24 Marzo 2012

La curva nord: “domenica, tutti a Chiarbola!”

Dalla curva un’esortazione: “tutti in curva nord per tifare Trieste!”

Il cuore pulsante del tifo

Amati e criticati, spesso cani sciolti mai allineati ma parte integrante dello spettacolo pallacanestro, i tifosi piu’ caldi del basket tornano a farsi sentire dopo aver ripreso vigore nella loro casa originaria del Palachiarbola. Sentiamo Mario, uno dei portavoce e memoria storica del gruppo, in un momento delicato fra la decisiva partita di domenica contro Ferentino e il ritorno al Palatrieste, pensieri e parole dal cuore pulsante del tifo biancorosso.

Il ritorno della tifoseria a Chiarbola, dettato dal rivivere le emozioni della “casa madre” oppure c’è realmente un sano desiderio di tornare orgogliosamente a tifare Trieste e la Pallacanestro Trieste?

L’orgoglio, la passione e l’amore per la squadra della tua città sono sentimenti che non muoiono mai, può capitare però che a volte, per alcuni periodi, si assopiscano e vadano un po’ in letargo, ma quando senti quel qualcosa che ti lega ad una maglia, la tiferai per sempre.

Il ritorno del tifo è sicuramente legato all’emozione di ritornare a Chiarbola, dovuto a circostanze tristemente tragiche, per noi però, ha sicuramente aiutato a ritrovare quella coesione, quel senso di aggregazione e quel piacere di vivere la curva che in tanti avevano perso e in tanti, vista la giovane età, non avevano mai provato.

Quindi possiamo dire che le circostanze hanno aiutato a ricreare un ambiente e ritrovare l’orgoglio di tifare questa squadra, e ora c’è il desiderio di continuare…

Lo striscione di giovedì sera esplicitava in maniera inequivocabile il pensiero della curva: restare al PalaChiarbola, quali sono i motivi e perché non proiettarsi ad una logica più naturale di tifo al Pala Trieste?

Chiarbola per come è strutturato, per la delimitazione netta dei settori, per l’aggregazione naturale che crea la curva nord è la casa naturale del tifoso della Pallacanestro Trieste. Lì il tifo nasce da solo, la gente è più invogliata a partecipare e il clima che si riesce a creare è più da fortino inespugnabile…e i risultati lo dimostrano.

Il Palatrieste è immenso, non c’è un settore delimitato vicino al campo dove poter trasmettere tifo e calore ai ragazzi in campo, è freddo e dispersivo…e potremmo continuare per ore.

Dimentichiamoci gli anni di Stefanel, le file all’Utat (sede preposta alla vendita dei ticket ndr.) e i cori “palazzetto novo” o i 7000 degli ultimi anni di serie A; è giunto il momento di fare una riflessione e capire che oggi come oggi, per portata di spettatori, bacino d’utenza, costi e benefici, il Pala Trieste non è più adatto.

Secondo noi bisogna fare un passo indietro e ritornare ad una dimensione più a misura di tifoso…l’hanno fatto sia Roma e Milano abbandonando rispettivamente Palaeur e Filaforum per ritornare nei palazzetti più piccoli…perché non possiamo farlo noi?

La stagione fino a questo momento di Moruzzi e soci è stata entusiasmante, anche questo penso che vi abbia spinto a supportare l’Acegas nel momento più caldo della stagione, anche perché le difficoltà (vedi questione Pala Trieste) fortificano, giusto?

Sicuramente le difficoltà fortificano e l’attaccamento alla maglia che questi giocatori hanno dimostrato hanno riavvicinato tante persone al basket. Speriamo solo che chi di dovere capisca il patrimonio umano che si sta ricreando in campo e sugli spalti e che almeno per una volta la fiammella della passione venga alimentata per ardere ancora e non spenta sul nascere al grido del famoso motto triestino “no se pol”!

Anche dal punto di vista dei rapporti, con la stagione in corso il dialogo fra tifosi più caldi e società ha fatto passi avanti notevoli rispetto al passato, il trend è sempre più positivo?

Sicuramente la dipartita e l’accantonamento di alcuni personaggi che, a nostro giudizio, sia dal punto di vista umano che tecnico poco hanno dato alla causa della Pallacanestro Trieste ha aiutato, e ha riavvicinato anche i più “duri e puri”, che al solo sentir nominare certi personaggi, si agitavano.

Con l’attuale GM Bocchini i rapporti sono molto cordiali. Dal suo arrivo le cose sono decisamente migliorate e l’effetto sugli spalti e sotto gli occhi di tutti, per quanto nelle sue possibilità ci ha sempre aiutato e tutto l’ambiente ne ha giovato, pensiamo. Ecco perché se c’è la volontà, tra persone intelligenti, ci si può sedere ad un tavolo e trovare una soluzione per il futuro….vediamo quali saranno le proposte che ci faranno. Noi abbiamo un idea ben chiara di cosa vogliamo!

Il finale di stagione, un primo posto da conquistare e poi la battaglia play off senza ritorno; la curva è pronta, anche per il Pala Trieste?

Questo non lo sappiamo.

La volontà e la voglia sicuramente non mancano ma una “curva” al Pala Trieste manca da molto e per i discorsi che facevamo prima, se non studiato a modo, il passaggio potrebbe non essere indolore. A questo punto non dipende solo da noi….

Domenica Ferentino, una partita che potrebbe risultare decisiva ai fini appunto della conquista del primo posto, necessario coinvolgere tutta la città per questo evento: un appello vostro ai più “calienti” aficionados per domenica pomeriggio?

Noi auspichiamo che tanta gente riempia i gradoni di Chiarbola, soprattutto della curva nord…a tal proposito invitiamo tutti i giovani e non sparsi per il palazzo (cestisti compresi) a convogliare nel nostro settore per far tutti insieme ancora più tifo.

Ci piacerebbe vedere una politica societaria improntata ad avvicinare i ragazzi alla Pallacanestro Trieste per ricreare una generazione di tifosi che purtroppo, visti i scarsi risultati degli ultimi anni, è venuta a mancare. Da troppi anni le facce in curva son sempre le stesse, è giunto il momento di portare ragazzini di 16-17 anni al palazzo con promozioni per le scuole, le squadre giovanili, i ricreatori investendo su una materia umana che posso riprendere e portare avanti quello che noi abbiamo iniziato vent’anni fa!

Raffaele Baldini (www.cinquealto.wordpress.com)

1 commenti a La curva nord: “domenica, tutti a Chiarbola!”

  1. viceversa ha detto:

    mario… ma no gavè ancora stropado i cagadori dei cessi de chiarbola che ncora butè in campo la carte de cul… ndemo ‘vanti dei…
    PS: quando Gorizia ‘ndava Trieste pel derby, i ultimi anni giogavimo in casa… altro che “cugini di campagna” (come in un vostro strision de 15 anni fa circa…)
    Comunque, in boca al lupo, o in cul ala balena. Almeno per voi, visto che qua xè ncora note fonda (e penso, fora che no vegni Paperone a Go…) la sarà ancora per ‘sai anni…

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