La caduta del confine crea nuove opportunità turistiche, la possibilità di realizzare nuovi percorsi escursionistici e di programmare assieme lo sviluppo del territorio. E’ da questi presupposti che ha preso il via il progetto "Itinerari storici tra Carso e Isonzo", i cui risultati sono stati presentati questa mattina al centro visite Gradina di Doberdò del Lago in occasione dei festeggiamenti per la caduta del confine.
Il progetto Interreg, nato due anni fa, ha raggiunto finalmente l’obiettivo di creare una rete di percorsi pedonali e ciclabili…
che attraversino il territorio Isontino e del Carso sloveno, territorio dove le barriere sono definitivamente cadute. La fitta rete di sentieri, utilizzabili anche da pedoni e ciclisti come alternative alle strade più trafficate per
raggiungere i vari centri abitati, interessa il territorio dei comuni di Ronchi, Staranzano, San Canzian e San Pier d’Isonzo, Fogliano, Sagrato e Romans. Ma le interconnessioni più importanti – è stato spiegato – riguardano
tutta l’area del Vallone e di Jamiano con quella di Opacchiasella, una zona fortemente penalizzata, fino a ieri, dalla presenza del confine.
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