22 Novembre 2012

Primarie del centrosinistra: come, quando e dove

Le primarie della coalizione di centrosinistra, che si terranno il 25 novembre dalle 8 alle 20. Lo rende noto il Coordinamento per le primarie, ricordando che domenica gli elettori potranno votare esclusivamente nel seggio collegato al numero della propria sezione elettorale, cioè quella dove si vota abitualmente. Per sapere qual è il proprio seggio di competenza basta consultare il sito www.primarieitaliabenecomune.it.

Per partecipare alla consultazione è infatti necessario sottoscrivere prima l’appello “Italia.BeneComune” (anche on-line), iscriversi e versare il contributo di 2 euro. La procedura può essere effettuata anche lo stesso giorno del voto, ma il Coordinamento per le primarie consiglia, per ridurre i tempi di attesa e le code ai seggi, di metterla a punto nei giorni precedenti. L’iscrizione può essere fatta in uno degli uffici elettorali a disposizione, che includono le sedi di partito. Si riceverà il proprio certificato di elettore del centrosinistra, che dovrà essere presentato, assieme a un documento di identità e alla tessera elettorale, al momento del voto. Per tutte le informazioni si può consultare il sito www.primarieitaliabenecomune.it oppure telefonare al numero del Coordinamento per le primarie della propria città

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17 commenti a Primarie del centrosinistra: come, quando e dove

  1. nick ha detto:

    Che dire, campagna elettorale per le primarie imbarazzante. Puppato a parte, gli altri sono davvero impresentabili. A chi è in cerca di una vera alternativa, suggerisco di dare un’occhiata al sito di “Fermare il declino”, l’unico vero, serio progetto politico che al momento offre il convento.

  2. ms ha detto:

    ed il centro destra?

  3. Sara Matijacic ha detto:

    loro le primarie le fanno inizio prossimo anno

  4. Sandi Stark ha detto:

    Primarie Centro Sinistra?

    Ottimo, Bersani dichiarava che l’Italia doveva assolutamente investir sul porto, in campagna elettorale de Cosolini.

    L’altro giorno una maggioranza bipartisan tra PD, PDL, Lega, IDV e altri, praticamente tutti, gà deciso de darghe 100 milioni al novo porto de Venezia, intanto che qua no riva nianche i 30 de la piattaforma logistica deliberada anni e annorum fa.

    Alora, visto che Bersani gaveva dichiarà che el Governo devi finanziar el porto de Trieste e che xe finì sui giornài e sulle TV, penso che nissun elettor del centro sinistra gaverà problemi a pretender che el PD se impegni per mantignir la parola non appena tornà al Governo.

    E oltre a Bersani, impegnar anche i altri candidati, meti caso che Bersani perdi.

    Ma mi scommetto che i elettori de centro sinistra de Trieste no lo farà.

    E scommetto che el PD no investirà su Trieste.

    Fatto questo se sarò stà profeta, me interesserà sentir dai elettori del centro sinistra, un motivo, e uno solo, per votar per lori a Trieste.

  5. John Remada ha detto:

    Io non posso aiutarti Stark…..

  6. Luigi (goriziàn) ha detto:

    @ nick: ognuno ha le sue opinioni! pensa che per me imbarazzante è Bersani e la Puppato non mi ha suscitato nulla, come acqua fresca!
    Vendola mi lascia molto perplesso su tante cose. Per esclusione non mi resta che Renzi!

    Delle faide (definire primarie quello che sta avvenendo nella DX è eccessivo) degli altri sinceramente non me ne può importare di meno!

  7. hobo ha detto:

    le primarie del centrosinistra fanno pena, ma “fermare il declino” di oscar giannino e’ una risata sicura.

    Fellow members of
    Club “We’ve Got Ours”
    I’d like to introduce you to our host
    He’s got his, and I’ve got mine
    Meet the decline

    http://www.youtube.com/watch?v=DCz8PNvABO0

  8. susinov ha detto:

    Se l’Italia è ancora una forma di repubblica parlamentare allora queste primarie non servono a niente. Il presidente del consiglio dei ministri non viene eletto direttamente. Si dirà che tecnicamente neanche il presidente americano è eletto direttamente ma là il passaggio è singolo (si eleggono i delegati che a loro volta eleggono il presidente), qui è doppio: si elegge un parlamento dove si elegge un presidente della repubblica che a sua volta tenuto conto delle posizioni dei gruppi parlamentari incarica un presidente di formare un governo che deve ottenere la fiducia dal parlamento.
    Campa cavallo: è curioso e abbastanza deprimente che dove siano previste elezioni dirette dei reppresentanti come nel caso del presidente della giunta regionale il candidato sia stato deciso d’ufficio (vero serracchiani?), mentre dove non vi sia elezione diretta vengano istituite primarie.
    Un manicomio.

