19 Marzo 2013

I ladri di biciclette e la guerra tra poveri

Parental Advisory: post diseducativo de cagarse.
All’ottava bicicletta rubata in città a amici e conoscenti in meno di un anno vi dico: gavè rotto le balle.
I repeat: gavè rotto le balle.
Non elegante nè politically correct, certo. Ma arriva dal cuore, ou, xe cussì.
Questa la foto della bici rubata ieri tra le 13 e le 13.30 (I repeat: tra le 13 e le 13.30, in 30 minuti in pieno giorno) in via Battisti 1 (I repeat: via Battisti 1, pieno giorno, pieno centro, come xe?).

L’avete vista? scriveteci a redazione.trieste@bora.la e inoltreremo la mail al proprietario.
Le altre bici sono state rubate:
In stazione, di notte. E magari uno può dire che la stazione è il tipico luogo malfamato blablabla.
Due in Piazza Venezia, di notte. Non passava nessuno?
Più di una in Viale D’Annunzio, in strada e anche dentro un portone. Cioè te sono, te me verzi e te frego la bici.
In Piazza della Borsa, ore 20. La piazza era vuota alle 20?
Mi chiedo come sia possible che nessuno abbia visto niente. Siccome è ovvio che è impossibile che nessuno abbia visto niente, mi chiedo come sia possible che questi riescano sempre a farla franca senza che nessuno li fermi, li segnali, li fotografi, li riconosca, o, porca miseria, li placchi tipo rugby facendoli volare per terra fazendoghe più mal possibile che ghe passi la voia de viver.
Il messaggio con cui era condivisa la foto rubata oggi era il seguente: “han fregato la bici al miky. se gliela troviamo prima che lui trovi chi gliel’ha rubata risparmiamo qualche vita”. Zero. Spero che la troviamo, spero che troviamo anche chi l’ha rubata e spero che lo consegnamo al miky con libertà de far quel che el vol.
Considero il furto di una bici una delle robe più infime della terra. Robe tipo guerra tra poveri. Ma neanche, perchè i poveri vanno a rubare il cibo. A Trieste stanno esplodendo da un anno i furti di bici, ovvia conseguenza dell’esplosione dell’uso della bici, ovvia conseguenza dell’esplosione del farsi i conti in tasca per risparmiare sulla benzina. Certo, ci sono tanti altri motivi per i quali l’uso della bici ha visto un boom clamoroso nell’ultimo anno, ma è innegabile che il prezzo della benzina alle stelle e la crisi siano tra questi. Rubare una bici è una delle tre cose che fa venir fuori il mio Mister Hyde: una è chi mi suona o lampeggia in auto quando sono già ben oltre il limite, una è chi mi falcia senza motivo giocando a calcio, e la terza, la peggiore, è proprio lei: rubare la bici di chi sta usando la bici per muoversi in città.
Siamo tanti, riusciamo a creare un sistema di controllo che funzioni? Ad accorgerci, alle 13 in via Battisti 1, che qualcuno sta rubando una bici? A fermarlo? A segnalarlo? Non posso credere che in pieno giorno in pieno centro un ladro di bici possa farla franca così facilmente. Non è questa la società nella quale voglio vivere. Sì, preferisco la società in cui miky lo beca e lo fa novo, confermo. Sarà diseducativo, ma co ghe vol ghe vol. Sta gente no ga de esister.
Soluzioni? Oltre alla violenza, intendo. Che va bene come sfogo qua su sto post (sfogheve anche voi se volè nei comenti), però poi è meglio far tornare Mr Hyde in cheba.
Questo?
Legare la bici sotto la telecamera di una banca (così almeno le banche ci staranno un po’ più simpatiche)?
Iniziare a tenere gli occhi aperti quando vediamo qualcosa di sospetto?
Dei, “femo sistema” contro sta feccia.
Bon, me son sfogà. Desso zercherò de dar el mio contributo tegnindo 1000 oci verti.

