25 Luglio 2018

I personaggi eccentrici di Trieste: Flavio detto “Naso”

el sunto Oggi conosciamo un altro personaggio eccentrico: Flavio detto "Naso". Lo si incontra spesso in zona Viale.

Questo è Flavio detto ‘ Naso’.

Ai tempi, quando ero ragazzo, girava a Trieste con l’ombrella ‘verta’ e col sol.

Oggi lo si può vedere quasi ogni giorno in Viale basso. Anche per lui gli anni passano. Mi fa tanta tenerezza.

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5 commenti a I personaggi eccentrici di Trieste: Flavio detto “Naso”

  1. Mattia ha detto:

    Quando c’era ancora la lira, il suo soprannome era “Flavio mille lire”, perché domandava a tutti i passanti “te me da mille lire”. Io allora avevo un bar e invece delle mille lire, gli offrivo un capo in B.
    Veramente simpatico..sempre vestito di rosso.
    Chissà se il cambio lira-euro lo ha destabilizzato?!?
    Comunque…forza Flavio!!

  2. Fiora ha detto:

    pure a me fa tenerezza con quel suo camminare un po’ saltellante da passerotto…

  3. Fiora ha detto:

    io sto in pensiero perché è da un po’ che all’appello degli eccentrici, mi manca Emilio di Barcola. ripeto la descrizione . Inconfondibile testa leonina, vaga per il rione di Barcola e quando è sobrio,si prende cura dei fiori del piccolo cimitero locale.
    Che cosa si sa della sua vita? qualcuno l’ha visto di recente?

  4. Piero ha detto:

    Un altro personaggio che mi ricordo e su cui sarebbe bello sapere di più:
    negli anni 80 girava per piazza Goldoni un tale con una lunga barba, ma che indossava una gonna e talora una pelliccia. Per il contrasto tra i lineamenti maschili e l’abbigliamento femminile, si potrebbe considerarlo un antesignano della star austriaca Conchita Wurst. Si raccontava fosse il figlio della “contessa”, ma da quel che si legge nell’articolo che la riguarda non si parla di figli maschi.

  5. Piero ha detto:

    E ancora un personaggio, anzi tre:
    a cavallo tra anni 80 e 90 c’era un gruppo di tre ragazze che per circa due anni, anche in piena estate andavano in giro vestite sempre indosssando guanti, cappelli e sciarpe di lana rosa con cui si coprivano il volto. Le si vedeva sul lungomare di Barcola, in piazza Oberdan, sulla 29. Pare fossero di Servola e che due fossero sorelle. Non si è mai capito per quale ragione girassero vestite così.

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