16 Aprile 2007

Mosetti: “Incontrerò Fioroni per il riconoscimento nazionale dell’Istituto di musica”

"Gorizia deve diventare un punto di riferimento internazionale della cultura. Uno dei punti di forza di questo progetto sarà la valorizzazione dell’Istituto di musica, ecco perché sabato, al Congresso nazionale della Margherita a Roma, intendo sottoporre la questione al Ministro Fioroni chiedendo che alla scuola venga riconosciuto lo status di Conservatorio”. E’ quanto dichiarato dal candidato sindaco dell’Ulivo, Giulio Mosetti, nel corso della visita di ieri mattina all’Istituto di musica, dove ha incontrato il direttore Pio Liviero, la presidente Cristina Totaro. A Mosetti sono state esposte le difficoltà e le incertezze che l’istituzione si trova davanti, di fronte alle pesanti decurtazioni dei contributi regionali. “Non sarà più possibile ai nostri allievi – hanno spiegato Totaro e Liviero – prepararsi nel nostro Istituto e poi sostenere gli esami al Conservatorio. Per questo chiediamo di poter diventare un Conservatorio statale o in alternativa la parificazione”. La chiave per il riconoscimento sta in una legge nazionale ad hoc, la Fondazione non può più basarsi sulle richieste di contributo alle varie amministrazioni: “Gorizia non può permettersi di perdere questo patrimonio – ha sottolineato Mosetti -. L’Istituto di musica deve assolutamente trasformarsi in uno dei volani di quello sviluppo economico attraverso la cultura che già rientra nel nostro programma”.

1 commenti a Mosetti: “Incontrerò Fioroni per il riconoscimento nazionale dell’Istituto di musica”

  1. Chiara Fonda ha detto:

    si è giusto questo però l’istituto deve anche dare la possibilità di far musica a chi gli esami non li può fare per tanti motivi età, lavoro famiglia interessi diversi altrimenti si rischia di emarginare una buona percentuale di persone che possono dare comunque un contributo. la musica non è fatta solo di esami, di professionisti, di diplomati e di soldi anzi queste cose andrebbero collocate all’ultimo posto anche se è giusto dare una buona organizzazione e non fare le cose in modo superficiale altrimenti si dice musica di serie A e B e si ritorna punto a capo non è giusto escludere la gente per l’età anche se uno non farà una carriera di musicista non è detto che non possa fare altrettanto bene anzi meglio. Se uno si laurea a 50 o 60 anni meglo, uno si diploma al conservatorio gli si ride dietro assurdo.

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