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34 commenti a I ladri di biciclette e la guerra tra poveri

  1. Maria Strofa ha detto:

    a mi me ga rubà el scarigo del scooter parcheggià davanti al parcheggio taxi della stazion in pien giorno. Cioè qualchedun se ga distirà soto el scooter e ga svidà el scarigo e xe ‘ndà via senza che nessun ghe disi niente, ne tassisti ne clienti. Vedi ti…

  2. Carlo Apostoli ha detto:

    È ovunque così.
    Forse usare lucchetti migliori può aiutare?
    http://www.amazon.com/b?ie=UTF8&node=194613011

    E non lasciare in giro bici troppo costose.

  3. Rakija ha detto:

    a mi xe entradi i ladri in casa. Me ga ruba’ tuta la roba tecnologica, compresi i computer dove tignivo 4 anni de vita con tutte le robe che gavevo dentro, comprese le monade che gavevo scritto. Come risposta me son compra’ una bici per corerghe drio piu’ velocemente e ciaparli per il copin. Basta che no i me rubi anche quela. La roba che piu’ me fa incazar xe che abito in un pianerotolo dove ghe xe sei apartamenti, e i xe vignudi in pieno giorno, possibile che nissun ga visto niente? Si’ bon, non son a Trieste, ma in Polonia, ma il messaggio xe lo stesso: oci verti muli, quando vedee’ qualcossa che non quadra, fe’ un fis’cio.

  4. Paolo Stanese ha detto:

    anche al mio amico G. i ghe ga rubà la bici, in stazion, DE GIORNO.
    Panico.

  5. capitano ha detto:

    Era lucchettata la bici?

  6. capitano ha detto:

    Tracker GPS?

  7. Diego Manna ha detto:

    @7
    tipo questo?
    http://www.eglem.com/index.php?page=scheda.php&id=20
    podessi esser una bona idea in efeti.
    la roba bela xe che nela pagina uficiale disi che funzia anche da “localizzatore persone anziane”. a ts l’impaziria! 😀

  8. boris ha detto:

    me par un filin grande per sconderlo su una bici… fossi la prima roba che il ladro provvede a lanciar prima de rubarla… anzi no… toglie la sim e se inxxla anche il tracker…

  9. capitano ha detto:

    #9 sai qual è il problema? Che come si vede dai video degli ungheresi per la polizia queste sono stupidaggini, magari ogni tanto piazzare una bici cavia con annesso tracker per risalire a qualche giacimento di bici rubate potrebbe essere compito loro.

  10. erika ha detto:

    Cioè, feme capir…la soluzion xe una cadena con lucchetto??? No scrivo qua come vien trattade le bici a barcelona altrimenti podessi darghe brutte idee a qualchidun. Comunque la precauzion minima xe cadena e lucchetto da sempre.
    Mi go gavuto un brutto incidente con un mato che in moto me ga centrà e dopo esserse fracassato la testa contro la portiera e gaver fatto un svolo oltre l’auto el xe scampado via storto aiutado da amici mentre zercavo de soccorrerlo. All’angolo della strada sul marciapie, a tre metri de mi, ghe iera un signor che vardava la scena e xe rimasto là tutto el tempo a curiosar anche quando xe rivada la polizia. Al momento in cui parlando con la polizia go dito: “el signor ga visto quel che xe successo”, el mato ga risposto “io non ho visto niente”.
    Devo anche dir che un giorno son stada tamponada in vespa (el massimo! :D) da un vecio che dopo due metri el se ga fermado in doppia fila per andar in tabacchin disendome “mi no la go neanche sfiorada!” (e mi che pensavo che el se fermava per chiederme scusa). In quell’occasion ghe iera un mulo che ga visto dall’auto la scena e xe vignudo a lassarme el biglietto da visita nel caso me serviva testimoni. 🙂

  11. capitano ha detto:

    #9 in realtà mi riferivo a qualcosa del genere che si nasconda nel tubo del manubrio.
    http://www.tolvajkergetok.hu/minishop.php
    Il problema coi GPS standard è che se la bici sta in un luogo chiuso non rileva più la posizione, quindi devi usare un sistema radio normale per gli ultimi metri.

