14 Giugno 2007

Visintin: “Allarme lavoro nero tra i frontalieri”

Diecimila lavoratori sloveni attraversano ogni giorno il confine per raggiungere il posto di lavoro in Italia. Circa 800 persone compiono quotidianamente il tragitto inverso. Ma di molti, soprattutto dei primi, non c’è traccia nelle banche dati degli istituti previdenziali italiani. A rivelarlo è l’assessore provinciale al Lavoro, Marino Visintin, che ieri mattina ha preso parte all’incontro tra operatori dei centri per l’impiego italiani e sloveni svoltosi nella sala del Consiglio provinciale. "Abbiamo messo in piedi una serie di controlli per arginare il fenomeno del lavoro nero – spiega Visintin -, ma vogliamo anche creare un sistema di collocamento transfrontaliero che sia utile ed efficace nei confronti dei lavoratori, che non tenga conto soltanto dei numeri, ma anche della qualità e delle qualifiche". E proprio l’incontro di ieri, che fa parte di un progetto più ampio di collaborazione tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia, rappresenta uno dei momenti per la programmazione di azioni comuni per il collocamento dei lavoratori. "L’obiettivo – ha ribadito Visintin – è di ridurre la burocrazia e far crescere la componente attiva del lavoro dei centri per l’impiego".

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