24 Ottobre 2023

Sei giorni nell’iperfuturo con Trieste Science+Fiction Festival 2023

el sunto 50 anteprime cinematografiche, ospiti ed eventi nel ricco programma del TS+FF 2023, dal 27 ottobre al 1 novembre. Ce ne parla Francesco Ruzzier.

Si è tenuta questa mattina a Trieste la conferenza stampa della 23° edizione di Trieste Science+Fiction Festival, la più importante manifestazione italiana dedicata alla fantascienza e a tutte le declinazioni del fantastico, che inaugurerà venerdì 27 ottobre e proseguirà fino a mercoledì 1 novembre tra il Politeama Rossetti, il Teatro Miela e numerose altre location cittadine. Per l’occasione, anche nella 23° edizione sono in programma grandi eventi, ospiti da tutto il mondo e oltre 50 anteprime cinematografiche per mostrare lo stato dell’arte della fantascienza, confermando la fama internazionale del Trieste Science+Fiction Festival come evento innovativo, influente e dinamico.

Abbiamo avuto il piacere di parlarne con Francesco Ruzzier, responsabile comunicazione del festival, a cui abbiamo chiesto di farci da guida intergalattica all’universo del Trieste Science+Fiction Festival 2023.

L’edizione 2023 vede di nuovo al comando Alan Jones, fondatore e direttore del London FrightFest, il più grande festival di cinema di genere del Regno Unito. Già dal titolo dell’edizione di quest’anno “Enter the Hyperfuture” traspare la rinnovata volontà di mantenere il festival triestino in territori prettamente fantascientifici nel senso più “tradizionale” del termine.

Si, questa resta l’idea. Quest’anno in realtà abbiamo la fantascienza in ogni declinazione possibile nel programma degli eventi collaterali, la parte cinematografica invece continua a seguire quella direzione.

Nel 2023 si celebrano anche i 60 anni di fantascienza a Trieste.

Si, quest’anno sono i 60 anni dalla primissima edizione del “Festival Internazionale del Film di Fantascienza di Trieste” svoltosi dal 1963 al 1982 nel Cortile delle Milizie del Castello di San Giusto, per poi rinascere come Trieste Science + Fiction dal 2000. La particolarità di questa edizione è la volontà di celebrare 60 anni di occupazione fantascientifica della città. Abbiamo puntato moltissimo a lavorare in maniera capillare sul territorio cittadino: c’è la mostra “Alabarde Spaziali: 60 anni di Festival e Fantascienza a Trieste” al Bastione Fiorito del Castello di San Giusto, inaugurata il 16 settembre scorso e che durerà fino a febbraio; ci sarà un Mercatino Intergalattico in Viale XX settembre nelle giornate di sabato 28 e domenica 29; faremo molte più Sci–fi Nights degli anni scorsi; ci saranno due passeggiate con il duo di musica sperimentale L’Impero della Luce nelle giornate di venerdì 27 e sabato 28 ottobre dove si andranno ad ascoltare i suoni elettromagnetici della città per scoprire il volto nascosto di Trieste (il duo curerà anche Sleep Concert: una performance musicale immersiva che si terrà nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre in una location segreta); ci saranno gli appuntamenti di Mondofuturo e di IVIPRO Days, incontri legati al videogioco come risorsa per raccontare il territorio e il patrimonio culturale. Riprenderanno anche le presentazioni di libri che avranno luogo tutti i giorni del festival alle 18:00 al caffé letterario “Lettera Viva” di Viale XX Settembre 31 B (White Cocal Press parteciperà con “Un nodo di buona ventura” di Marco Fichera, che sarà presentato lunedì 30 n.d.a.). Durante le presentazioni ci sarà l’offerta “aperitivo fantascientifico”: ad ogni consumazione verrà consegnato un buono che permetterà di vedere i film serali (al Rossetti o al Miela) a solo 1 euro.
In tema di libri preannuncio che il prossimo anno ospiteremo l’ITALCON, la convention di letteratura di fantascienza italiana che nel 2024 festeggerà la 50esima edizione e la prima fu organizzata proprio a Trieste.
Ci saranno le retrospettive, c’è la sonorizzazione dell’ensemble Effetto Brama della prima trasposizione cinematografica di “Dr Jekill e Mr.Hyde” (venerdì 27 ottobre alle 23.00 al Teatro Miela)…insomma, cercheremo di proporre la fantascienza in tutte le sue sfaccettature.

Quest’anno per differenziare l’offerta abbiamo scelto il Politeama Rossetti per quello che riguarda i film in concorso e il Teatro Miela per le proposte alternative.
Il programma di sala del Miela andrà a blocchi ben definiti: la prima fascia del pomeriggio sarà dedicata ai cortometraggi, la seconda ai documentari scientifici, la terza delle 18:00 alle riproposte cinematografiche della sezione Classix e quella delle 21:00 ai film sperimentali della sezione Extra, una selezione “alternativa” di film difficili da reperire altrove. Nel ridotto del Miela, durante tutta la durata del festival, verrà proiettato Time Machine: un programma di corti provenienti dalle prime edizioni del festival storico.