  9. nick ha detto:

    @7 perchè fermare il declino sarebbe “una risata sicura”?

  10. Kaiokasin ha detto:

    #7-9 … ma Giannino non è quello che alla sera su radio24 grida come un matto al microfono che non bisogna pagare le tasse e l’evasione fiscale è sacrosanta? Effettivamente fa molto ridere, per questo ogni tanto lo ascolto, ma dargli in mano un paese mi pare una follia. I comizi di Beppe Grillo mi sembrano molto più pacati.

  11. nick ha detto:

    no, Giannino ha la trasmissione del mattino (nove in punto, la versione di oscar). Quello che grida come un pazzo, forse, è Cruciani.
    Prova a dare un’occhiata al sito fermareildeclino.

  12. dimaco il discolo ha detto:

    primarie del pd: come,quando,dove ma sopratutto perché?

  13. Kaiokasin ha detto:

    #12 🙂
    # 11 no, non era proprio lui, 2 volte alla settimana è alla sera, non so se repliche o altro. Telefonate super-filtrate dalla redazione e lui che sbraita. Giorni fa c’era una telefonata da Trieste di uno che è fallito 5 volte e il conduttore, invece di dirgli “cocolo, cambia mestier che evidentemente no fa per ti”, lo assecondava nelle sue lamentele contro lo stato: surreale. Del resto ha fatto anche un libro “Contro le Tasse”. Ho visto il sito: solita ricetta ultra-liberal, un po’ anni ’80, in pratica quello che aveva promesso Berlusconi, che poi invece si è fatto solo gli affari suoi. Ottimo per gli interessi delle imprese, ma in uno stato ci sono anche tutti gli altri.

  14. Kaiokasin ha detto:

    # 11 di solito nei manifesti e programmi elettorali, dopo i ggiovani, le donne (che ci sono, immancabili), cultura (non pervenuta), ecc. proprio in fondo tra le cose di pochissima importanza, c’è il capitoletto sull’ambiente. Ho cercato nel manifesto, negli approfondimenti, nel forum, ma non ho trovato niente. Eppure penso che il cambiamento climatico, l’uscita dal carbone (dopo il nucleare), l’inquinamento, la riqualificazione dell’agricoltura in senso ecologico, la tutela delle coste, lo stop al consumo del suolo, il futuro delle aree protette (oltre che dei beni culturali in generale), siano argomenti centrali per il futuro dell’Italia.

  15. nick ha detto:

    che la pressione fiscale in italia sia spropositata (anche in rapporto alla qualità dei servizi erogati) mi sembra abbastanza evidente.
    Nel libro “contro le tasse” (non bisognerebbe fermarsi al titolo nel valutare i libri) non è che Giannino si scaglia contro le tasse. Semplicemente evidenzia quanto sia stato fallimentare, negli ultimi 15 anni, la politica fiscale dei diversi governi che si sono succeduti. Altra cosa che mi pare abbastanza evidente. Il boom di evasione che abbiamo è proprio l’indice di questa incapacità dello stato.
    Quanto al riferimento a Berlusconi, uno dei punti del manifesto di fermareildeclino è l’approvazione di una norma sul conflitto d’interessi. Tema che quasi nessuno in questi mesi ha affrontato.
    Aggiungo, infine, per quanto mi riguarda, che le imprese sono una risorsa della comunità. Favorirne un sano sviluppo (no scatole cinesi – sì public company, tanto per intendersi; defiscalizzazioni a chi fa ricerca e sviluppo, a chi stabilizza il personale con contratti a tempo indeterminato, etc.) è l’unica via per uscire da questa crisi.

  16. nick ha detto:

    il manifesto di fermareildeclino è molto operativo, concepito e sviluppato sull’onda dell’emergenza – crisi che l’Italia sta vivendo.
    Non penso che gli estensori se ne freghino o sottovalutino il tema ambientale. Quelle indicate sono 10 priorità assolute, legate a doppio filo con il futuro a breve termine dell’Italia. Io direi: prima, evitiamo di fallire, ridiamo lavoro, abbattiamo le tasse, sosteniamo i redditi e facciamo recuperare efficienza allo stato. Poi, occupiamoci di tutto il resto.

  17. dimaco il discolo ha detto:

    nick ale imprese te ga de darghe una man.tipo tornarghe l’IVA a credito in un per de mesi e non in ani eno pochi. so de gente che ga de riaver milioni indrio ma i xe sul punto de serar botega. e no stemo parlar de i comercianti pici che i sera perché no riva starghe drio a iva,inps e studi de setore. se le fabriche sera i operai no ga soldi e no spendi e tuto va a ramengo.

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