  12. capitano ha detto:

    Questi sono gli omologhi canadesi:

    http://www.tocatchabikethief.com/

  13. capitano ha detto:

    La teoria economica sui furti di bici 🙂

    “Criminal activity (especially crime with a clear economic incentive like theft) could therefore be modeled like any financial decision on a risk reward curve. If you are going to take big criminal risk, you need to expect a large financial reward.”

    “The government should respond by increasing the penalty for that activity so that the market equilibrates and there is an “optimal” amount of crime.” ( = ricetta del bastone ?)

    http://blog.priceonomics.com/post/30393216796/what-happens-to-stolen-bicycles

  14. G.V. ha detto:

    Vero è che non bisogna rubare però mollare una CUBE così, non so bisogna pure pensarci. Anche se in realtà non è che faccia la differenza. Infatti ne hanno rubata un’altra ad un mio amico qualche mese fa in via Piccardi. E vi assicuro che non era una bici figa. Comunque non sperate che nessuno si fermi…siamo una società in cui a nessuno frega un cazzo e i ciclisti a molti stanno pure sul culo. Se vedo qualcosa vi faccio sapere.

  15. boris ha detto:

    @capitano
    la vedo un filin ardua ricordarse de caricar la batteria del tracker ogni volta sinceramente…

    se volemo usarlo con una bici civetta per scoprir traffici concordo… ma come uso personale quotidiano in tutta sincerità mi non lo vedo

  16. G.V. ha detto:

    Io seguo abbastanza il mercato delle bici. Mi potreste dire il mdoello esatto così magari se salta fuori vi contatto?

  17. erika ha detto:

    Abbiamo bisogno di accorgimenti di tutti i tipi. Il GPS è un poco complicatino! 😉
    Credo che personalizzare potrebbe essere d’aiuto per identificarle più facilmente e potrebbe anche essere un deterrente per il furto. A New Orleans le bici sono famose per essere super personalizzate (ok, ammetto che a volte la personalizzazione è esagerata :P). Difficilmente uno si metterebbe a rubare una bici con un vaso di fiori, con barbie attaccate ovunque, o semplicemente una bici fucsia. 🙂

  18. erika ha detto:

    Un’altra cosa che si potrebbe fare è usare fb per creare un “archivio” di bici. Ognuno potrebbe mandare la foto della propria bici. Credo che questo potrebbe aiutare le persone e in particolare i ciclisti a memorizzare le bici e i proprietari. Potrebbe in qualche modo aiutare a tenere d’occhio le bici delle persone che più o meno frequentano gli stessi posti (posto di lavoro, caffè…).

  19. maurizio ha detto:

    La mia gnanche la ligo, già a un metro de distanza te ciapi el tetano… questo xe l’antifurto migliore. Una Cube cussì sa che figura che te fa in giro per qualche città dell’est. A parte i scherzi auguro al paron de ritrovarla come a suo tempo xe successo a mi che però li go becadi con le mani nel sacci. Dopo 2 anni el processo risolto con pene ridotte per patteggio e multe ai 2 bastards torno i 2000 euro. Per mi nessun risarcimento al danno morale solo la restituzione della bici.

  20. mutante ha detto:

    a- spendere soldi su una bici e poi dare 5 euro per un lucchetto, non è da furbi. buttate 50 euro per un bestione che faccia passare la voglia a chiunque.
    b- gps un cazzo: annotatevi i numeri del telaio, solo quelli aiuteranno le forze dell’ordine.
    c- c’è un certo mercato di triestini che comprano bici sapendo benissimo che sono rubate. questi meritano mazzate nei denti tanto quanto i ladri.

  21. effebi ha detto:

    te volevi la bicilceta !? …desso pedala (ma varda ben che sia la tua)

  22. G.V. ha detto:

    Concordo pienamente sullo scegliere un lucchetto importante. Io ho speso 60€ per la bici (usata) e 48€ di lucchetto. Ovvio che se vengono con una flex è probabile che se la portino via, ma in ogni caso ce l’avrebbero dura. Sarebbe bello creare una specie di Club della bici a Trieste per promuovere iniziative, sensibilizzare autorità (mi riferisco alla totale mancanza di posti adatti per legare la bici in centro) e proporre punti di vista su chi la strada la vive senza espellere gas tossici. Sarebbe bello…

  23. Carlo Apostoli ha detto:

    Qui dove vivo, Minneapolis, le rubano nei garage di notte.
    Fa ti.

