Appuntamento tutto rosa, venerdì 12 giugno, a Trieste, al Teatrino Franco e Franca Basaglia del parco San Giovanni di via Edoardo Weiss, quando, alle 9.00, prenderanno il via gli Stati regionali delle donne del Friuli Venezia Giulia, iniziativa inedita fortemente voluta dalla presidente della Commissione regionale per le pari opportunità (Crpo), Annamaria Poggioli, e che, iniziata a marzo, vedrà il proprio epilogo dal 26 al 28 settembre prossimo all’Expo di Milano nell’ambito della “Conferenza mondiale delle donne. Pechino 20 anni dopo“.
Alla presenza dell’assessore Loredana Panariti, titolare delle azioni della Regione in favore delle pari opportunità, venerdì mattina le donne si ritroveranno a parlare degli Stati generali delle donne con la presidente Poggioli; delle sfide che attendono dopo la Conferenza dell’Onu di Pechino del 1995 con la coordinatrice nazionale degli Stati generali delle donne, Isa Maggi; della condizione femminile regionale con Chiara Cristini, consigliera di parità della Provincia di Pordenone che fotograferà la situazione attraverso una serie di dati; del portale “Go Women FVG” con Gabriella Taddeo, consigliera di parità della Provincia di Trieste che molto si è spesa per questa iniziativa.
Al pomeriggio, invece, gli Stati regionali delle donne del FVG si dipaneranno attraverso una serie di laboratori tematici: lavoro e conciliazione, salute e violenza, democrazia paritaria, leadership e innovazione, percorsi di inclusione, educazione e formazione. La conclusione, a cura delle presidenti Poggioli e Maggi, è prevista per le 17.00.
Ciò a cui puntiamo – ha spiegato la stessa Poggioli in occasione della presentazione dell’appuntamento di fine settimana – è trasferire le buone pratiche in norme legislative dove la donna sia rispettata in quanto tale e in quanto lavoratrice. Perché la violenza resta un argomento forte, ma il collante della situazione di svantaggio delle donne oggi è soprattutto il lavoro, la sua mancanza e lo sfruttamento che le donne subiscono, pagate meno rispetto agli uomini anche quando fanno lo stesso mestiere, hanno gli stessi compiti e responsabilità.
A latere degli Stati regionali delle donne di venerdì prossimo, è stata presentata anche la terza edizione, dopo quelle del 2009 e del 2012, dell’opuscolo “Il silenzio è il tuo nemico“, pensato per aiutare le vittime di violenza e denunciare l’abuso subito. Tradotto in albanese, francese, inglese, rumeno, sloveno, spagnolo e tedesco, presto sarà reperibile anche on line e si sta pensando a una versione anche in cinese e una in arabo. Rinnovato non nelle intenzioni, ma nei contenuti: è stata, infatti inserita una parte dedicata alla normativa nazionale e a quella regionale, oltre a una pagina dedicata interamente alla violenza domestica.
Resta il numero da chiamare, attivo 24 ore su 24, se si subisce violenza ma anche se si vede qualcuno che sta subendo violenza: 1522.
Prima di parlare di pari opportunità e di libertà per le donne, bisognerebbe difendere il loro diritto al lavoro. Cosa avete fatto in tutti questi anni per difendere il loro diritto al lavoro? Invece di sprecare risorse economiche per dibattiti, commissioni, ed altre iniziative inutili (se non per chi beneficia di cariche ed emolumenti pubblici) bastava creare nuovi posti di lavoro per le donne.
Osservazione lecita e condivisibile.
Posso dirti però che sono stata al convegno e l’ho trovato molto utile.
Utile per capire cosa si fa in Regione per creare e incentivare il lavoro per le donne (di progetti ce ne sono tanti in tutte le province).
Utile perché ci sono stati forniti dei dati aggiornati sull’occupazione femminile in FVG.
Utile per tessere nuove relazioni.
🙂