno stesso della raccolta ma il giorno precedente così chi vuole può fare un giro con un furgone e recuperare gratuitamente per casa propria una lampada, un divano, un armadio gratuitamente e abbassando il costo dell’asporto e smaltimento dei rifiuti ingombranti. Quante cose che abbiamo gettato potevano esser utili ad altri…

  12. Alessio ha detto:

    Il rifiuto riciclabile lo conferisci ad Iris nel momento in cui vuoi disfartene perchè è proprio allora che diviene un rifiuto e perchè il comune stipulato un contratto di servizio con Iris per la gestione dei rifiuti solidi urbani e degli assimilati. Non so se tu, da privato cittadino, puoi fare come le utenze non domestiche che, pagando, conferiscono i loro rifiuti ad altre società essendo la quantità da loro prodotte eccessive per essere considerate come “assimilabili”. Dubito comunque che le utenze non domestiche ci guadagnino.
    Tra l’altro, per come è scritto nel regolamento, credo dovresti lo stesso pagare la TIA che è legata anche al numero dei componenti famigliari.
    Se non vuoi disfartene il materiale riciclabile lo puoi tenere ed anche riutilizzare. Ad esempio mio papà riutilizza più volte le bottiglie di vetro per fare la salsa, la carta ed il cartone dei giornali li do a mia suocera che ci accende il caminetto e così via, mia zia ha il biocomposter e usufruisce del piccolo sconto previsto etc….

  13. Alessio ha detto:

    Per quel che riguarda il giudizio sui conti dell’Iris e sull’operato del CdA posso anche condividere.

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