Ci saranno anche diversi ospiti importanti.

Si, ci saranno due ospiti di richiamo pop come Claudia Gerini e Federico Zampaglione che presenteranno in anteprima italiana il film di Zampaglione “The Well” (sabato 28 alle 22:30 al Rossetti), c’è l’ex astronauta Paolo Nespoli che oltre a una conferenza per Mondofuturo presenterà il documentario scientifico “The UFO’s of Soesterberg” di Bram Roza, opera olandese in anteprima mondiale a Trieste (sabato 28 ottobre alle ore 16:30 al Miela) che racconta di un misterioso avvistamento avvenuto nel ’79 sopra la base aerea di Soesterberg nei Paesi Bassi; ci sarà Pino Donaggio che sabato 28 alle 18.15 al Teatro Miela introdurrà assieme al noto critico britannico Mark Kermode la versione restaurata dell’horror “Dont Look Now”, uscito in Italia con il titolo “A Venezia… un dicembre rosso shocking”. La colonna sonora del film del 1973 di Nicolas Roeg è l’esordio del cantautore veneziano Donaggio in veste di compositore di musica da film, fino a quel momento conosciuto a livello internazionale principalmente per la sua hit “Io che non vivo (senza te)”. Da questa esperienza ha intrapreso una lunga carriera come compositore di colonne sonore, segnata dal sodalizio con Brian De Palma.
Mark Kermode, inoltre, terrà anche una masterclass su William Friedkin in occasione del 50enario de “L’esorcista”, in quanto è stato il biografo ufficiale del regista. Ci sarà anche Tim Webber, premio Oscar per gli effetti speciali di “Gravity” a cui verrà consegnato il Premio Asteroide 2023, che sabato 28 ottobre nell’ambito di European Fantastic Shorts al Teatro Miela presenterà il cortometraggio “Flite” di cui ha curato la regia.
Segnalo infine la presenza del fumettista Dottor Pira in giuria, protagonista anche di “Robots e intelligenze artificiali”, uno spettacolo di “stand-up comedy fatta in power point” (lunedì 30  21.00 Teatro Miela) e della presentazione dei volumi della serie “Arriva Sergio” (martedì 31 alle 18:00 al Lettera Viva).

Quali film secondo te sono imperdibili?

Il mio preferito in assoluto è il film di chiusura “The Beast” di Bertrand Bonello con Léa Seydoux, il film più bello che ho visto al Festival del Cinema di Venezia quest’anno, che verrà proiettato mercoledì sera, dopo la cerimonia di premiazione. E’ impegnativo, un misto tra “Mulholland Drive” di Lynch e “Holy Motors” di Carax. Un altro film molto bello – soprattutto a livello estetico – è “Mars Express”, un futuristico noir animato presentato quest’anno a Cannes diretto da Jérémie Périn, (regista del videoclip cult “Fantasy” di Dye n.d.a.) che verrà proiettato domenica 29 alle 20:00 al Politeama Rossetti. Del programma del Miela invece consiglio “Knit’s Island”, in programma sabato 28 alle 21:00 al Teatro Miela, un documentario ambientato interamente nel mondo di un videogioco. Una troupe di tre documentaristi (Ekiem Barbier, Guilhem Causse, Quentin L’helgoualc’h) hanno giocato per 900 ore a un gioco multiplayer online post-apocalittico chiamato DayZ, dove hanno interagito con una community di persone da tutto il mondo che si ritrova sulla piattaforma per giocare ma anche semplicemente per parlare. E’ come se fosse un documentario antropologico girato nel mondo reale però in un mondo virtuale.

Quest’anno avete coronato il sogno di Essi Parlano (storico programma di Radio Fragola su cinema, musica, fumetto e cultura popolare): vedere “Jurassic Park” su grande schermo al TS+FF!

Eh si! Quest’anno compie trent’anni, per cui ci sembrava che fosse l’occasione giusta per proporre “Jurassic Park” di Steven Spielberg come film d’apertura del festival (venerdì 27 alle 16:30 al Rossetti)! Per restare in tema di classici consiglio anche “Solaris Mon Amour” di Kuba Mikurda che verrà proiettato lunedì 30 alle 18.30 al Teatro Miela, un film molto particolare che non è di fatto un “classico” (infatti nel programma è tra i film della sezione Extra) ma abbiamo deciso di inserirlo nello slot dedicato ai classici perché è un film omaggio al “Solaris” di Andrej Tarkovskij. Il regista attinge all’archivio di 70 film prodotti dal centro di documentario polacco degli anni ‘60 e usando come base la trasposizione radiofonica dal racconto originale di Stanislaw Lem ricrea il film di Tarkovskij. Un’operazione abbastanza strana ma interessante sul concetto di memoria post traumatica.

Gli accrediti, ancora disponibili, sono acquistabili a questo link.

Ulteriori info sul sito ufficiale del festival.

Ci vediamo là?

Evento organizzato da La Cappella Underground.

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