12 Settembre 2013

Le ricette di Čibo.sì: il sorbetto di fichi di Cherso!

Mi imbatto per caso, più o meno, in questa ricetta, o semplicemente preparazione, che mi investe e mi conquista.
Cherso.
Agnelli, grifoni, olive, mare e fichi.
Enrico mi segnala il gelato ai fichi di Podol, sulla strada per Lubenice.
7 abitanti stanziali, e tanti fichi.
Una signora austriaca, trasferitasi sull’isola, propone il gelato, ma sarebbe meglio dire il sorbetto ai fichi (oltre agli sciroppi di salvia e basilico, i biscotti alla lavanda….).
Raccogliere i frutti del fico è diverso che prenderli in bottega. Altro sapore, sicuri della freschezza, magari della spontaneità e quindi della vita.
Ne vado matto.
Quindi ci fermiamo a Podol e quasi svuotiamo i frighi della signora; bambine in tilt.
Ricetta facilissima.

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8 commenti a Le ricette di Čibo.sì: il sorbetto di fichi di Cherso!

  1. Sfsn ha detto:

    Imagino el giorno dopo o la sera stessa diverse sedute… 😉

  2. El baziloto ha detto:

    A Podol si è stabilita un’austriaca?

    Quando qualche anno fa passavo lungo la strada – in gran parte sterrata – che porta a Lubenizze, mi chiedevo sempre chi potesse abitarvici.

  3. michela ha detto:

    mi ci trasferirei persino io, credimi. ho la casa del nonno a Cherso e la condivido con alcuni parenti. ma mi andrebbe benissimo anche una zona più solitaria. che poi, a proposito di fichi, mio cugino faceva una grappa che era già tutta prenotata e venduta prima d’essere pronta… e le ciliegie di Cherso? ne vogliamo parlare? ricordo negli anni 70 com’erano splendide, e marcivano sui rami perché nessuno si curava di raccoglierle. e le more? idem. La lavanda invece non la ricordo da quegli anni, anche se fa parte della flora della gariga. Mi domando se l’abbiano importata? cmq la marmellata di fichi è sublime sulle omelettes.

  4. El baziloto ha detto:

    @ michela
    Anni fa avevo accarezzato il sogno di comprare qualcosa a Cherso o a Ossero. Poi i prezzi hanno subito un’impennata incredibile. Io però continuo a pensare che Cherso sia ancora una splendida alternativa a Lussinpiccolo, che oramai è un po’ troppo “piena” per i miei gusti.

    Ti trasferiresti a Podol?

    Piacendo la solitudine, allora sì. Però a quel punto mi scelgo un’isola disabitata…

  5. michela ha detto:

    guarda, baziloto, io sono stata sempre affascinata dalla minuscola isola sotto Ciunski. Una casettina lì sarebbe favolosa… Ma il problema delle isole è che, qualunque cosa succeda e qualunque bisogno si abbia, non si è collegati rapidamente con la terraferma per un ospedale, un negozio, che ne so. Per cui nelle mie fantasticherie romitorie mi vedrei più in qualche gruppuscolo di case tipo Podol. Anche attorno a Ustrine mi piace moltissimo a causa del panorama (prima della discesa a Ossero). La casa, bisognava comprarla nel primissimo dopoguerra……..cmq i prezzi stanno scendendo.

  6. sfsn ha detto:

    anche mi go sempre sognà una caseta in Dalmazia.
    Ma adesso che so che Lojze venezian podessi diventar mio vizin de casa, credo che zercherò una casa sula zima del K2

  7. El baziloto ha detto:

    @ Michela
    L’isoletta sotto Ciunski? Se è quella che penso io, non c’è nemmeno un albero: piatta e piccola. Un po’ troppo…

    Ustrine? Eccellente!

    Ho conosciuto un friulano che nel pieno della guerra ha comprato (tramite il solito trucco della società di diritto croato) una casa a Rovenska con giardino per (allora) 35.000 marchi tedeschi. Praticamente 35 milioni di lire.

    @ sfsn
    So che sono la tua ossessione, ma francamente me ne frego.

  8. michela ha detto:

    sotto ciunski c’è un’isoletta tipo scoglio, e un’isoletta come un fazzolettino di terra: è questa che mi piace 🙂 sarebbe come stare sull’isola dei naufraghi nelle barzellette, ci potrei portare io una unica palma! cmq il friulano di Rovenska ha avuto coraggio, io stessa ero tentata di comprare qualcosa in Istria nei primi anni Novanta per avere una casa più vicina a Trieste, ma poi ho esitato (l’avrei fatto con un prestanome) cmq chi ha coraggio e fiducia nel futuro, in tempi di guerra può fare ottimi affari.

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