  24. G.V. ha detto:

    Se è per quello negli States si sparano anche dietro con una certa frequenza…

  25. Diego Manna ha detto:

    @24
    ulisse-fiab http://www.ulisse-bici.org/
    ha credo un 150 e passa soci (tra cui io da 2 settimane) ed è abbastanza attiva sui temi che citi.

  26. Federico Zadnich ha detto:

    @24 faccio parte delll’associazione di ciclisti urbani Ulisse FIAB. Stiamo sollecitando da tempo l’amministrazione comunale(ecco l’odg dell’ultimo incontro http://www.ulisse-bici.org/?p=5304 fatto con il Sindaco) affinché promuova la ciclabilità a Trieste.
    4 sono i punti su cui ci stiamo più impegnando:
    1)sbloccare lo stallo della ciclabile Rive (http://www.ulisse-bici.org/?p=5101)
    2)realizzare una corsia ciclabile su viale d’Annunzio
    3)inserire nel nuovo bando che la Provincia sta realizzando per il traghetto Trieste-Muggia il poter caricare almeno 10 bici(ora se ne possono caricare solo 2)
    4)parcheggi bici

    sui parcheggi bici credo e spero che presto ne vedremo di installati in città. Il Comune li ha già acquistati e sono già in magazzino, manca solo l’autorizzazione della Sovrintendenza per poterli installare. Il 26 marzo ci re-incontreremo con l’amministrazione e spero che da quel incontro arrivi qualche buona notizia su questo punto!!!

  27. Caf1 ha detto:

    Ma secondo voi le banche te mostra il filmato del furto se te ghe lo domandi?

  28. edvard ha detto:

    @ MAnna
    sembri che su sto sito xe spuntà parecchie robe trafugate anche in friuli e dintorni, chissa te trovi la tua
    http://proday2kolesa.com.ua/component/option,com_autobb/Itemid,4

  29. dimaco il discolo ha detto:

    i scominza cole maiete sudade e i finissi cole biciclete.

  30. sfsn ha detto:

    mi la incadenavo sempre in viale soto un de quei afari che servi per la pubblicità: un giro i me la ga rubada e la go ritrovada per caso a Barcola dopo un mese; la seconda volta i me la ga vandalizada e i ga spacà tuto (e me ga dà ancora più fastidio). Alora me son rassegnà e desso me la porto a casa ogni giorno…

  31. ufo ha detto:

    Ma che bruto posto che devi eser mesto Trst, e che bruta zente che xe discesa dale legioni de Roma… De quando che go ciapà de novo el gusto de pedalar, come dir ultimi quatro ani, la posizion de postegio del ordegno xe fora in corte, semplicemente pozada al muro de casa. No la xe proprio in strada, ma la xe ben visibile e acesibile senza portoni o altro. Mai el minimo problema, solo con bora oltra i zento la meto in cantina che no la me svoli, altrimenti no go voia de portarla su e zò per quei sete scalini (son pigro, va ben?).
    A si, gavessi anca una cadena o come che vole ciamarla, l’afar meno costoso che go rivà trovar dei cinesi. Involtizada torno el manubrio de sempre, perchè no me ricordo mai de portarme drio le ciave. El numero dele volte che la me ga servido xe pari al numero de volte che go ciolto la ciclabile per calarme in grande metropoli.

    I disi che no xe più confini. No xe vero, i xe ancora. Solo che diferenti. Saluti de un altro pianeta.

  32. marco svevo ha detto:

    consiglio di lettura: MANUALE DI SOPRAVVIVENZA CICLICA URBANA, edizione terre di mezzo, costo zero euro.
    ve lo impresto:)

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