4 Marzo 2013

Cingolani risponde a Brandolin e Brussa: “Il Pd non gioca allo scaricabarile”

L’ uscita recentissima del neo eletto deputato PD Giorgio Brandolin, rincarata dalle dichiarazioni di Franco Brussa, non sono piaciute a Giuseppe Cingolani: “ll dibattito post-elettorale – scrive il capogruppo del PD in consiglio comunale – dovrebbe aiutare il Partito Democratico ad affrontare l’autentica esigenza di cambiamento emersa, e posizioni come quelle espresse da Giorgio Brandolin e Franco Brussa non mi pare vadano nella giusta direzione. Non possiamo affermare che dovevamo ascoltare di più la gente senza dire quali scelte abbiamo sbagliato, ed è troppo semplice fare di Bersani il capro espiatorio, ridurre il problema ad una campagna elettorale inefficace, immaginando che Renzi avrebbe risolto tutto. In questo modo si evita la questione centrale: perché tanti cittadini desiderosi di un cambiamento, soprattutto giovani, si sono rivolti altrove? Quali scelte operate negli ultimi anni, anche in regione, hanno reso il Pd poco credibile per tanti elettori?” Gingolani fa notare che a Gorizia, calcolando la differenza tra i voti per la Camera e quelli per il Senato, 61 giovani hanno votato PD, 650 M5S.
E attacca a sua volta: “ Perchè nello scorso dicembre il Gruppo del Pd, in cui militavano anche Brandolin e Brussa, ha approvato, assieme ai consiglieri della maggioranza, l’emendamento alla finanziaria regionale che reintroduce di fatto il vitalizio per i consiglieri regionali, seppur limitato a 600 euro per ogni legislatura completata, con un sistema solo in parte contributivo? Perché nella nostra regione il Pd non è riuscito a stabilire il limite di due mandati per i consiglieri regionali, e anzi per mancanza di un accordo l’articolo sul limite dei mandati è stato addirittura stralciato dallo Statuto regionale del partito? Perché nelle diverse regioni i consiglieri del Pd non hanno moltiplicato gesti forti come quello dei grillini in Sicilia: restituire gran parte dello stipendio ricevuto, o dimezzarselo per legge dove sono in maggioranza? Come mai abbiamo dovuto attendere la magistratura per accorgerci che il sistema delle spese di rappresentanza del Consiglio regionale non funziona? “
Il taglio ai privilegi, un vero ricambio basato sul limite di due mandati, il divieto del cumulo degli incarichi, il superamento delle correnti, un’autentica apertura e trasparenza del partito e del suo modo di prendere le decisioni, nuove regole per consigli d’amministrazione inutili e salva-trombati, il taglio alle pensioni d’oro e agli stipendi dei dirigenti pubblici: “ Tutto ciò è il minimo indispensabile per riacquistare lo slancio e la credibilità necessari alla realizzazione delle altre grandi riforme di cui il nostro paese ha bisogno.”
A proposito delle regionali, Cingolani ricorda l’entusiasmo , da parte di coloro che vedono nel PD la forza per un vero cambiamento, con cui è stata accolta la candidatura alla presidenza di Deborah Serracchiani, dalla quale si attende tuttavia “ impegni chiari” sulle questioni espresse nel suo intervento. E il cambiamento passa anche attraverso gli smottamenti interni al partito ( si legga: fenomeni migratori), e la “ lettura coraggiosa della batosta elettorale”.

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3 commenti a Cingolani risponde a Brandolin e Brussa: “Il Pd non gioca allo scaricabarile”

  1. cingolano ha detto:

    Per una volta devo riconoscere che Cingolani, dei tre soggetti in questione, è il meno peggio.

    Giorgio Brandolin inizi a dare le dimissioni da Presidente del Coni Regionale (appena eletto), visto che va a Roma (a far danni, quindi meglio se ci va in esclusiva).

    Di Brussa che dire. E’ una vita in Regione, non ne sentiremo la mancanza dopo le prossime elezioni.

  2. Marilisa ha detto:

    Concordo su tutto. L’unica speranza e’ che cambi il sistema elettorale. Altrimenti non e’ democrazia ma oligarchia!

  3. John Remada ha detto:

    Consiglio a Brandolin di stare attento che non ci sia qualcuno dei suoi a sovraintendere l’aeroporto di Roma….

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